Alicia nel paese...

Giorni e situazioni del... taz


Non possiamo entrare nella manica di tutti - è vero - ma certe volte è davvero difficile capire perché alcune persone, apparentemente senza motivo, provino per noi una feroce antipatia. Io sto sul cazzo ad un mucchio di persone. A quasi trent'anni inizio - filosoficamente, socraticamente e non - ad accettare i miei limiti; so di non sapere un sacco di cose, cerco di ridimensionare gli obiettivi per non traumatizzare il mio ego scorticato di sensi di colpa, tento di camminare sempre sui miei piedi, senza chiedere mani, braccia o stampelle altrui, rispetto (quasi sempre) le altrui proprietà privata, eppure... ... continuo a stare sul cazzo alle stesse persone, con l'aggravante che nel corso della vita il mucchio si ingrossa come una valanga che rotoli giù dal monte. Se ti dimostri estroversa diventi pagliaccio. Se chiedi: "come stai?" sei impicciona, se non lo fai: egoista. Se ti trucchi lo fai per vanità ma se non ti fai lavare i capelli dal parrucchiere sei sciatta. Se viaggi sei incontentabile e se leggi hai la testa piena di grilli, ma se non sfogli solo Novella2000 vuoi passare per intellettualoide mentre sei una velina repressa dalla troppa cellulite che ti appesantisce le gambe. Se parli poco porti rancore, se vesti firmato hai l'anima vuota, se non telefoni a casa sei menefreghista, se non hai fame anoressica, se non sei d'accordo stronza. Il mondo è pieno di luoghi comuni, ognuno di noi ne ha un bagaglio con cui stenterebbe a passare qualsiasi dogana senza pagare la tassa supplementare, ma a tutto c'è un limite. Io sono così, ragazzi... nel bene e nel male. E a chi non piaccio... che si volti dall'altra parte.