FOGGIA RUGBY
Io sono contro...« Messaggio #587 | ...e continuiamo a sfasc... » |
I popoli italici hanno alcune, grandi, superiori, insostituibili virtù dell'estetica e dell'ingegno individuale, anzi individualista. Non hanno quella dell'ardimento. Anzi, sono codardi. Scarsi di orgoglio, forse anche di dignità. Notoriamente sleali e scorretti, quasi quanto i popoli europei a loro vicini. Inclini al servilismo al punto da idealizzare questa loro viltà sotto il falso nome di "non violenza".
Gli italiani sanno quindi di non potersi fidare delle loro stesse organizzazioni. Sanno che chiunque mettano a capo, quasi sicuramente se ne approfitterà o si venderà e tutto finirà in un inciucio, come avvenne con un certo Michele di Lando nella rivolta dei Ciompi (operai lanieri che rivendicavano diritti sindacali) nella Firenze trecentesca, il quale prima si mise a capo degli insorti, e poi li vendette alla fazione avversa, quella dei mercanti. Michele è il vero portotipo politico-sindacale nazionale: merita una medaglia all'italianità.
Perciò gli italiani tendono alle soluzioni individualistiche, al compromesso, ad arrangiarsi. A salvarsi ciascuno a spese degli altri. A spalare l'immondizia nel cortile del vicino. Oltre che codardi, per abitudine gli abitanti dello "Stato" sono sleali e traditori, dato che ciascuno si attende che lo siano anche gli altri nei suoi confronti. Quindi cerca di tradire per prima. Chi la fa, se la deve aspettare. Ma chi se la aspetta, cerca di farla prim lui! Tradimento preventivo. Anche tra i coniugi ormai.
In base a ciò gli italiani potranno mai compiere una rivoluzione? Non penso che sono in grado di organizzarla. Non potrebbero, nemmeno se ne avessero il fegato. Per il resto, amano molto chiacchierare e giudicare, ma poi non fanno nulla. Inoltre, tolta la limitata e breve esperienza dei comuni, non hanno mai avuto strumenti politici per rappresentare i propri interessi nei rispettivi stati, essendo questi dominati dallo straniero. La storia degli italiani è fatta di guerre tra principi e papi, a cui i popoli non prendono parte, perchè per loro poco cambia, chiunque li governi. Come oggi. E gli italiani continuano a considerare normale che, chiunque vada al potere, faccia i propri interessi, ora come allora. E non vi è alcun segno che tale mentalità accenni a mutare.
Moralmente, forse risponde a giustizia che un popolo codardo e sleale sia ora, come di regola è stato in passato, sottomesso da un popolo capaca di combattere per la propria libertà e dignità, e di lealtà organizzativa.
Possiamo cullarci in fantasie sanguinarie di vendetta e giustizia e rivoluzione. Tuttavia, nell'Italia reale, la riivoluzione non solo è impossibile, ma innanzittutto è inutile e immeritata.
tratto da "Basta con questa Italia", di Marco Della luna
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