NO INCENERITORE

comitato SETTIMO: NON INCENERIRE!

 

 

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                    Petizione Popolare

Post n°10 pubblicato il 05 Ottobre 2007 da settimononincenerire

Noi sottoscritti

Considerato che:

1.       le emissioni degli inceneritori sono una fonte importante di polveri fini, di metalli tossici e di più di 200 sostanze chimiche organiche, tra le quali sostanze cancerogene, mutagene ed interferenti endocrini. Le emissioni contengono anche altri composti non identificati, dei quali non si conosce il potenziale di danno sulla salute e sull’ambiente

2.       recenti studi epidemiologici hanno dimostrato  un incremento significativo di casi di tumore nelle aree degli inceneritori
[MORTALITÀ PER LINFOMI NON HODGKIN IN AREE DELLA REGIONE TOSCANA DOVE SONO STATI ATTIVI INCENERITORI DI RIFIUTI SOLIDI URBANI. Annibale Biggeri, Dolores Catelan, Benedetto Terracini – Epidemiol Prev 2006; 30(1)]
 
[MORTALITÀ PER LINFOMI NON HODGKIN NEL PERIODO 1981-2001 IN COMUNI ITALIANI CON INCENERITORI DI RIFIUTI SOLIDI URBANI. Fabrizio Bianchi e Fabrizio Menichilli - Epidemiol Prev 2006; 30(2)] ;

3.       la soluzione impiantistica dell’incenerimento/termovalorizzazione dei rifiuti necessita di ingenti risorse finanziarie, ma non chiude il ciclo dei rifiuti, necessitando comunque di impianti di pretrattamento e soprattutto discariche per rifiuti pericolosi nei quali conferire le ceneri prodotte (25 - 30 %);

4.       in molte realtà nazionali, comprese esperienze locali molto vicine, sono state adottate strategie gestionali dei rifiuti che hanno determinato in pochi mesi una forte riduzione della produzione dei rifiuti e, soprattutto, quote di raccolta differenziata nettamente superiori al 50%;

5.       la Regione Piemonte ha fissato per il 2010 l’obiettivo di ridurre del 10 % la produzione dei rifiuti e di raggiungere per la stessa data il 65 % di raccolta differenziata. Il Piano Provinciale dei rifiuti, invece, stima produzione pro capite di rifiuti nettamente superiore alla media nazionale ed europea ed in costante aumento nei prossimi anni,  in netto contrasto con gli obiettivi riduzione fissati dalla Regione Piemonte, dal Ministero dell’Ambiente e dalla Comunità Europea.

Preoccupati del fatto che:

La giunta comunale di Settimo Torinese, su indicazione del Sindaco, ha dato la disponibilità ad ospitare sul terreno cittadino un impianto di incenerimento con capacità di 270.000 tonnellate/anno  senza la minima consultazione della cittadinanza

Ritenendo che:

la scelta dell’incenerimento sia antitetica alle politiche di riduzione, recupero e riciclo dei rifiuti stabilite dalle normative europee recepite nella legislazione italiana a tutti i livelli.

Chiediamo che:

sia ritirata la delibera di giunta n. 41 del 01/02/2007 con la quale la giunta propone la candidatura del territorio di Settimo Torinese ad ospitare il secondo inceneritore per la provincia di TORINO, previsto dal piano provinciale dei rifiuti nel bacino 16 (Ivrea e basso canavese)            

Diffidiamo inoltre

Il Sindaco e la Giunta comunale ad autorizzare la costruzione di un impianto di incenerimento rifiuti, che andrebbe ad aggravare, di fatto, la situazione di degrado ambientale della nostra città, già duramente compromessa e a cui ancora non è stata data soluzione.

 
 
 
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Data di creazione: 09/05/2007
 

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COSTITUZIONE COMITATO NO INCENERITORE

In data 30 Aprile 2007 si è costituito ufficialmente il Comitato “Settimo: non incenerire!”. Tale Comitato nasce dalla mobilitazione spontanea dei cittadini, non ha alcun legame o riferimento a partiti o movimenti politici e persegue lo scopo di far maturare e diffondere nella coscienza collettiva e nelle Istituzioni, il rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Il Comitato si prefigge di fornire informazionisensibilizzare i cittadini sulle problematiche riguardanti la produzione e lo smaltimento dei rifiuti, contrastando democraticamente la realizzazione di un impianto d’incenerimento sul territorio settimese e, in genere, gli "sprechi" e i "danni" legati al trattamento termico dei rifiuti,  promuovendo la politica della riduzione, del riciclo e del riutilizzo.

 
 

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