Creato da fresbe il 18/10/2005
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Economia, Fisco, Tributi, Ottimizzazione della Gestione aziendale (Benchmarking), Direzione Aziendale. GOOGLE PAGE RANK: 7
Post n°1307 pubblicato il 14 Ottobre 2024 da fresbe
Si sta da tempo parlando di “extraprofitti” e della loro tassazione, dimenticando l’esistenza della “progressività delle imposte” e della inesistenza del fenomeno così descritto e circoscritto. Le imprese vengono tassate, partendo dal importo imponibile, attraverso l’applicazione di una imposta che aumenta percentualmente con il crescere dei volumi dichiarati. Quindi possiamo affermare che i così detti extraprofitti, siano già tassati come ordinamento fiscale prevede. Le contestazioni che si rivolgono alla B.C.E. ed alla UE, riguardano l’opportunità di elevare il tasso di sconto e rinunciare ad acquistare gas e petrolio russo per farci derubare dagli USA che in sostituzione rifornisce noi “peones” di gas in forma liquida (circa quaranta volte più costoso) che necessita di riconversione con sensibile aggravio dei costi. La B.C.E. come più volte valutato ed affermato, è una Banca privata gestita in modo delinquenziale che persegue interessi privati ai danni dei ventisette Paesi membri. I mutui indicizzati hanno scontato un aumento del 30% della quota interessi, per affrontare il rischio inflazione che ci raccontano sia “quasi” ritornato al 2% mentre noi scontiamo di “tasca” un aumento reale non inferiore all’8%. Le società dell’energia hanno venduto le scorte a prezzo maggiorato, attingendo ai risparmi dei cittadini contribuenti che hanno subito aumenti del 300/400%. Queste Società, che sarebbero Italiane con sede legale in Olanda, verseranno ridicole imposte e non ci sarà modo di recuperare quanto “rubato”. Sarebbe opportuno legiferare per costringere le Società Energetiche ex monopoliste ad avere Sede Legale in Italia e versare quindi regolari imposte. Se Fiat Luxottica etc hanno sede in Olanda, con quale coraggio si domandano contributi statali (caso Fiat) per le loro attività gestite “ad minchiam”? |
Post n°1305 pubblicato il 04 Ottobre 2024 da fresbe
La manovra richiederà "sacrifici da tutti", perché risanare i conti pubblici come ci chiede l'Ue (?) è uno sforzo che dovranno sostenere individui, pubblica amministrazione, aziende grandi e piccole. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti non ha in mente sconti per nessuno mentre parla, in un'intervista a Bloomberg, della messa a punto del prossimo bilancio. Ma la sola idea di tassare i profitti delle imprese dei settori che più hanno beneficiato di un contesto di mercato favorevole fa scivolare la Borsa di Milano che chiude a -1,5%, la peggiore in Europa. Il ministro Giorgetti chiarisce (quando mai?) subito che stavolta "non ci sarà la replica della discussione sugli extraprofitti delle banche" che ci fu l'anno scorso. Prima di tutto, extraprofitti "è un termine scorretto". Si deve parlare di "tassare i giusti profitti, gli utili", calcolati "in modo corretto". Irrealistica l'idea di un versamento volontario: "Le aziende non fanno beneficenza, i contributi volontari non esistono", spiega Giorgetti ricordando "la stella polare", ovvero l'articolo 53 della Costituzione secondo cui "tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva". Nella Lega Giorgetti rappresenta ed ha rappresentato nel tempo un problema. Non è allineato alla linea governativa e non dimostra di possedere doti da garantire risultati probanti in merito agli incarichi che gli vengono assegnati. Straparla di sacrifici, di metafisici rientri del debito pubblico, di tassazioni non si comprende di chi e di cosa, con l’unico effetto di deprimere le Borse. Affidare ad un incompetente il dicastero più importante, vale come ammissione della assenza di autonomia dello Stato Italiano nei confronti della gabbia UE. Potrebbe essere utile affidarsi ad una Intelligenza Artificiale: rappresenterebbe un passo in avanti rispetto al nulla! |
Post n°1304 pubblicato il 04 Luglio 2024 da fresbe
Cedere controllo e proprietà di imprese statali o ad alta partecipazione statale, non equivale ad applicare una “politica industriale” ma bensì a dimostrare, nel caso ce ne fosse ulteriore necessità, la completa incapacità gestionale del management italico. Quando la politica sovverte le regole dell’economia e vengono distribuiti incarichi a personaggi politicizzati che rimbalzando come palline da flipper da una azienda statale ad un’altra, accumulano mala-gestio, perdite economiche, svariate inefficienze e peculati distribuiti a pioggia, non è opportuno meravigliarsi dei risultati. L’attuale condizione della ex compagnia di bandiera “Alitalia” fiore allo occhiello di una Nazione in svendita progressiva, trasformata in Ita, depotenziata e mal gestita, è frutto di cecità programmatica, incompetenza e malaffare. Hanno munto la vacca fino al punto di farla morire per svenderne poi la carcassa ai tedeschi. Ieri abbiamo ascoltato con un certo malessere le ennesime esternazioni non condivisibili in merito ad una democrazia nella quale chi vince le elezioni (per qualcuno) non dovrebbe governare ma consentire a chi le elezioni le ha perse, diventando minoranza aggressiva ed eversiva, di by-passare il sistema democratico attraverso combine e maneggi per capovolgere l’esito del voto. Quindi in sintesi il voto è rispettato e democratico solo se tende a sinistra! In tutti gli altri i casi, è lecito scendere in piazza a dare fuoco a tutto? Intanto l'onda di destra in Europa è inarrestabile. In Francia Germania Belgio ed Italia i cittadini certificano con il voto, il desiderio di escludere la sinistra non identitaria dalla sala dei bottoni. Ci sarebbe poi da comprendere perchè la destra venga definita, da tv e stampa allineate, quasi sempre “estrema” e la sinistra mai “comunista eversiva” come meriterebbe. Nel Regno Unito si sta votando. Senza fare riferimento ad "exit pool" ma solo a sondaggi fantasiosi, è già stata decretata, dalla solita "fake information" ad urne aperte ed in violazione delle regole, la sconfitta epocale dei conservatori. Dopo quattordici anni di governo, ritengo corretto procedere alla alternanza ma sarebbe opportuno non tifare per i cd. "progressisti" ma attendere il riscontro delle urne. |
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