Calvettopoli

da calvi con furore


Crisi economica? Pubbliche Amministrazioni che non pagano? Imprese in difficoltà? La crisi non è uguale per tutti. A Calvi dell’Umbria c’è un costruttore che vince appalti pubblici ed esegue lavori per conto dell’Amministrazione e poi fa causa allo stesso Comune per contestare alcune cartelle esattoriali dell’ICI. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, dato che ogni cittadino o soggetto imprenditoriale può contestare, nelle sedi giudiziarie opportune, una richiesta della pubblica amministrazione che non ritiene legittima.La cose strane sono altre. Innanzitutto i tempi con cui il Comune di Calvi dell’Umbria provvede a riscuotere i tributi. Poi la decisione di sospendere la richiesta di pagamento alla ditta Zaccagno. Ma andiamo con ordine. Dai documenti amministrativi pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente sembra che vi siano degli avvisi di accertamento per il pagamento dell’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) per gli anni 2006, 2007, 2008, 2009, 2010 e 2011 a carico della società "Zaccagno Immobiliare Srl". A causa dei ricorsi presentati dalla ditta alle Commissioni Tributarie, il Comune di Calvi dell’Umbria ha dovuto nominare (e pagare) un avvocato che rappresentasse, nei vari gradi di giudizio, le ragioni dell’Ente.  Per i soli anni 2006, 2007, 2008 e 2009 l’importo della cartelle esattoriale ammonta a 24.500,00 euro. La Giunta comunale guidata dal facente funzioni Alfio Nesta (candidato a Sindaco alle prossime elezioni di maggio) il mese scorso ha deciso di accogliere la richiesta della "Zaccagno Immobiliare" provvedendo a sospendere l’onerosa cartella esattoriale, in attesa che la Giustizia tributaria faccia il suo corso. La società ha dovuto produrre una polizza fideiussoria a garanzia del debito.  Ora appare strano che un Comune, nel 2015, non abbia ancora provveduto a riscuotere i tributi di quasi dieci anni prima. Ancora più strano è il fatto che il Comune in questione debba anche spendere denaro pubblico per difendersi in giudizio e cercare di recuperare le tasse che non sono state versate dal costruttore-appaltatore-contribuente.Non si capisce inoltre per quale ragione il Comune di Calvi dell’Umbria abbia accettato la richiesta della ditta Zaccagno, consentendo la sospensione del pagamento della cartella esattoriale ICI per un totale di 24.500,00 euro. Ma cosa altrettanto strana, infine, è che il Comune di Calvi dell’Umbria continui ad affidare i lavori pubblici a un’impresa edile che da un lato incassa soldi dal Comune, e dall’altro intraprende azioni legali lunghe e costose (per le casse pubbliche) al fine di cercare di non pagare le dovute tasse sugli immobili.In attesa che l’attuale Amministrazione Comunale chiarisca la questione, rimangono i dubbi e la nostra redazione continuerà a seguire la campagna elettorale di Calvi dell’Umbria.http://www.etrurianews.it/tecnologia-blog/5078-calvi-dell-umbria-appaltatore-fa-il-pieno-di-appalti.html