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nuovo blog

Post n°20 pubblicato il 16 Agosto 2007 da bateson

Come avranno notato in molti (si fa per dire), questo blog è un po' in disuso.

In effetti ora ne ho un altro e invito tutti i lettori a visitarlo.

Grazie

Giuliano

http://giulianofalco.blogspot.com

 
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ASSEMBLEA SOCI

Post n°19 pubblicato il 10 Giugno 2007 da bateson

Tutti i soci dell'Associazione di Promozione Sociale Centro Scuola Territorio sono invitati a partecipare all'Assemblea dei Soci prevista il giorno 12 giugno alle ore 20.30 presso l'Aula 18 del Plesso Paccini via mameli 24 Albenga.

L'odg è il seguente:

1. Comunicazione del Presidente

2. elezione del nuovo Consiglio Direttivo

3. varie ed eventuali

Cordiali saluti

Il Presidente

Giuliano Falco

 
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NUOVO INDIRIZZO E MAIL PER CONTATTARE L'ASSOCIAZIONE

Post n°17 pubblicato il 21 Febbraio 2007 da bateson

Il vecchio indirizzo giulianofalco@libero.it a breve non sarà più utilizzato.

Verrà sostituito dal seguente:  giulianofalco@gmail.com

 
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Progetto citta' solidale

Post n°13 pubblicato il 18 Maggio 2006 da bateson

PROGETTO CITTÁ SOLIDALE

Legge regionale n. 28 24 dicembre 2004

 

Finalità

 

Il Progetto intende migliorare le condizioni ambientali e sociali delle zone di degrado urbano; promuovere interventi in ambiti maggiormente esposti al rischio derivante dalla criminalità diffusa e dove è più forte l’insicurezza; prevenire i fenomeni di violenza nel confronto di donne, minori e anziani (come previsto dalla legge regionale n. 28 del 24 dicembre 2004, c. 2 art. 7).

Data la dispersione del fenomeno migratorio (e degli altri fasce prese in considerazione), l’utenza, pur interagendo con le diverse realtà territoriali e sociali che hanno come centro Albenga,  è “spalmata” sul territorio della Comunità Montana Ingauna, che viene coinvolta anche per dare un’uniformità agli interventi.

Il progetto prevede la produzione di una newsletter mensile (elettronica o cartacea) che possa funzionare da strumento di contatto e informazione tra tutti gli enti e gli operatori coinvolti nonché gli utenti interessati.

 

Una finalità trasversale alle problematiche individuate, è quella del sostegno alle famiglie. Queste spesso non hanno bisogno solo di un aiuto economico (pur utile per affrontare i problemi della vita quotidiana (il caro vita, il caro affitto, il costo del materiale scolastico, ecc.) quanto di un aiuto psicologico per affrontare le situazioni che derivano da condizioni di migrazione, disabilità e emarginazione; ma l’aiuto deve essere anche culturale, per mettere in grado i genitori di affrontare le difficoltà che incontrano in una società sempre più complessa (non a caso, Mario Tortello, parlava anche di una pedagogia dei genitori. Occorre dunque creare equipe di operatori che possano intervenire nelle diverse situazioni e creare gruppi di auto aiuto, adeguatamente supportati da personale competente.

 

Soggetti coinvolti

 

I soggetti coinvolti nell’attuazione del presente progetto sono:

Comune di Albenga (Assessorato ai Servizi Sociali e Assessorato alla Pubblica Istruzione

istituzioni scolastiche presenti sul territorio comunale (e, in primo luogo, il Liceo Scientifico con annessa sezione classica “giordano Bruno”);

Associazione Centro d’Ascolto della Caritas diocesana;

Centro Scuola Territorio di Albenga;

Comunità Montana Ingauna;

Consulta Cittadina delle Associazioni dei Disabili;
Associazione Guide Scout;

UNICEF Regionale Ligure;

Centro Culturale Islamico, Associazione Lavoratori Immigrati e altre associazione di migranti eventualmente costituitesi;

Centro Psicopedagogico per la Pace e la Gestione dei Conflitti di Piacenza;

Associazione La Piazzetta (Gestione dei conflitti), Tornio;

Cooperativa Interculturando, Milano;

Università di Genova (Facoltà di Scienze della Formazione),

Servizio Inserimento Lavorativo Disabili dell’ASL;

El.Fo. – Ente Ligure di Formazione

 

Altri soggetti coinvolti sono operatori individuali quali il dottor Gian Paolo Cenisio (psicologo counsellor) e la dottoressa Raffaella Cocchiola (psicologa)

 

 

 

 

 

Descrizione specifico problema e sua connotazione territoriale e sociologica

 

Il Comune di Albenga è uno dei centri dell’intera Regione maggiormente interessati dal fenomeno migratorio. Numericamente, le Comunità straniere più rappresentate sono quella marocchina e quella albanese, ma non mancano cittadini sud americani, cinesi o provenienti dall’Europa dell’Est.

Come spesso accade, nel progetto di vita dei migranti, la loro presenza in Italia vorrebbe essere temporanea mentre, in realtà, vi sono numerose presenze di stranieri ormai inseriti da tempo nel tessuto lavorativo e sociale cittadino. Spesso poi, il loro insediamento diviene tendenzialmente definitivo con il ricongiungimento familiare, realizzato con l’arrivo della famiglia.

Queste persone spesso vivono in locali non idonei, la loro situazione lavorativa è precaria o sono sottopagati e possono divenire vittime di processi emarginanti e/o devianti verso situazioni di illegalità diffusa.

Una delle fasi prioritarie per il successo dei processi integrativi di queste comunità è la riuscita dell’inserimento e dell’integrazione di questi nuovi alunni nelle nostre scuole. Coinvolgere le comunità migranti sul futuro dei loro figli e aiutare la popolazione autoctona ad accoglierli significa, per l’Amministrazione Comunale,  investire sul futuro. Un investimento che implica l’uscita dalla fase dell’emergenza e la costruzione di una comunità accogliente, agendo soprattutto nella scuola dell’infanzia e di base.

L’amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Associazione Centro d’Ascolto, le associazioni dei migranti e il Centro Scuola Territorio (che a breve modificherà la propria  struttura, divenendo l’Associazione di Promozione Sociale Centro Scuola Territorio), lavora per favorire l’integrazione di tutti i cittadini, a prescindere da quale sia il loro status, la loro religione, il loro sesso, la loro lingua, la loro classe sociale, la loro origine e condizione sociale, al fine di costruire realmente una comunità educante e accogliente, consci del fatto che l’intero discorso dell’inserimento delle cosiddette “diversità” dovrebbe essere sostituito dalla con-vivenza.

E, a proposito di “diversità” occorre tener presente le problematiche delle persone diversamente abili e delle loro famiglie che non sempre versano in condizioni tali da garantire a figli una vita dignitosa. Inoltre aumentano le famiglie che, pur non rientrando in situazioni come quelle cui si è fatto cenno, vivono forti situazioni di disagio. Queste fasce  di popolazione sono spinte dalla situazione economica sempre più verso la povertà, creando nuova marginalizzazione. Le istituzioni debbono intervenire cercando di porre rimedio a queste situazioni, al fine di evitare non solo la progressiva marginalizzazione di settori sempre più ampi della popolazione, ma di prevenire il fenomeno della illegalità e della violenza.

Lavorare in rete alla convivenza civile è il miglior antidoto per evitare situazioni di conflitti e di violenza, scatenati al contrario, da contesti emarginanti e non inclusivi.

 

Misure già adottate

 

Come si è già accennato, sono state individuate tre aree di intervento: i migranti, il mondo dell’ handicap, le famiglie in difficoltà e le nuove marginalità.

Fino a questo momento, non vi sono stati interventi strutturati. A questa vacanza hanno supplito le associazioni di volontariato, in genere appartenenti all’area cattolica, come la Caritas diocesana. Il cui Centro d’Ascolto si è distino per un lavoro verso l’integrazione degli alunni stranieri nelle scuole cittadine e nel coinvolgimento delle comunità migranti nel tessuto urbano. Ma il volontariato, per quanto abbia svolto un ruolo fondamentale, non può bastare: i volontari debbono essere formati e, a loro volta, sostenuti, sia psicologicamente che culturalmente. Con queste finalità è nato il Centro Scuola Territorio, che opera nell’ambito cittadino da due anni, divenendo un punto di riferimento non solo per i volontari ma anche per i migranti.

A sostegno delle famiglie in difficoltà e per aiutare gli insegnanti, il Centro Scuola Territorio ha promosso l’apertura di uno Sportello Pedagogico Genitori Insegnanti, in collaborazione con la dottoressa Raffaella Cocchiola. Ha inoltre organizzato corsi di aggiornamento e incontri tra insegnanti, genitori e operatori diversi al fine di favorire l’integrazione dei soggetti diversamente abili e l’elaborazione di un progetto di vita.

Il Centro Scuola Territorio ha stipulato convenzione con l’Università di Genova (Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di Laurea in Scienza della Formazione Primaria e Corso di Laurea Esperti in Processi Formativi), ed è stato riconosciuto dalla stessa quale Ente presso il quale gli studenti possono svolgere il tirocinio previsto dal loro piano di studi). Analogamente, il Centro ha elaborato un progetto approvato dal Liceo Scientifico con annessa sezione classica Giordano Bruno di Albenga, i cui allievi degli ultimi due anni potranno svolgere volontariato nelle classi dove sono iscritti alunni stranieri (questa attività sarà conteggiata quale credito formativo).

 

Descrizione tecnica progetto e modalità di realizzazione; responsabile del progetto

 

Ambito interculturale

Promuovere la cultura del volontariato presso la popolazione e, in particolar modo, verso i giovani;

coordinare e supportare dal punto di vista didattico, pedagogico e formativo i Volontari e le Volontarie del Centro Scuola Territorio e dell’Associazione Centro d’Ascolto della Caritas diocesana, impegnati/e nelle scuole cittadine;

organizzare corsi di lingua e cultura del paese di provenienza (aperti a migranti e italiani);

organizzare corsi per stranieri di italiano come seconda lingua ;

organizzare corsi di formazione per genitori e operatori della scuola sulle tematiche interculturali;

favorire dinamiche di auto aiuto all’interno delle comunità migranti;

prestare opera di consulenza per progetti didattici e socio-culturali per gruppi organizzati;

favorire e creare momenti di incontro e di dialogo culturale, religioso e ludico tra le comunità migranti e quella ospitante;

sostenere le famiglie migranti nel momento di arrivo e di stabilizzazione, fornendo loro indicazioni in lingua e mediatori culturali;

favorire la costituzione di reti di solidarietà tra singole persone e famiglie, sia italiane che straniere, individuando strumenti adeguati (come, ad esempio, la banca del tempo).

 

Ambito del disagio e della disabilità

Sostenere le famiglie delle persone diversamente abili, favorendo il momento conviviale e associativo;

fornire informazioni e strumenti didattici agli operatori della scuola e a genitori di alunni in stato di handicap o disagio;

sostenere, anche economicamente ma non solo, le famiglie delle persone diversamente abili e le loro associazioni;

fornire informazioni e strumenti didattici agli operatori della scuola e a genitori di alunni in stato di handicap o di disagio;

formare gli insegnanti, curriculari e impegnati in attività di sostegno alla mentalità del lavoro di rete;

coordinare operatori servizi, scuola e genitori nel favorire la costruzione di un progetto di vita che superi l’orizzonte scolastico per tutti i bambini, siano essi migranti, diversamente abili e/o in stato di disagio;

creare una rete di scambio di materiale, informazioni e quant’altro tra le varie scuole che metta in grado gli insegnanti di poter strutturare un reale progetto di vita dell’alunno, dalla materna alle superiori.

 

Nuove marginalità

supportare e sostenere gli alunni iscritti nelle scuole cittadine nel loro stato disagio, al fine di evitare situazioni di abbandono;

aiutare le famiglie in difficoltà, potenziando lo Sportello Pedagogico Genitori Insegnanti (già operante da due anni nel II° Circolo Didattico di Albenga) e creandone altri laddove ne sia individuata la necessità;

costituire una banca del libro scolastico, al fine di evitare sprechi di carta e di denaro, riciclando i libri di testo non più in uso.

 

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

insegnante Giuliano Falco c/o II° Direzione Didattica di Albenga e Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Centro Scuola Territorio, Albenga

 

 

 

 

 

 

Piano delle risorse umane, strumentali e finanziarie

 

(omissis)

 

 

 

Indicatori di verifica in relazione agli obiettivi

 

Il Centro Scuola Territorio raccoglierà periodicamente dati (utilizzando strumenti appositi, al momento da individuare) per valutare il grado di partecipazione alle iniziative promosse e individuare modalità collaborative per migliorare i servizi.

Il Centro si impegna a fornire relazione e documentazione delle attività svolte; la valutazione finale darà modo di programmare l’intervento per l’anno successivo.

Strumenti per le verifiche saranno anche questionari somministrati agli utenti interessati.

 

 

 

Eventuali finanziamenti regionali, statali o europei già richiesti

 

Non sono stati richiesti

 

 

 

Eventuali protocolli di intesa con forze di polizia

 

È in fase di preparazione un protocollo di intesa per gli interventi verso i minori stranieri e, in genere, a rischio.

 

 

 
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PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA ISTITUZIONI SCOLASTICHE EX DISTRETTO N. 4 (ALBENGANESE)

Post n°11 pubblicato il 12 Febbraio 2006 da bateson
 

Messaggio N° 5 03-11-2005 - 19:16

Il Protocollo d'Accoglienza: un'occasione per favorire i processi d'integrazione

Il testo che segue è ancora suscettibile di modifiche: ogni istituzione scolastica dovrebbe adattarlo alle sue esigenze.

Se qualcuno vuole proporre modifiche, critiche, ecc. mi scriva: giulianofalco@libero.it

PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE AFFERENTI AL TERRITORIO DELL’EX DISTRETTO SCOLASTICO N. 4

 

Premessa

L’accoglienza costituisce la prima fase della relazione educativa. Situata prima della didattica, è la base per la costruzione di uno stare bene insieme a scuola, cornice di tutto il lavoro didattico.   La scuola accoglie tutti gli alunni, a prescindere dal loro luogo di nascita, dalla condizione sociale e politica dei loro genitori, dalla religione professata o dal sesso. Senza che questo sia causa di emarginazione e di discriminazione, la scuola pone un’attenzione maggiore verso alcuni gruppi “sensibili” (diversamente abili, svantaggiati o stranieri”).

Verrà posta dunque un’attenzione particolare al processo di inserimento e integrazione degli alunni stranieri, considerando come fine ultimo sia quello di costituire una comunità accogliente verso tutti e per ciascuno.

Il Protocollo (elaborato da un Gruppo eterogeneo formato da docenti e non docenti del I° e del II° Circolo di Albenga, da Volontarie dell’Associazione Centro d’Ascolto della Caritas e da genitori stranieri che ha seguito un percorso di formazione centrato su queste tematiche) è uno strumento che favorisce  l’inserimento e l’integrazione dell’alunno straniero, aiutando chi, sia esso insegnante, genitore, volontario o non docente, è coinvolto attivamente nel processo dell’accoglienza.

In quanto strumento potrà essere modificato, per renderlo funzionale e adatto ai differenti contesti, data anche l’alta differenziazione delle situazioni socio-economiche dei plessi che compongono l’utenza delle nostre istituzioni scolastiche.

Il Gruppo che ha elaborato questo testo rimane a disposizione di quanti chiedano modifiche e vogliano dare suggerimenti.

L’adozione di questo documento rende possibile il superamento della fase dell’emergenza che si viene a creare ogni qualvolta un alunno straniero viene iscritto in una classe o sezione. Altresì il successo del processo di inserimento ed integrazione non viene lasciato al singolo docente o, peggio ancora, al caso, ma diviene un punto qualificante dell’intera istituzione scolastica.

Il Protocollo viene presentato al Collegio Docenti e al Consilio di Circolo per le rispettive delibere e, dopo le modifiche che verranno ritenute opportune, verrà inserito infine nel Piano dell’Offerta Formativa del Circolo.

 

Finalità del Protocollo

La Commissione Accoglienza

È  costituita in ogni Circolo o Scuola Media delle istituzioni scolastiche afferenti all’ex distretto scolastico n. 4.

Costituita dalle figure professionali che hanno seguito il Corso di Formazione A come Accoglienza, tenutosi nel periodo febbraio/aprile e settembre 2005 ad Albenga a cui si aggiungono altre figure interessate e all’uopo individuate dal Collegio Docenti o Consiglio di Istituto.

Al percorso formativo hanno partecipato rappresentanti del personale docente e non docente del I e del II Circolo, volontarie dell’Associazione Centro d’Ascolto della Caritas Diocesana, mediatori culturali stranieri e operatori dei Servizi sociali. I mediatori e gli operatori sono anche membri del Gruppo Formazione Operatori Genitori “Wissal”, costituitosi nell’ambito del Progetto Integrazione promosso dalla citata Associazione Centro d’Ascolto.

I partecipanti al suddetto Corso di Formazione costituiscono una risorsa per le Commissioni di Accoglienza e svolgono un ruolo di supervisione e di sostegno ai processi di inserimento.

Il gruppo dei partecipanti al Corso ha competenze di carattere consultivo e progettuale per quanto riguarda l’inserimento degli alunni ed è coordinato dall’Associazione di Promozione Sociale Centro Scuola Territorio in collaborazione con l’Associazione Centro d’Ascolto della Caritas.

Si attiva ogni qualvolta un Collegio Docenti o Consiglio di Istituto lo richieda.

La Commissione di Accoglienza di Circolo o di Istituto, in accordo con i Consigli di Sezione, Classe o Interclasse, si occuperà in particolare delle attività destinate agli alunni stranieri, delle difficoltà da loro incontrate e dei risultati ottenuti.

Al fine di predisporre un ambiente accogliente  provvederà a:

predisporre una segnaletica multilingue sulle pareti e sulle porte della scuola;

promuovere promuove l’attuazione di laboratori linguistici, individuando risorse interne ed esterne, spazi adeguati e facilitando, dove necessario, il coordinamento tra gli insegnanti che lavorano sull’alfabetizzazione;

 

Compiti della Commissione di Circolo o d’Istituto

1.     propone tracce per attività che favoriscano un approccio interculturale;

2.     individua percorsi di inserimento graduale, qualora ne venga riscontrata la necessità;

3.     predispone schede di rilevazione della comprensione linguistica ed eventuali altre abilità;

4.     elabora griglie di valutazione e di osservazione sul comportamento sociale;

5.     propone ai Collegi Docenti o ai Consigli di Istituto un documento di valutazione consono al processo di inserimento e integrazione seguito dall’alunno.

 

Contenuti del Protocollo

o       contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione, l’inserimento e l’integrazione nella scuola degli alunni stranieri;

o       traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli di tutti gli operatori scolastici che partecipano a questo processo, siano essi dirigenti, docenti o non docenti;

o       propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari.

 

 

 il Collegio Docenti o d’Istituto si propone di:

·        definire pratiche condivise all’interno dei plessi in tema di accoglienza di alunni stranieri;

·        facilitare l’ingresso a scuola degli stessi e sostenerli nella fase d’adattamento al nuovo ambiente;

·        entrare in relazione con la famiglia immigrata;

·        promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale, in particolar modo con l’Associazione di promozione Sociale Centro Scuola Territorio, l’Associazione Centro d’Ascolto della Caritas e altre agenzie di formazione (dall’El.fo alle Università).

 

La Segreteria

 

v    accoglie il genitore, come da tabella seguente, con i documenti  tradotti, fornendogli stampati informativi che contengano, in forma riassuntiva, il POF della Scuola;

v    fornisce al genitore uno stampato in lingua contente tutte le informazioni sul funzionamento della scuola (orari, calendari, materiale scolastico necessario, documenti burocratici richiesti –pagelle straniere, certificato vaccinazioni, ecc.);

v    fornisce allo stesso un nominativo di un membro referente prescelto della Commissione Accoglienza;

 PRIMA FASE D’ACCOGLIENZA: COSA CHI QUANDO E CON CHE MATERIALE.

 

domanda di iscrizione

 

dare prime informazioni sulla scuola; richiedere la documentazione; fissare un appuntamento con un membro della Commissione Accoglienza Þ personale ATA designato dalla Segreteria Þ al momento del primo contatto con la scuola Þ modulistica e altro materiale bilingue

 

colloqui con i genitori e alunni

 

raccolta informazioni sull’alunno/a e la famiglia, storia scolastica, progetto migratorio dei genitori, aiuto nella compilazione della domanda di iscrizione e nella scelta delle opzioni offerte dalla scuola Þ insegnante funzione strumentale (e/o eventuale mediatore linguistico) Þ su appuntamento nei giorni successivi al primo contatto con la scuola Þ scheda di rilevazione dati (comune a tutte le scuole), opuscolo informativo sigli indirizzi della scuola, traduzione in lingua di un riassunto del POF

 

approfondimento della conoscenza

rilevazione della situazione di partenza dell’alunno tramite prove di livello; presentazione dell’organizzazione della scuola (orari, attività, locali, servizi offerti dalla scuola) [questa fase potrà essere organizzata sotto forma assembleare con tutti i genitori stranieri con la presenza di mediatori linguistici e degli insegnanti] Þ docenti della Commissione, eventualmente affiancati da un mediatore  Þ  una o più giornate nell’arco della prima settimana di scuola  Þ questionario; schede e materiale didattico bilingue

 

 

INSERIMENTO DEGLI ALUNNI  NELLE CLASSI

 

Proposta di assegnazione alla classe

 

La Commissione Accoglienza di Circolo o di Istituto, tenuto conto delle informazioni raccolte tramite il questionario e uno o più colloqui con i genitori e l’alunno, valutate le sue abilità e competenze (v. tabella precedente), propone l’assegnazione alle classi, seguendo la vigente normativa. Resta fermo il principio del diritto del bambino all’istruzione, sancito dalla Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, a prescindere dal suo status socio-politico (apolide, clandestino o regolare).

 

L’inserimento in una classe di coetanei è previsto dalla vigente normativa ed consigliato in quanto consente al nuovo giunto di:

 

v    instaurare rapporti significativi in un gruppo di pari;

v    evitare un eventuale e pesante ritardo scolastico;

v    ridurre il rischio di dispersione scolastica.

 

 

Saranno presi in considerazione alcuni fattori come

                  

q       eventuale presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese (è opportuno evitare un’eccessiva presenza di alunni stranieri in una sola classe, sia per evitare forme di emarginazione che per dare opportunità di scambi interculturali al maggior numero possibile di classi;

q       complessità della composizione della classe (disagio, handicap, selezione, ecc.)

 

Compiti del team docenti

La collegialità è la cornice in cui si iscrivono tutte le fasi della  programmazione, tenendo conto di due fattori:

-         la conoscenza della lingua è trasversale a tutte le discipline

-         l’alunno appartiene alla classe, non ad unico insegnante.

 

Il team ha il compito di:

ü     favorire l’inserimento dell’alunno straniero nella classe (informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa; dedicando tempo ad attività di benvenuto e conoscenza; preparando uno spazio visibilmente interculturale arredato con cartelli di benvenuto, carta geografica, nome del bambino, nome dei compagni e degli insegnanti in lingua ecc.)

ü     individuare un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di facilitatore per l’alunno straniero;

ü     rilevare i bisogni specifici di apprendimento;

ü     individuare e applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina, stabilendo contenuti minimi e adattando ad essi la verifica e la valutazione

ü     informare l’alunno straniero e la sua famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola

ü     valorizzare la cultura altra

ü     mantenere i contatti con la Commissione di Accoglienza

ü     rivedere la propria programmazione delle attività didattiche in chiave interculturale, a prescindere dalla presenza o meno di alunni stranieri

 

 

 

Come si è già accennato, è auspicabile la creazione di uno spazio  dove l’alunno trovi riferimenti al suo paese di provenienza (cartelloni con bandiera, favole in lingua, formule di benvenuto comprendenti il suo nome, parole scritte in lingua, presentazione o  traslitterazione dei nomi ecc.). Viene sottolineata l’opportunità di utilizzare eventuali alunni connazionali quali risorse per avviare il processo di inserimento e integrazione.

Si sottolinea l’importanza della prima accoglienza di un alunno straniero nella classe, specialmente se in arrivo in corso di anno, al fine di creare un clima positivo e rapporti di collaborazione da parte dei compagni e del personale non docente, in modo che tutti si sentano partecipi del processo integrativo.

 

Il team

 

Ø     favorisce l’integrazione nella classe del nuovo alunno;

Ø     individua modalità di facilitazione linguistica per ogni disciplina, da utilizzare non appena l’alunno acquisisca una conoscenza minima dell’italiano;

Ø     coordina l’intervento del volontario e del mediatore culturale (i cui ruoli devono essere nettamente distinti: volontario è una persona di lingua italiana che collabora con gli insegnanti in un intervento di sostegno strumentale all’alunno straniero; il mediatore culturale è una persona migrante e bilingue che offre un servizio di traduzione e di assistenza psicologica e linguistica)

              

Strumenti e risorse

 

A tutte le classi che hanno alunni stranieri inseriti verranno forniti materiale didattico a supporto dell’integrazione, schede didattiche e vocabolari bilingui.

 

Gli alunni stranieri già presenti nelle nostre scuole costituiscono una risorsa per i neo arrivati, così come lo sono i loro genitori e gli insegnanti che hanno partecipato ai Corsi di Formazione organizzati in passato.

L’Associazione di Promozione Sociale Centro Scuola Territorio, si propone di divenire un centro di promozione di iniziative di informazione e formazione di tutte le persone interessate alle tematiche interculturali.

Presso la sede sarà possibile, come già accennato, consultare  volumi scolastici, materiale didattico e informativo, schede, testi di lezioni e sussidiari bilingui (italiano - arabo, italiano - francese, italiano - spagnolo, ecc.) e volumi sull’insegnamento dell’italiano come lingua 2. Presso  la stessa sede sarà possibile collegarsi ad Internet per effettuare ricerche sul tema.

 

Ogni Istituzione scolastica si impegna a mettere in rete progetti, esperienze, riflessioni e strumenti didattici e/o di valutazione eventualmente elaborati, in modo da facilitare il processo di inserimento e integrazione degli alunni stranieri; attore  della raccolta (e luogo di conservazione di questo materiale) sarà l’Associazione di Promozione Sociale Centro Scuola Territorio.

 

VALUTAZIONE

 

Compiti del team docente

Fare riferimento al documento di valutazione degli alunni stranieri approvato dal Collegio ed elaborato dalla Commissione di Accoglienza di Circolo o di Istituto

 

Compiti della Scuola

Fornire traduzione del succitato documento di valutazione nelle lingue degli alunni migranti e la traduzione dei giudizi.

 

 

 

 

Documento deliberato dal Collegio Docenti o di Istituto nella seduta del _______________

 

Documento deliberato dal Consiglio di Circolo o di Istituto nella seduta del _______________

 

 

 

 

 

 
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