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CINQUANTACINQUESIMA DENUNCIA

Post n°63 pubblicato il 25 Luglio 2008 da comitsalutepubblica

Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza
- per il Comunismo (CARC)



Via
Tanaro, 7 - 20128 Milano - Tel/Fax 02.26306454



e-mail:
resistenza@carc.it

 





Comunicato
della DN del 17.07.2008



 



Il Vaticano è l'avamposto della
mobilitazione reazionaria delle masse popolari!



La sua azione porta odio e morte!!



 



Mentre il Papa dall'Australia rinnova i
moniti per “la difesa del creato” e “contro l'aborto”, in sua vece in Italia
una schiera di porporati e di “cardinali in borghese” intensifica l'attacco ai
diritti e alle conquiste di civiltà che le masse popolari italiane hanno
conquistato con le lotte dei decenni passati.



Schifani ha proposto di denunciare alla commissione
affari costituzionali del Senato la sentenza della Cassazione che ha sancito il
diritto della famiglia di Eluana Englaro di sospendere l'alimentazione forzata
che tiene la donna in vita da 16 anni, in condizioni vegetative (sotto la
tutela di suore che da 14 anni hanno il loro bel guadagno con i rimborsi di
denari pubblici che la Regione
versa per mantenere questa “assistita”) .



Ufficialmente non è mai esistito un conflitto tanto
aspro fra potere legislativo e potere giudiziario: c'è voluto il via libera del
Vaticano e l'intraprendenza del governo della banda Berlusconi per rafforzare
il processo di accentramento dei poteri che i principali gruppi imperialisti
del nostro paese hanno finora promosso sottobanco, stralciando la Costituzione (il
gruppo bilaterale italo – francese sulle minacce gravi e il terrorismo
istituito dalle Autorità per perseguitare i comunisti ne è un esempio).



Il Ministro Sacconi, citando il Cardinal
Bagnasco, si dice preoccupato del fatto che su “una questione etica” si sia
permessa di intervenire la
Cassazione; le associazioni dei fondamentalisti cattolici
sono in fibrillazione per “la prima sentenza di morte emessa in Italia” e
persino personaggi dello spettacolo scendono in campo e tirano la volata
(Celentano ha proposto di esporre bottigliette d'acqua contro la sentenza della
Cassazione e Ferrara ha subito rilanciato, organizzando una marcia in
Campidoglio!).



Insomma: il Vaticano parla e straparla di difesa
della vita (di chi deve ancora nascere o di chi è in coma da anni), ma non dice
nulla contro la guerra di sterminio non dichiarata che miete decine di migliaia
di morti ogni giorno per fame, miseria, mancanza di assistenza o sul lavoro. Ha
ragione il (nuovo)Pci quando parla di “Repubblica pontificia”: il Vaticano
detta i contenuti, i tempi e i modi dell'attacco ai diritti individuali e
collettivi, alle conquiste di progresso e civiltà ottenute dalle masse popolari
e la banda Berlusconi, col suo codazzo di burattini, lo mette in pratica.



In questo contesto rientrano:



· l'assoluzione,
da parte del CSM, del PM di Napoli che nel febbraio 2007 inviò i poliziotti in
ospedale per “indagare” su un aborto terapeutico (interrogatori alla paziente e
alle altre degenti, sequestro del feto, blocco del reparto per 4 ore); “ha
agito secondo le procedure”, come se fosse normale per una donna essere
trattata da criminale per aver abortito o per un medico essere trattato da
assassino per aver assistito e curato una paziente!



· Il
trattamento che un'anestesista dell'ospedale Niguarda di Milano ha riservato a
una donna che aveva accusato un malore dopo un aborto: all'interno
dell'ospedale non l'ha soccorsa, né assistita perché “obiettore di coscienza”.



 



Divide et impera. La difesa della vita e dei valori
cattolici, la difesa della famiglia tradizionale, le discriminazioni contro le
donne, gli omosessuali e le lesbiche, la crociata contro l'aborto, conquistato
dopo una dura lotta e la vittoria di un referendum popolare; lo scontro di
civiltà verso gli islamici e l'oscurantismo: queste sono le colonne su cui il
Vaticano basa il suo ruolo di avamposto della mobilitazione reazionaria, questi
sono i principali temi su cui tenta di arruolare parte delle masse popolari (i
settori più arretrati) per contrapporla alla parte più avanzata, più combattiva
e meno rassegnata delle masse popolari.



 



Il Vaticano è la centrale della
mobilitazione reazionaria nel nostro paese. Liberarsene definitivamente è
necessario e possibile.



Le condizioni, l'esperienza concreta e le
aspirazioni delle masse popolari e dei lavoratori del nostro paese lo
richiedono e lo permettono. Sono le condizioni concrete e le aspirazioni dei
milioni di uomini e donne che per vivere devono lavorare, che fanno fatica ad
arrivare a fine mese, delle migliaia di giovani coppie che non trovano la
stabilità e la sicurezza per mettere su famiglia e per avere dei figli o
adottarli, delle donne che vengono discriminate nella società e sottopagate sul
lavoro. A ognuno di essi il Vaticano propone una sola soluzione, arruolarsi al
servizio dei suoi interessi e del suo potere, convincersi a vivere una vita di
stenti, soprusi e guerra fra poveri per conquistarsi il paradiso dopo la morte.
A ognuno di essi il Vaticano parla di difesa della vita e di paradiso mentre
prospera sulla morte e sulle disgrazie dell’umanità intera.



A ognuno di essi i comunisti offrono
un'altra possibilità. Quella di mobilitarsi contro i loro oppressori, contro
chi causa le guerre, le carestie, la precarietà, i morti per malattie curabili
e sul lavoro nel nome del profitto.



 



Lo
sdegno e la rabbia delle masse popolari per le ipocrisie, le ingerenze e i
soprusi compiuti dal Vaticano crescono ogni giorno e si trasformano in un grido
di lotta: liberiamoci dal Vaticano, dalla sua corte e dai suoi cortigiani!



Ricacciare indietro l'attacco del
Vaticano significa bastonare tutta la borghesia imperialista nel nostro paese.



Ricacciare indietro l'attacco del
Vaticano significa dare una legnata alla banda Berlusconi e ai suoi lacchè.



Liberarsi definitivamente dal Vaticano è
possibile solo innalzando la bandiera rossa per avanzare nella lotta per fare
dell'Italia un nuovo paese socialista!



 



Libertà per i fedeli di
ogni religione di organizzare le loro pratiche religiose e di usufruire dei
mezzi necessari. Abolizione del Vaticano e di tutti gli altri privilegi della
Chiesa cattolica. Nazionalizzazione di tutte le proprietà che il Trattato del
Laterano del ’29 e le successive modifiche hanno dato al Vaticano e di tutte le
proprietà degli ordini religiosi e affini.



 



 Terza delle Dieci misure immediate
della fase socialista
elaborate dal (nuovo)Pci (reperibili sul sito
http://lavoce.samizdat.net)



 



 

 
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