POESIA

FEMMINICIDIO... LA BELVA UMANA

 FEMMINICIDIO…LA BELVA UMANA 

 Fra tuttigli animali, del creato, 

 Soltanto l’uomo, crudelmente uccide,

  La femmina, che un tempo aveva amato;

    Ferito, a volte, da calunnie infide,

   Di gelosia pervaso  e, senza pena,

  La batte, la ferisce, la deride, 

  Poi,alla guisa, di rabbiosa jena,

  La spegne, armato di assassini artigli,

   Poi la sotterra, con nefasta lena,

   E in fin la cerca, coi pietosi cigli; 

   Ne accusa la scomparsa, mentre echeggia,

   Straziante, il pianto degli ignari figli.

   E la tragedia, ancor si compie e, aleggia.

  Qual demone tu covi, in fondo al cuore,

  Genìa dannata, quale turpe scheggia,

  Che spudorata, ancor,  tu chiami amore,

  Einvece, è solo possessione infame?

   Scateni, miserando, il tuo furore,

   Per appagare, le tue turpi brame,

   Verso un’inerme e, debole creatura,

   Sei solo un mostro, dalle doti grame,

    Un maschilista, dalla psiche impura.

   Dopo vent’anni, ancor, La vedo in sogno,

  La Sposa mia, che un tempo di sventura,

    Dio mi rubò, e da quel giorno, agogno,

    Di ritrovarla e, averla sempre accanto,

   Ché del respiro Suo, tanto abbisogno!

   La Sua presenza…Dio,  quanto rimpianto!

   Sì, che ogni volta che mi appar, sospiro,

 E il Suo ricordo, mi trascina al pianto...  

 Giuseppe Scannella Restuccia

IL TEMPO

ODE ALL'ISOLA DI PANTELLERIA

Premessa: Ospite di PANTELLERIA, questa meravigliosa Isola, remota figlia della nostra bella Italia, sono rimasto talmente colpito dalla selvaggia bellezza, e dalla generosa Gente Pantesca, che mi è stato inevitabile dedicarle quest'ode: omaggio all'atmosfera arcana che qui si respira, degna dell'immaginario quanto impossibile Paradiso Terrestre.   OPERA COMPOSTA IN VERSI ENDECASILLABI DANTESCHI,  A RIME BACIATE.

ODE A PANTELLERIA 

DEL “MARE NOSTRUM”, SEI LA PERLA NERA,

GENERATA DAL VENTRE DELLA TERRA,

TRA ARDENTI LAVE SCIOLTE COME CERA,

E IL BRUTO SCHIANTO CHE OGNI MOTO SFERRA;

POI FOSTI PREDA DI REMOTE GENTI,

DAL BRACCIO LADRO CHE OGNI SCRIGNO AFFERRA,

SIA BARBARI CHE DAI SUPERBI INTENTI.

LANDA D'INCANTO, SELVA DI BELLEZZA,

PANTELLERIA, DAI PICCHI PROMINENTI,

LAMBITI OGN'ORA DA TEMPRATA BREZZA,

DAL SALSO AROMA, E DENSA DI PIACERE,

CHE L'ALMA ACCENDE E AL CORPO DA' L'EBREZZA.

SERRATA DA TITANICHE SCOGLIERE,

AL PAR DI MOSTRI D'ORRIDA VEEMENZA,

CHE UN BRIVIDO TI SCUOTE A QUEL VEDERE,

SI' GIGANTESCA E OSCURA E' LA PRESENZA,

CHE SEMBRANO VEGLIAR SUI TUOI CONFINI,

LADDOVE, COL TACER D'OGNI MOVENZA,

LA NOTTE ODI IL CANTO DEI DELFINI,

ALLOR CHE UN DOLCE MAR SI INFRANGE A RIVA,

E VIBRA L'ARIA DEI FRUSCII PIU' FINI.

OR REGNA, IN QUESTA VALLE SI' GIULIVA,

DALLA PANTESCA GENTE GAIA E SAGGIA,

UN'ARMONIA CHE OGNI COR RAVVIVA,

IN QUAL LOCO SIA, E  IN OGNI CHETA PIAGGIA,

IN GRAN CONTRASTO COI DAMMUSI NERI,

ERETTI IN QUESTA TERRA, ANCOR SELVAGGIA,

DAI MORI, VIL PREDONI E GRAN GUERRIERI,

CHE POSERO NELL'ISOLA IL TALLONE,

FACENDO STRAGE DI VILLAGGI INTERI,

LASCIANDO, POI, DI CIVILTA' UN ALONE.

PROFUMA L'ARIA DELL'ARANCIO IN FIORE,

FRA IL CAPPERO IL VITIGNO ED IL LIMONE,

E GLI ORTI COLMI D'OGNI BUON SAPORE.

SULLE TERRAZZE DAI CORPOSI MURI,

TRA L'AGLIO BIANCO E LE VERMIGLIE MORE,

E  ULIVI NANI, E ANTICHI LECCI DURI.

ALL'OMBRA DI QUELL'ALTA GRAN MONTAGNA,

TRA FICHI D'INDIA E MANDORLI MATURI,

NELLA LUSSUREGGIANTE TUA CAMPAGNA.

E SCAURI APPOLLAIATA SULLA VETTA,

COL PORTICCIOLO E LA CHIESETTA MAGNA,

E DI VENERE IL LAGO, E LA SPIAGGETTA,

ED I SOFFIONI, E LE SULFUREE FONTI,

DI UN'ACQUA CURATIVA E BENEDETTA.

E COME NELLE FIABE E NEI RACCONTI,

TU NARRI DI UNA VALLE TANTO GRATA,

VISSUTA SOL NEI SOGNI, CHE NON CONTI,

TANTO IRREAL TI APPAR, TANTO ESALTATA,

CHE NATA PAR, DALL'ESTRO DI UN PITTORE,

COSSIRA, DAI ROMANI BATTEZZATA,

AMBITA META DI OGNI VIAGGIATORE,

DEL PARADISO SEI L'IMAGE ELETTA,

NE' TERRA MAI DESTO' TANTO STUPORE.

                                               GIUSEPPE SCANNELLA RESTUCCIA.

ISOLA DI PANTELLERIA, AGOSTO 2012

Cenni biografici:

Giuseppe Scannella Restuccia, è nato a Tripoli in Libia, nel 1929.Attualmente vive ed opera a Roma.Poeta classico e romanesco, (LA TERRENA COMMEDIA), autore di numerosi libri (poesie, aforismi, prose...) pittore e scultore, espone anche presso Coronari 111 Art Gallery noto spazio espositivo della Capitale.

CUORE UMANO

CUORE UMANO

RADIOSA L’ALBA, ACCENDE L’ERTA VALLE,

DI PRATI IN FIORE, ORNATA E, ESSENZE ARDITE,

SVOLAZZANO INEBRIATE LE FARFALLE,

SI ERGONO LE PRIMULE ASSOPITE,

E, IL GRILLO ESAUSTO FINALMENTE TACE.

L’ESTATE E’ ESPLOSA, E’ IL TEMPO DELLE GITE,

E UNA VACANZA AMBITA A CHI NON PIACE?

NON C’E’ FAMIGLIA CHE NON HA UN PROGETTO,

FUGGIR DALL’AFA A CUI VERUN SOGGIACE!

ED ECCO DUE SPOSINI E UN PARGOLETTO,

CON UN BEL CANE, FULVO DI COLORE

CHE PARE AVER GRADITO QUEL VIAGGETTO!

SCODINZOLA, SALTELLA CHE UN AMORE,

INVECE IL BIMBO, HA GLI OCCHI IN PIANTO, E TREMA,

QUAL'E' MOTIVO GLI SI SPEZZA IL CUORE?

E, CERTO QUELLA BESTIA E’ UN GRAN PROBLEMA!

MA E’ FACILE TROVAR LA SOLUZIONE:

SEGUIRE E’ D’UOPO IL SOLITO SISTEMA.

PERCHE’ GUARDATE? NON HO FATTO NIENTE…

PAREVA DIR COL FLEBILE GUAITO,

IL CANE CIRCONDATO DALLA GENTE,

IMMOTO, ANSANTE, LACERO E FERITO,

SUL CIGLIO D’UNA STRADA CONSOLARE,        

OV’ ERA STATO, MISERO, INVESTITO,

AVEA UNO SQUARCIO AL PLESSO GIUGULARE,

E IL SANGUE GORGOGLIAVA SUL MANTELLO,

CON GLI OCCHI DENSI DI DOGLIANZE AMARE,

FACEVA LAGRIMAR TUTTO IL DRAPPELLO,

POI LI RICHIUSE. MENTRE IN RIVA AL IL MARE,

GLI SPOSI GIA’ GIOCAVANO AL PIATTELLO…

                                    GIUSEPPE SCANNELLA RESTUCCIA

CUORE UMANO