|
Post n°6 pubblicato il 22 Novembre 2011 da davehapper
Julian Assange: The Unauthorised Autobiography. “All memoir is prostitution,” The founder of WikiLeaks said after reading the first draft, Scritto da Andrew O'Hagan, un ghost writer, basato su 50 ore di interviste, e la sua caduta in serie con i collaboratori, in particolare Daniel Domscheit-Berg, una volta portavoce di Wikileaks: "Non avremmo mai immaginato allora quando ambizioso o quanto sconsiderato sarebbe diventato. "Eppure nella prima metà del libro offre un intrigante autoritratto. Chiunque con un tale "esistenza itinerante", come Assange usa definirsi , sarebbe finito ad essere un'anima inquieta. Il periodo di Assange come un hacker, e poi come studente di fisica all'Università di Melbourne, sembra averlo imbevuto di una visione piuttosto meccanicistica del mondo, che ha portato alla creazione di Wikileaks. "Ho cominciato a pensare di informazione come materia, e ha cominciato a esaminare in che modo scorronno attraverso le persone e attraverso la società, e come la disponibilità di nuove informazioni che producono un cambiamento", scrive. "Immaginiamo c'è una condotto che consente un flusso di materiale verso quello che prevede essere uno stato di giustizia".I presunti Stupri : "Posso essere un maiale sciovinista di qualche tipo, ma io non sono un violentatore, e solo una versione distorta di "sexual politics" politica sessuale potrebbe tentare di trasformarmi tale ". E il mondo ha a volte bisogno di questi fastidiosi, "single-minded people"a senso unico che smuova la gente in avanti. Assange e la sua creazione, Wikileaks, hanno reso il mondo un luogo più aperto e trasparente, e quindi un po 'più giusto. Giornalisti con cui ha lavorato: "La Vanita in un uomo di giornale è come il profumo su una puttana: lo usano per respingere quel soffio oscuro di se stessi." Se fosse stato per Julian Assange, questo libro non esisterebbe. l'editore ha deciso di stampare il manoscritto in ogni caso, creando un genere curioso e nuovo una "autobiografia non autorizzata"....
Post n°5 pubblicato il 22 Novembre 2011 da davehapper
The Fear Index. By Robert Harris. An Algorithm That Tracks Human Emotions can make millions predicting movements in the financial markets. Alex Hoffmann è un fisico americano che, come molti negli ultimi dieci anni, è diventato ricco allontanatosi dalla pura ricerca scientifica, creando strumenti finanziari sempre più arcani. Hugo Quarry,un inglese "a former City salesman" suo socio in affari , il più grande amore di Quarry venditore nella City la vendita e l'unica cosa che lo tiene sveglio la notte è il pensiero come una una causa di paternità. Alla vigilia del lancio di un algoritmo rivoluzionario, VIXAL-4, un intruso spegne l'allarme in casa Hoffman e si lascia calare dentro riuscendo quasi a distruggere i mercati finanziari mondiali; L'idea e che un computer programmato con un algoritmo che traccia le emozioni umane possa fare milioni di dollari prevedendo i movimenti dei mercati finanziari, “The Fear Index” è un thriller d'evasione ad essere nel rango dei migliori, ed una guida a ciò che gli hedge fund effettivamente fanno, è sorprendentemente chiaro e istruttivo.....
Post n°4 pubblicato il 22 Novembre 2011 da davehapper
Confidence Men: Wall Street, Washington, and the Education of a President. By Ron Suskind. A Rookie Manager Mr Suskind, e uno scrittore e giornalista americano, fornisce un quadro più dettagliato, con l'aiuto di lunghe interviste con ex funzionari; Mr. Obama lo dipinge come ad un rookie manager sfortunato che presiede degli aiutanti insubordinati e litigiosi. Christina Romer, the first chairman of Mr Obama’s Council of Economic Advisers dei consulenti economici di Obama presa alla sprovvista dalla frat-boy atmosfera della Casa Bianca e trova le sue opinioni spesso ignorate fino a che non sono difese da Larry Summers, Mr Obama’s domineering National Economic Council director autoritario direttore del Consiglio Economico Nazionale di Obama , Mr Summers si presenta come un bullo l che si vanta della sua capacità di prendere qualunque parte di un argomento che sceglie vincendo. Peter Orszag, Mr Obama’s first budget director direttore capo del bilancio di Obama. Mr Orszag fornisce le osservazioni più poco lusinghiere del signor Summers, citando lui sostenendo che sono "lasciato nella casa da solo" e che la Mr Obama’s White House commette errori che neanche Bill Clinton avrebbe mai commesso. Predominio di Mr Summers e l'insistenza sulle "relitigating" decisioni, il signor Orszag dichiara il signor Suskind, ostacolando le " raw capacità" del presidente Tim Geithner, Mr Obama’s treasury secretary il Segretario al Tesoro di Obama, come una quinta colonna virtuale all'interno della Casa Bianca per le banche “his longtime constituents” di lunga data". Anonimi banchieri parlano del signor Geithner il modo come uno che gestisce nel modo come uno del KGB potrebbe riferirsi come ad una talpa nella CIA. L'accusa più schiacciante che Suskind gli fa è che il signor Geithner ha deliberatamente ignorato le istruzioni di Obama (e la consulenza di Summers e della Romer) per sviluppare un piano per concludere, piuttosto che tirare fuori dai guai, Citigroup nei primi mesi del 2009. Per tutte le disfunzioni che Suskind ritrae, Mr Obama’s White House in qualche modo ha supervisionato le riforme più radicali al sistema sanitario e delle finanze che l'America abbia mai visto nelle ultime generazioni. Non male per un manager esordiente, anche se la maggior parte di ciò che scrive il signor Suskind sono fatti veri, manca più ampiamente la narrazione...
Post n°1 pubblicato il 22 Novembre 2011 da davehapper
Ghosts of Afghanistan: The Haunted Battleground. By Jonathan Steele. To a combination of Taliban in the South and the Warlords in the North, Haunted by The Ghosts of Afghanistan’s Future we will go home convinced that it is the Afghan people who have failed us Un Esperto Scrittore e Commentatore del Guardian, Mr Steele ha visutto l'Afghanistan in ogni fase della guerra civile ed è ben posizionato confrontando la fine dell'era sovietica e la presente "transizione", un comune eufemismo per il ritiro dall'Afghanistan. nel 2009, il presidente Barack Obama trovo una richiesta dall'esercito da molto tempo lasciata sulla sua scrivania, chiedendo più truppe per la guerra in Afghanistan. Ben presto ha aderito; ricordando che Lyndon Johnson aveva affrontato richieste simili durante la guerra del Vietnam.“Ghosts”, sussurrò il signor Obama, "Fantasmi", che lo perseguitano ancora, mentre cerca di portare la maggior parte delle truppe americane a casa prima del 2015, senza lasciare l'Afghanistan in preda ad un nuovo regime estremista talebano o una intensificazione dei suoi tre decenni di guerra civile. Gli americani hanno stanziato 15 volte tanto per spese militari che per il paese per la spesa civili; Ma il signor Steele dà quasi l'ultima parola nel suo libro di uno scenario ancora più deprimente, enunciato da Francesc Vendrell, un saggio diplomatico in precedenza con l'ONU e l'UE : "Dopo aver fallito miseramente per rendere il popolo afgano i nostri alleati, inevitabilmente li abbandonerà a una combinazione di talebani nel sud e signori della guerra nel nord, e (avendo in qualche modo ridefinito il successo), andremo a casa convinti che siano gli l'afghani che hanno fallito. "Mr Steele e Vendrell non sono gli unici ad essere perseguitato dai fantasmi del futuro dell'Afghanistan....
|
Condividi e segnala 