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Il gioco é vita

Post n°3 pubblicato il 25 Luglio 2010 da valedellefoglie
 

Ho raccolto per voi la testimonianza di un anziano ex giocatore d' azzardo che negli ultimi anni della sua carriera si e'avvicinato al poker online.

L'ho incontrato a casa sua, nella sua residenza estiva. E'un tipo molto schivo, solitario e di poche parole...sará dura ricavare una buona intervista (penso tra me e me)Prendiamo un the,portato gentilmente dalla sua domestica in questo bellissimo giardino verde... ''oramai e'vecchio proprio come me!'' mi dice sorridendo rivolgendosi al giardino.

Dopo esserci messi comodi parto con l' intervista: la prima domanda e'obbligatoria, gli chiedo per quale motivo ha deciso di rimanere anonimo?

La risposta e'molto semplice e cioe'perché non vuole avere attenzioni e  fastidi dai media che ultimamente grazie al boom del poker online stanno facendo un po come si fa con il calcio, rispolverano vecchie glorie e le mettono a commentare e ad analizzare le partite e tutto il sistema.

Lui vuole restarne fuori, e'ricco e solo, ha scelto di trascorrere il resto dei sui anni in pace e in tranquillita' con il suo cane da compagnia di nome tobis.

Gli chiedo allora di raccontarmi la sua vita da giocatore...eccola qua:

Iniziai con mio zio quando avevo 12 anni a giocare a carte in veranda. Mio zio era un giocatore d'azzardo e all'epoca era molto ricco, ma era anche pieno di problemi con la legge. Ma il gioco delle carte mi appassionava e ben presto a scuole organizzavo piccoli tornei con gli altri bambini mettendo in palio ora la merenda, ora i soldi per la merdenda,  via dicorrendo. 

Alla fine ero considerato una sorta di bullo della scuola, tutti volevano essere miei amici e io davo attenzione a tutti. dopo la scuola purtroppo dovetti abbandonare gli studi perché mio padre aveva bisogno di una mano nel suo vivaio. Avevamo un vivaio molto piccolo e poco conosciuto, ma nel giro di 2 anni divenne il maggior vivaio del paese e io e la mia famiglia iniziammo a fare i soldi. 

Questo mi permise di continuare gli studi e decisi di andare all' universitá per studiare agraria, in modo da poter essere pienamente di aiuto a mio padre e rilevare un giorno l'attivitá. Ma la mancanza del gioco si faceva sentire e fu solo grazie ad un ragazzo che conobbi e,che poi divenne il mio migliore amico, che mi riavvicinai al mondo delle carte. Andavamo al casinó praticamente tutti i fine settimana e piano piano gli studi finirono per essere trascurati per dedicarmi a questa passione che mi stava davvero cambiando la vita in positivo.

I miei genitori non seppero mai nulla di tutto questo, continuavo a mandare avanti 2 vite parallele sapendo che prima o poi avrei dovuto scegliere.

scelsi la vita del giocatore, ero imbattibile, macinavo denaro e vincevo cifre da capogiro. Facevo la bella vita, donne, auto e tutto il resto. Andavo a Capri, conoscevo attori e gente che contava. Ho fatto anche delle piccole parti in produzioni cinematografiche, ecc...insomma, davvero niente sarebbe potuto andare meglio. Se non che mio padre viene a sapere che io ho abbandonato gli studi e scopre la mia seconda vita.

Disperato e deluso decide di non rivolgeri piú la parola e scontento dopo qualche anno cede l'attivitá. Non aveva altri eredi e il fatto che il suo unico figlio avesse deciso di intraprendere la strada del fratello gli fece tanto male.

Da allora non l'ho piú visto. Lo vidi solo al funerale di mia mamma ma lui neppure in quell'occasione mi parlo'.

Io comunque ingoiai il rospo e continuai per la mia strada. Ho orato il mondo e ho giocato in quasi tutti i casinó della terra.

Da circa 15 anni sono uscito dal giro, ho investito buona parte dei miei guadagni in immobili e ristoranti che oggi mi rendono uno stipendio mensile che si aggira intorno ai 25 mila euro.

Non mi sono mai sposato anche se ho avuto molte donne che ho anche amato, ma ogni volta si presentava sempre lo stesso problema, e cioé che la mia febbre del gioco per loro era troppo rischiosa e mi ponevano sempre davanti alla solita scelta e io puntualmente sceglievo il gioco.

Poi, da circa 4 anni a questa parte, scopro il poker online e all' inizio disapprovo in maniera categorica questo tipo di soluzione. Ma provando ho capito quando sia bello invece poter essere connessi col mondo e giocare con esso entrando in tutti i casinó prorpio come facevo io. Le amozioni e i brividi sono gli stessi e grazie a questo rivivo ancora oggi le sensazioi di allora.

 

La nostra intervista finisce qui, ma devo ammettere che l'incontro con questo grande uomo mi ha cambiato e mi ha fatto capire come sempre piú spesso il binomio giocatore-imprenditoria sia sempre piú vincente ed appropriato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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