Chi Siamo
Associazione Giovani Padani - Valle Camonica
L'associazione non ha finalità di lucro ed è finalizzata a promuovere la riscoperta e lo studio delle origini dei Popoli della Padania: a questa attività unisce quelle di ricerca sulle ragioni ecomoniche e politiche dell'Indipendentismo Padano e di riflessione sul significato delle lotte liberitarie di comunità e individui.
L'Associazione promuove inoltre tutte quelle iniziative volte a difendere il diritto allo studio, al lavoro ed alla casa nonché il recupero e la difesa degli usi, dei costumi e della cultura delle terre natie.
CONTATTACI:
La Sezione Camuna si trova a Capo di Ponte, in Via Italia n° 34
e-mail: mgp@giovanicamuni.com
Fax: 02.700449839 oppure 0364.2631196
Segreteria telefonica: 02.303124599
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FORUM CULTURA 2008Breno 16 maggio 2008 Forum delle Associazioni e dei gruppi culturali della Valle Camonica Tema: “Icroyable Richesse” Proposte per il futuro della media Valle Camonica “La Valle Camonica, patrimonio inestimabile da valorizzare” Dott.ssa SAbina Mastroeni - Severino damiolini La Valle Camonica presenta un patrimonio culturale e naturale vario e molto ricco e per questo non sempre assimilabile, inoltre le diverse esigenze del turista necessitano di pacchetti adeguati e sempre diversi, coerenti con le richieste specifiche (scuola, pubblico adulto e/o straniero) che sono tra le più variegate, pacchetti costruiti su misura sfruttando la competenza e la professionalità delle singole associazioni presenti sul territorio e specializzate da anni in ambiti precisi. E’ evidente che specializzazione significa qualità! La conservazione, il restauro e la valorizzazione degli ambienti di vita tradizionali, del patrimonio naturalistico e di quello storico-artistico di cui la nostra valle è impregnata possono essere possibili solo attuando una programmazione ed un coordinamento che coinvolgano tutte le realtà turistico-culturali presenti sul territorio, facendo molta attenzione però, laddove è importante incrociare le varie professionalità, a lasciare la giusta autonomia alle associazioni di collaborare tra loro per soddisfare varie esigenze richieste. Si rende praticamente indispensabile quindi lo sviluppo di un ENTE UNICO DI GESTIONE DEL TURISMO IN VALLECAMONICA che coordini tutte le iniziative valligiane (evitando la sovrapposizione di eventi) senza però limitare la professionalità acquisita negli anni da molti operatori camuni e facendo molta attenzione a che questo non diventi uno dei troppi “enti inutili” creati solo per distribuire favori agli “amici degli amici” o per garantire la sedia a qualche “amministratore professionista”. Riteniamo che compito di un ente centrale sia innanzitutto risolvere l’annoso problema di una promozione che sia unica e della ricerca di risorse da distribuirsi, ovviamente, non secondo logiche politiche bensì seguendo quelle dettate dalle reali esigenze del turismo moderno. Esplorare un territorio significa saperlo avvicinare nelle sue più intime strutture, lasciandosi guidare dall'esperienza delle sue genti, prestando attenzione alla storia quanto all'ecologia, assaporando il mutare delle stagioni dal verde dei suoi monti fino alle rive del suo lago, cogliendo le suggestioni dei suoi vini e della sua cucina. In questo senso il turismo diviene consapevole, cioè ecologicamente sostenibile nel lungo periodo, economicamente conveniente, eticamente e socialmente equo nei riguardi delle comunità locali: un turismo che deve assicurare un'evoluzione accettabile per quanto riguarda l'impatto delle attività sulle risorse naturali, sulla biodiversità e sulla capacità di assorbimento dei prodotti residui. Secondo un piano di “dissemination” comune decidere quale materiale informativo produrre, CD, materiale cartaceo, il sito etc., per promuovere finalmente un prodotto che sia complessivo, all’interno del quale poi ogni associazione a seconda della propria specializzazione possa trovare il suo spazio, mantenendo una certa autonomia. La libera concorrenza crea infatti un miglioramento dell’offerta. Come poi non considerare che oggi il turista, soprattutto il turista straniero, si muove sempre più indipendentemente nell’ampio mercato delle offerte turistiche attraverso internet? Il sito ufficiale (ma esiste? Voli? Invallecamonica.it? vallecamonica.net?) dovrebbe essere continuamente aggiornato con le ultime novità, gli eventi, le manifestazioni ed i links delle diverse associazioni, in modo che ognuna possa poi offrire la propria professionalità specifica. Un sito che dovrebbe essere posizionato il più in alto possibile nei motori di ricerca, sfruttando degli spazi a pagamento o anche dei circuiti di scambio banner; oltre a prevedere una versione quantomeno in lingua inglese, ma sarebbe il caso anche francese, tedesca e spagnola. Ci chiediamo infatti come possa oggi un turista straniero capire cosa la Valle può offrirgli. Confrontiamo i numerosi siti camuni con il sito ufficiale dell’Alpe di Siusi (www.alpedisiusionline.it): la differenza è palese…. Turismo culturale a 360 gradi. Per questo motivo riteniamo fondamentale la creazione dei cosiddetti “ecomusei” (termine coniato proprio da da Hugues de Varine) pensati come strumenti per tutelare le tracce delle società rurali in un momento in cui l'urbanizzazione, le nuove acquisizioni tecnologiche e i conseguenti cambiamenti sociali rappresentavano un rischio reale di completo oblio di un patrimonio culturale millenario. L'ecomuseo interviene infatti sullo spazio di una comunità, nel suo divenire storico, proponendo "come oggetti del museo" non solo gli oggetti della vita quotidiana ma anche i paesaggi, l'architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione, ecc. In quest’ottica le notevoli ricchezze che la Valle Camonica offre sotto il profilo storico, culturale, artistico e naturale possono essere classificate e valorizzate attraverso l’individuazione di tre principali filoni o percorsi, che propongono la suggestiva occasione di esplorarla da altrettanti punti di osservazione: Il Percorso della Memoria. Il percorso del Lavoro. Un percorso dell’Arte che consenta di valorizzare le varie tipologie di arte presenti in Camunia, Gli Alberghi diffusi L'offerta dell'albergo diffuso si pone nel mercato turistico come tipologia ricettiva in grado di offrire capacità di soddisfare i desideri di un’utenza esigente ed esperta; rispetto e recupero dell’ambiente culturale; autenticità e originalità della proposta; gestione tipicamente familiare; creazione di un indotto virtuoso con la valorizzazione delle tradizioni gastronomiche, artistiche e artigianali, e contesto ideale per organizzare convegni, simposi, attività culturali; crea inoltre opportunità di lavoro correlate. Cosa non fare Basti pensare che in Valle non si riesce neanche ad accordarsi sugli standard qualitativi che una guida turistica dovrebbe possedere, tra cui importante ed ora quasi inesistente è la conoscenza delle lingue straniere. Non servono infatti più studi di fattibilità o un censimento del patrimonio culturale e dei soggetti che operano sul territorio, naturalistico e delle tradizioni della Valle poiché esistono già,ciò significherebbe sprecare altre risorse inutilmente, servono invece azioni mirate ed interventi strutturali. E’ noto infatti come il territorio della Valle, a livello turistico, sia estremamente diviso tra Secas, Comunità Montana e Provincia, in una babele ove ognuno organizza eventi e progetti scollegati l’uno dall’altro senza una politica comune, facendosi talvolta la guerra e spendendo montagne di soldi pubblici. Conclusioni Il tutto a patto che gli attori operanti sul territorio gestiscano tali risorse in maniera integrata: Beni Culturali, identità culturale, ambiente naturale e prodotti tipici devono essere inseriti in reti o sistemi di offerta, al fine di consentine la massima capacità di fruizione da parte del turista e contestualmente consentire all’ente gestore di fornire un servizio di eccellenza sotto tutti i punti di vista. L’idea di trovare delle basi comuni per organizzare il turismo in Valle, non è certo nuova e se ne parla già da troppi anni. Speriamo quindi vivamente che la futura creazione di un ente unico di gestione del patrimonio turistico della Valle Camonica sia finalmente fatto con lungimiranza e possa dare al nostro territorio ampie prospettive future
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Inviato da: tuodeo
il 13/01/2010 alle 14:42
Inviato da: elenaforsport
il 27/11/2009 alle 12:48
Inviato da: psicologiaforense
il 26/01/2008 alle 01:39