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« IL MIO ACQUARIOGalleria acquario e Pesci »

Storia di un acquariofilo

Post n°7 pubblicato il 05 Agosto 2009 da crudoa
 

 

 La mia passione per gli acquari nasce da bambino forse a 4 o 5 anni di età quando, in estate, durante i periodi di vacanza dalla scuola, andavamo a vivere in campagna dove avevamo una cisterna

Ora voi direte, che centra tutto questo?

Bè! pensateci un pò, uno ha una cisterna dove si raccoglie l’acqua piovana e quindi i cosiddetti “matassari” (non ho mai capito cosa siano!!!) ed altri animaletti simili; e indovinate un pò qual’è quel “giocattolo” che costa così poco e che è utile a papparsi gli insetti e le larve dell’acqua?

IL PESCE ROSSO!!!!

 E da allora che ebbe inizio la mia passione. Appena arrivati a casa lo mettevamo in un’enorme vasca di plastica ed io passavo le giornate a metterci dentro le pietre e tante altre cose finchè, mio padre non lo gettava nella cisterna a fargli fare il su dovere.

 Le estati di vacanza si sono ripetute per altri 3 o 4 anni e ad ogni festa ero io a chiedere a mio padre di comprarmi un pesciolino.

Durante gli anni questi pesci si sono ovviamente riprodotti ed una volta ritonato a casa, me ne sono portati un paio e da qui iniziano le storie con mia madre!

Chissà come mai, a mia madre durante le pulizie cascava la vaschetta con i pesci per terra ma dei pesci e della vaschetta rotta neanche l’ombra!!!!!!

 La storia si è ripetuta un paio di volte finché non ho avuto più pesci per anni ma, la passione non è morta anche se allora non sapevo neanche che esistesse la parola acquariofilia.

Di tanto in tanto andavo in un negozio di pesci (non so se allora era un grossista come oggi)  ma quello che mi lasciava stupito era la bellezza di alcune vasche, una grandissima che ora è diventato un acquario marino  ed un’altra piccola credo fosse di un 40 litri, stupenda ancora oggi non ne ho vista una uguale: ricordo ancora la temperatura sul termometro 34°C piena di piante galleggianti e di strani pesci coloratissimi e molto piccoli. Li ricordo bene, ma non sono mai riuscito a vederli su nessuna scheda.

Ricordo che il negoziante mi disse che appartenevano ad un lago vulcanico di quelli che vengono usati come sorgenti termali lì in Giappone o in Cina saranno stati dunque di qualche strano biotopo.

Appena potevo ci tornavo spesso a vedere quelle vasche finché con la mia prima paghetta (11 anni) sono andato a comprarmi il mio primo acquario e così che ancora oggi chiamo la vaschetta di plastica da 2 litri che una volta portata a casa e riempita di acqua dissi a mia madre: <2 sono miei non provare a toccala!>>. E così dopo un cattivo sguardo di consenso ho avuto il permesso d comprarmi i miei primi pesci (primi perché li ho pagati con i miei soldi).

Tengo a precisare che fino a 3 anni fa non ci capivo assolutamente niente di pesci però, quelli sono campati per un bel pò di tempo! La scelta dei pesci l’ho fatta con molta cautela, avevo appena preso il motorino e così mi sono dedicato alla ricerca del pesce rosso diverso dal solito.

Avevo scoperto un mondo bellissimo, giravo di paese in paese a cercare negozi di acquari, ricordo enormi vasche all’ingresso con delle bellissime carpe da 30 – 40 cm che mangiavano e poi sputavano il ghiaietto, ricordo un negozio che aveva un laghetto al centro della stanza.

Ora purtroppo tutti quei negozi hanno chiuso o sono diventati negozi di articoli per cani con si e no 4 vaschette a mezz’acqua senza neanche un piccolo pesce ma, questa è un’altra storia dovuta ai cattivi insegnamenti dei negozianti e al settore in crisi…

Torniamo a me! Avevo comprato dai vari negozi un pesce rosso di colore rosso, uno di colore tendente all’arancio e l’immancabile black moor.

 Vasca composta da 2 pietre raccolte in campagna senza filtro, senza areatore e costantemente fuori casa sotto al porticato. Ricordo bene che sono campati per un bel po’ di tempo anche se non era possibile farli vivere in quella vaschetta.

Così ho deciso, compro il mio primo acquario (!?!) NO di certo li regalo ad un amico con la mia supervisione cioè gli ricordavo solo che non si dà il pane o i crackers  e che l’acqua ogni tanto bisogna cambiarla.

Per un po’ di anni ho lasciato perdere questa cosa che mi piaceva tanto anche se ogni tanto mi facevo un giro per i negozi a vedere i pesci. Ovviamente dai 15 anni in poi uno pensa solo alle ragazze e a non stare neanche un secondo in casa e quindi tutto viene dimenticato finché uno non perde i sensi e non decide di mettere su famiglia.

 La premessa importante per una buona convivenza matrimoniale è stabilire subito le regole della casa: Qui ci metto il mio acquario!!! E così dopo piccole avventure con qualche pesciolino compresi i due pesci rossi che mia sorella mi ha detto me li tieni per due giorni ed al primo erano morti “per cause naturali” ho comprato il mio primo vero acquario.

 Telaio in alluminio (era un’importante compromesso per rispettare l’arredamento di casa) doppia lampada da 18 W filtro esterno, mobile con anta ecc. (vedi post il mio acquario)

 Tutto contento l’ho portato a casa  e l’ho subito riempito d’ acqua la sabbia era già dentro (3 cm appena) ed indovinate uno che cosa ci può mettere uno alle prime armi con un acquario vero? Bè è ovvio!: 2 piante finte, una pietra colorata, ed un vascello incastrapesci.

Successivamente dopo 3 giorni appena ho preso la mia prima frittura di 15 pesci misti tra cui guppy, scalari, Corydoras, trichogaster ecc. 

Ovviamente uno appena tocca la prima brochure di prodotti per acquari capisce subito di aver commesso un omicidio all’acquariofilia. Difatti pesci che si mordevano le pinne, morti per nitriti alti, incastrati in quel maledetto vascello, ecc. Avevo proprio allestito un cimitero dei pesci!

Ma a dare il colpo di grazia ai miei pesci è stato un tubo montato male sul filtro esterno; come dimenticare il primo compleanno di mia moglie ad appena un mese e mezzo dal nostro matrimonio, non potete immaginare come possa sembrare enorme, l’acqua di un acquario che si riversa per terra tutta la notte! Non ridete non è stata colpa mia era il negoziante che non aveva avvitato il tubo come si deve!

Comunque  un Trichogaster trichopterus var. gold era salvo ed era un peccato non rimetterlo in vasca! E così ho riempito nuovamente la vasca con solo un pesce per un mese intero, nel frattempo ho comprato alcuni Guppy  e Neon (Paracheirodon innesi)ed ho iniziato e prendere informazioni su internet per capire cosa vuol dire la parola ACQUARIO

Dopo appena circa un mese dall’accaduto ho iniziato a comprare alcuni pesci secondo una certa idea che mi ero fatto dalle notizie su internet:

1)      il  mio acquario aveva 2 neon quindi, con circa 0.36 W/L potevo permettermi di osare per qualche pianta più esigente;

2)      avevo capito che è importante costruire un biotopo, cioè un ambiente dove i pesci e le piante provenissero tutte da un certo ambiente per avere uguali esigenze da parte di tutti i pesci (provate a mettere un ciclide africano con un Discus!!!)

3)      visto che il mio ambiente preferito è quello della risaia, il mio acquario doveva avere molte piante

4)      Non avevo problemi di temperatura durante l’estate, vista la resistenza di questo tipo di pesci.

Poche ma utili informazioni che tutti dovrebbero acquisire prima di iniziare ad avere un acquario. La prima cosa che ho fatto è prendermela con calma e girare tutti i negozi e vedere di capire chi offre la migliore qualità prezzo, lo considero un fattore molto importante visto la mia cattiva esperienza.

La prima pianta che ho comprato  è stata la Rotala rotundifolia var. green bellissima pianta l’avevo disposta in due gruppi ai lati della vasca ed in poco tempo è cresciuta a dismisura ma, avevo un problema dovevo tenere le piante molto alte causa le lampade che non facevano crescere le piantine al di sotto dei  30 cm di profondità. Un vero problema visto che bastava l’ombra delle piantine stesse a far perdere le foglie inferiori.

Ho deciso di lasciarle alla loro sorte e nel frattempo ho comprato: 2 Colisa lalia, 2 Corydoras Aeneus var. albina, 3 Trichogaster Leeri e l’immancabile Betta splendes  (blu perché il rosso non mi piaceva era Comunista!!!) ed alcune piante a crescita rapida quali: limnophila sessiliflora, Egeria densa e successivamente una Echinodorus bleheri e l’immancabile Anubias barteri var. nana.

Non vi dico come è andata a finire tutti salvi ma, tra maschi e femmine e pesci che occupano lo stesso territorio si distruggevano tutti a morsi. Chi comandava era però il pesce combattente tranquillo per i fatti suoi, ma non vi avvicinate perché vi ammazzo (fine che ha fatto una leeri femmina capitata in un angolo!! Vedessi che scena).

Il problema che ho riscontrato era dovuto all’assoluta mancanza di nascondigli, la vegetazione era troppo bassa, e dato che i pesci erano tutti della zona centrale/superficie creava conflitti per la conquista dei territori con cruenti lotte, i pesci più grandi erano completamente distrutti sui fianchi anche se per mia fortuna non si è ammalato nessun pesce sicuramente dovuto alla buona qualità dell’acqua.

Nei primi mesi di vita del mio acquario avevo riscontrato i seguenti problemi:

 1)      il filtro biologico era un vero problema, dovevo (dato il carico di pesci) ripulire le spugne ogni 15 giorni a causa dell’intasamento;

2)      A conseguenza di ciò, non riuscivo a tenere nitrati e nitriti a bada;

3)      I cambi diventavano un vero esaurimento perché i nitrati salivano eccessivamente (fino a 200 mg/L) a causa di tutto.

Così mi sono iniziato a risolvere il problema alla radice. Innanzitutto ho tolto le spugne dal filtro esterno e le ho sostituite con quanti più materiali filtranti possibili: bio blok, cannolicchi super porosi, lana di perlon, ecc.

Vidi subito che le cose dopo un mese iniziavano ad andare meglio per assenza totale di nitriti e maggiore stabilità dei nitrati, questi ultimi in meno di 3 mesi si sono abbassati fino ad avere addirittura 5 mg/L.

Voi direte com’è possibile? Grazie ad un semplice trucco suggeritomi da un negoziante e cioè di ridurre al minimo la portata della pompa tramite i rubinetti posti sui tubi. In pratica mi aveva suggerito di rallentare il flusso e quindi di trasformare il filtro in un denitratore per anossia creatasi nei piani altri del filtro. Difatti nel secondo cestello io ci avevo messo i cannolicchi più sottili e la lana di perlon dunque lo sporco si ferma ai piani superiori creando maggiore flora batterica attiva e minore quantità di ossigeno dunque, attacco dei batteri sui nitrati.

Il sistema funziona da 3 anni e non mi ha mai dato nessun problema.

A questo punto non mi mancava che trovare un sistema di filtraggio meccanico, niente di meglio di un filtro interno con cestello dove, ho eliminato la spugna nera sostituendola con della lana filtrante.

In questo modo i due sistemi funzionano separatamente, non occorre aprire il filtro biologico, basta solo sostituire la lana filtrante appena si riempie troppo.

Dunque avevo risolto un bel problema ma, i guai sono sempre alle porte! Erano trascorsi 9 mesi e dopo aver assistito alla riproduzione di: Corydoras, Trichogaster, Colisa lalia, Betta ecc. mi regalarono 3 Poecilia velifera coda a lira. Non interessanti ma belli, questi pesci sono da ritenersi da acquario salmastro e non da acquario dolce perché si possono ammalare spesso in acquari con durezza 10, nonostante tutto (e questo dovrebbe essere una regola!!) possono essere portatori sani di malattie della quale i loro consimili (poecilidi) non si ammalano quasi mai tra cui la malattia dei puntini bianchi.

Tengo a precisare che questo discorso vale se ai pesci vengono date le condizioni ideali di vita cioè, nel caso delle coda a lira, acqua leggermente salmastra, un cucchiaio di sale ogni 10 – 20 l e soprattutto un pizzico di sale iodato vista la loro tendenza a soffrire di tiroide negli acquari (dovuta ad una dieta non varia). Ovviamente in mancanza di questi ed altri fattori può succedere che, dei pesci con esigenze diverse, se messi in un ambiente non idoneo creino una strage e vi spiego anche come:

-    Manifestazione di puntini bianchi con conseguente indebolimento dei pesci;

-    Uso di farmaci in acquario quali blu di metilene ecc. conseguenza distruzione della flora batterica del filtro (anche se si rispettano le dosi e le modalità di impiego);

-   Distruzione delle piante (alcuni farmaci sono nocivi alle piante;

-   Stress totale dei pesci compresi quelli ancora sani con conseguenza di idropisia, corrosione delle pinne, vermi camallanus (non ho ancora capito da dove fossero arrivati),

-   Vermi agli occhi, ecc. ecc.

Risultato, in soli 15 giorni una vera e propria strage! Avevo 35 pesci, 9 specie di piante, 8 cardine e due ampullaria. Non ho fatto in tempo a recuperare nessuna forma vivente tranne il mio primo e unico trichogaster trichopterus var. gold  soprannominato l’immortale.

 

Tutto quello che si legge su questo pesce e verissimo, nuotava con problemi gravi, aveva i vermi agli occhi, le pinne, la bocca e le squame corrose ma, si è ripreso ed è sopravvissuto per altri 2 anni finché non è morto di vechiaia credo! (considerato che aveva più di 1 anno quando l’ho preso e la vita media di 4-5 anni).

 

Nonostante tutto non ho riallestito l’acquario e dopo svariati cambi e usi di farmaci ho iniziato di nuovo a riempirlo di pesci e piante,

Oramai sono trascorsi 2 anni e mezzo e l’acquario va da sé (sotto la mia attenta supervisione) ho comprato altri pesci, altre piante, ho aggiunto un fondo di argilla espansa, ho rivoluzionato completamente il layout  varie volte, ho assistito alla riproduzione di tante specie allevate nel mio acquario e ne ho uccise altre e tante quando un anno fà li ho soffocati con la CO2. ma ora lo posso dire l’acquariofilia è diventata acquarioMANIA

 

Consigli:

-      Affidatevi a negozianti capaci non al primo che capita, anche se di fiducia non sempre quello che dice è la soluzione giusta a quello che cercavi

-      A merito dei negozianti!!! Quando si và a chiedere un consiglio bisogna dare tutte le informazioni, perché un piccolo dettaglio può essere molto utile alla risoluzione di un problema.

-      Non siate pigri, un minuto in più a guardare l’acquario può farti capire se tutto va bene o se c’è da tenere sotto controllo qualcosa

-     Non andate nei negozi senza avere le idee chiare di quello che si vuole comprare, esistono dei libri tascabili che, anche se ti farà sembrare idiota, può chiarirti le idee su qualcosa che ti piace.

-     Il comportamento dei pesci è relativo all’allestimento della vasca, come ho raccontato pocanzi pesci dello stesso “livello” sopravvivono benissimo se la vegetazione, le rocce ecc. sono abbondanti o sono state poste in modo da crearsi dei territori e/o evitare stress ai pesci.

-     Ho avuto tante disavventure con il mio acquario e non mi sono mai arreso al primo ostacolo quindi non arrendersi mai è la prima regola.

-    Prima di fare qualche grosso cambiamento al vostro acquario o se avete dei dubbi iscrivetevi o chiedete alle associazioni acquariofile della vostra zona, siamo tutti di una certa esperienza e possiamo aiutarvi in molti modi. A questo proposito posso dirvi per mia esperienza personale che ho imparato di più dai miei amici di associazione (www.gas-online.org) che dai libri. Non perché non dicano la verità ma, perché una o più persone esperte possono darti delle informazioni tecnico-scientifiche che non troverai mai scritte sui libri.

 

 

                                                                                                          Alessandro

                                                                                                          crudoa@libero.it

 

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Commenti al Post:
crudoa
crudoa il 18/08/09 alle 19:24 via WEB
Grazie
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Als il 21/08/09 alle 10:46 via WEB
OK
 
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