ITALIANO

CORSI D'ITALIANO - PROF.: NELSON FERNANDO CELIS

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

TEMATICA

GRAMMATICA:

Perché si scrive un amico ma un'amica? - #44

Il modo participio - #34

Participio e passato prossimo - #35, 36

L'imperfetto - #23

Il modo condizionale - #6-9

Verbi che si coniugano come FINIRE - #16

POESIA:

Potrai trovarmi (Sophie Thiault) - #40

No parola (Nelson Fernando Celis) - #3

Foglie d'erba (Walt Whitman) - #10

L'amore (Kahlil Gibran) - #13

Un po' di saggezza (Dalai Lama) - #30

CANZONI:

Luna (Alessandro Safina) - #15

La gatta (Gino Paoli) - #23, 25

Bella (Jovanotti) - #32

Povera Patria (Franco Battiato) - #42

FILM:

Nanni Moretti commenta IL CAIMANO - #27

Ricordati di me - #28

 

 

 

 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 26 Giugno 2007 da angelpoeta666
 

 

Ho detto che l’anima non vale più del corpo,

e ho detto che il corpo non vale più dell’anima,

che nulla, neppure Dio, è per chiunque più grande del suo io,

che chi fa duecento yarde senza simpatia

segue il proprio funerale vestito del sudario,

che senza un soldo in tasca, tu e io,

possiamo comperare la parte migliore della terra,

che dare un’occhiata o mostrare un fagiolo nel suo baccello

confonde il sapere d’ogni tempo,

che non c’è impiego o attività in cui il giovane

non possa diventare un eroe,

che non v’è oggetto così tenero

da non poter formare il mozzo del rotante universo,

e che dico a ogni uomo e a ogni donna:

L’anima vostra resti calma e serena davanti a un milione di universi.

 

Walt Whitman, Foglie d’erba (Leaves of grass, 1855)

 

Vocabolario:

 

-Fagiolo: pianta originaria dell’America coltivata per i semi contenuti in un baccello.  Il seme stesso, nutriente e apprezzato in cucina.

-Baccello: frutto allungato che contiene numerosi semi; è tipico del fagiolo, del pisello, della fava e di altre piante simili.

-Mozzo: ragazzo addetto ai servizi più umili su una nave.  Parte centrale della ruota in cui sono fissati i raggi.

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 26 Giugno 2007 da angelpoeta666
 

IL MODO CONDIZIONALE (4)

Condizionale semplice dei verbi regolari e di alcuni irregolari:

...are              Telefone-                        a casa

...ere              Scrive-                           a Lorenzo                   

...ire               Parti-                             per l’America              

Essere           Sa-                                a casa presto              

Avere              Av-                 -rei         voglia di dormire          

Vedere           Ved-                              un bel film                   

Dovere            Dov-               -resti       partire                        

Volere            Vor-                               andare in ferie             

Andare           And-               -rebbe     via                              

Venire            Ver-                               qui                             

Rimanere        Rimar-            -remmo   in città                        

Bere               Ber-                              vino nero        ma non è possibile.

Dare               Da-                -reste       una festa                    

Fare               Fa-                                una passeggiata          

Stare              Sta-               -rebbero  insieme a Lisa            

Dire                Dir-                               la verità                      

Tenere            Ter-                               una conferenza           

Tradurre          Tradur-                          una lettera in inglese   

Porre              Por-                              tutto in ordine              

Mangiare        Mange-                          una pizza                   

Cominciare     Comince-                       subito                         

Pagare           Paghe-                          in contanti                  

Dimenticare    Dimentiche-                   tutto                           

 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 26 Giugno 2007 da angelpoeta666
 

IL MODO CONDIZIONALE (3)

 

Il condizionale passato

 

Il condizionale passato (io avrei lodato, io sarei partito) si usa, nell’apòdosi del periodo ipotetico, per indicare un evento che si sarebbe verificato nel passato se si fosse verificata, sempre nel passato, una certa condizione:

 

Se avessi avuto più tempo, avrei finito il libro.

 

Come il condizionale presente, il condizionale passato si usa, in preposizioni indipendenti o dipendenti, per esprimere un’opinione personale in forma attenuata (“Non avresti dovuto fare ciò”), una supposizione (“A quanto si dice, qualcuno avrebbe avvertito la polizia prima dell’attentato”) o un dubbio, in forma diretta (“A chi avrei dovuto rivolgermi?”) o in forma indiretta (“Non so proprio a chi avrei dovuto rivolgermi?”).

 

(SENSINI, Marcello.  La grammatica della lingua italiana.  Milano: Mondadori, 1997.  Pp.271-272)

 

Occhio!:

 

*Il condizionale composto (passato) si forma con il condizionale presente di essere o avere + il participio passato del verbo.

 

*Il condizionale passato si usa anche per indicare il “futuro del passato” (“Le venne in mente che avrebbe potuto lo stesso andarsene fuori: Vinicio si sarebbe messo a strillare, e poi la sera lo avrebbe raccontato alla madre...” C. Cassola, La ragazza di Bube).

 
 
 

Post N° 7

IL MODO CONDIZIONALE (2)

 

Il condizionale presente

 

Il condizionale presente (io loderei) si usa, nell’apòdosi di un periodo ipotetico, per esprimere un evento che si potrebbe verificare nel presente a condizione che si verifichi (o sia verificato) un altro evento:

 

Se ti allenassi di più, vinceresti senz’altro la gara.  Se avessi preso l’aereo, sarei già a casa.

 

Il condizionale presente si usa anche, in preposizioni indipendenti o dipendenti, per esprimere cortesemente una richiesta (“Mi passeresti quel giornale?”), una supposizione (“Il vero responsabile sarebbe un noto uomo politico”), un’opinione personale presentata in forma attenuata (“Secondo me, bisognerebbe telefonargli subito”), un dubbio, in forma diretta (“Che cosa dovrei fare?”) o in forma indiretta (“Non so proprio che cosa dovrei fare”).  Inoltre, si usa in alcune locuzioni per esprimere per lo più rimprovero o dissappunto: “E costui chi sarebbe?”; “Come sarebbe a dire?”.

 

(SENSINI, Marcello.  La grammatica della lingua italiana.  Milano: Mondadori, 1997.  Pp.271)

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 26 Giugno 2007 da angelpoeta666
 

Ragazzi dell’Università Nazionale di Colombia:

 

Metto qualche cosa del modo condizionale del verbo che, a me pare, ci sarà utile.

Mi raccomando, non dimenticare di continuare imparando la lingua italiana da soli, sia con le grammatiche che ci sono vicine, sia con l’uso dell’Internet, sia con l’uso quotidiano della lingua, ecc.

 

Vi saluto.  Il professore.

 

IL MODO CONDIZIONALE (1)

 

Il condizionale è il modo della possibilità condizionata: presenta l’evento (un’azione, una situazione o un modo di essere) espresso dal verbo come possibile o realizzabile solo a certe condizioni:

 

Ti divertiresti, se venissi con noi.

 

Usato da solo, il condizionale può esprimere un dubbio (“Che cosa dovrei fare?”), un desiderio (“Vorrei mangiare”) o un’eventualità per lo più spiacevole, presentata con un senso di incredulità, di stupore o di sdegno (“Dunque saresti stato tu a raccontare in giro queste cose?”; “Paolo non avrebbe mai fatto una cosa simile”).  Serve, inoltre, per esprimere un’opinione personale in forma attenuata (“Mi sembrerebbe giusto avvertirlo”).

 

Il condizionale presenta due tempi: uno semplice, il condizionale presente, e uno composto, il condizionale passato.

 

(SENSINI, Marcello.  La grammatica della lingua italiana.  Milano: Mondadori, 1997.  Pp.270-271)

 
 
 

No-Parola

Post n°3 pubblicato il 17 Maggio 2007 da angelpoeta666
 

Mentre

mantenga il mio proposito – giusto –

di non scrivere neanche una parola

e neghi al vento i miei sospiri,

la lacrima fredda del mio disincanto

si eleverà sublime

fino la densa marea del vasto equilibrio

dove i pensieri mai furono:

morirò trionfante al mio proprio desiderio

troverò la sostanza di ciò sempre negato

sarò giammai, sarò sempre,

sarò mai, sarò assente,

sarò parola non scritta né detta

non pensata, non creata

sarò non-io, non sarò fui...

Taccio.

(Nelson Fernando Celis Ángel)

 
 
 

PROGRAMA ALEX

Post n°2 pubblicato il 15 Maggio 2007 da angelpoeta666
 

BENVENUTI RAGAZZI:

Questo blog è stato creato dal Professore Nelson Fernando Celis, come uno strumento per ripassare la lingua italiana e comunicarci tra di noi studenti del programma ALEX, dell'"Universidad Nacional de Colombia".

Potete scrivere messaggi e fare commenti agli scritti.

Saluti.

 
 
 
« Precedenti
 
 
 

INFO


Un blog di: angelpoeta666
Data di creazione: 14/05/2007
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ilbullonesrlaccompagnatore30pitarresidomenicoimmacolataliuzziseolocalvalentina2505ClimaxhostingturkeyvisasalokservicesMartina_Militofirrincielivaleriabarone_mariaelenaWooAjahotnehajhaarpitajain484
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963