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24/02/12: BIX, UN'IPOTESI LEGGENDARIA (Pupi Avati, 1991)

Post n°347 pubblicato il 24 Febbraio 2012 da anonimo10_1

Tag: 1991, PUPI AVATI

Dieci anni nella vita breve e infelice di Leon (Bix) Beiderbecke (1903-31),
uno dei pochi grandi jazzman bianchi,
che si distrusse con l'alcol per l'impossibilità di conciliare due mondi, due culture, due Americhe.
Costruito in forma di mosaico, è il 1° film girato in America dai fratelli Avati:
ricostruzione d'epoca puntigliosa, colonna musicale filologicamente accurata.
Film tenero, ma monocorde, senza colpi d'ala.
È un limite più che un difetto, frutto di una scelta stilistica e morale.
Sottovalutato e senza successo.

(da www.mymovies.it)

Molte persone associano Pupi Avati al concetto di "regista di nicchia".
Lo immaginano monocorde, proiettato sempre e soltanto sulla Bologna anni '50.
Questo è uno dei tanti film (esempi) che smentiscono questa idea errata.
Molto bello.
Al centro Bix, un uomo di genio e talento assoluto.
Con una straordinaria fragilità.
Uomo il cui sconvolgente successo diventa paradossalmente fonte di delusione per la famiglia.
Infinite qualità e insormontabili limiti perennemente in conflitto.
Volergli bene è stato facile.
Perchè mi sono riconosciuto in lui.
Per le sue infinite debolezze.
Per il suo incessante lottare senza speranza.
Un uomo che continuamente cade e si rialza.
Per poi cadere un'ultima volta.
Definitivamente.

Ciao Bix.
Piacere d'averti conosciuto.

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