Lettura splendida, parole che incantano, emozioni che circolano... Bravo, Erri!!!
"Quando, nel maggio del 1999, Erri De Luca partì per Belgrado, bombardata dalla Nato, per ''condividere un po' della sua insonnia'', fece, come dice lui stesso, ''atto di residenza, non di resistenza''. In un certo senso cosi', tutto questo libro e' ''un atto di residenza'', di partecipazione a quel che ci accade intorno, quindi con un proprio punto di vista, una presa di posizione. In esso ha raccolto scritti diversi, che raccontano luoghi, avventure, osservazioni, riflessioni, unite da un unico punto di vista, quello del pianoterra, cioe' uno sguardo dal basso e di residente: lo sguardo stanziale del vagabondo, che, per il breve periodo in cui si ferma, mette radici, costruisce pareti di cartone o di latta e si guarda attorno, riuscendo a vedere e descrivere gli uomini come alberi che camminano, la politica come un Museo delle marionette, il mondo come un vecchio cappotto capovolto..."
Inviato da: senza_amore
il 17/11/2010 alle 13:47
Inviato da: birossi1958
il 18/01/2010 alle 09:02
Inviato da: come_sei_veramente
il 06/01/2010 alle 14:25
Inviato da: liubiza
il 03/01/2010 alle 20:46
Inviato da: annisexanta
il 27/12/2009 alle 12:26