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Un blog creato da jellyfishman il 22/12/2006

In Cerca di Agata.

Il Mare, La Sabbia ed un Sacco di Meduse.

 
 

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Annichilito.

Post n°12 pubblicato il 03 Dicembre 2007 da jellyfishman
 
Foto di jellyfishman

Come un sogno che non si riesce a ricordare. Ecco cosa sono.
Una insignificante ombra in un gioco di luci e specchi. Solarizzare e sparire nel bianco accecante... Nessuno che ti aspetta, solo altre ombre sorde e cieche che sanno solo lamentarsi. Non si riesce a piangere con tutto il frastuono, non si riesce neanche a pensare cosa cercare per attutire il forte dolore al petto.
Vorrei far parte di quel pulviscolo in sospensione che si vede quando dalla tua finestra penetra un sottile raggio di sole, vorrei essere il nero asfalto che accoglie un singolo fiocco di neve distruggendolo. Vorrei tante cose, troppe.
Non mi resta che chiudere la porta smorzando i rumori ed i singhiozzi e restando in attesa di ciò che non potrò mai sperare di avere. Come la vetrina dei ghiottoni o come il caldo fuoco di un camino lontano in una fredda e ventosa notte di Natale, come il mio petto vuoto e silenzioso.
Grazie per tutte le false lacrime versate in questa bottiglia blu, fredda e corrucciata.
Questa notte dormirò senza la paura che il cuore smetta di battere, dormirò nel silenzio più assoluto, una specie di vuoto siderale.
Grazie e addio, adesso devo pranzare.

 
 
 

Weakness.

Post n°11 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da jellyfishman
Foto di jellyfishman

Ho perso i miei punti di rifermento? Perchè tutto deve sembrare così insormontabile? Colori, pochi. Sensazione di un gelido inverno interiore e poco altro...
Chissà dove sono finite le mie meduse, le mie spendide meduse bionde... Così attraenti e sincere, così ingenue nel loro nuoto fatto di correnti fredde che trascinano verso lidi e coste poco frequentate, nessun umano ad intralciare i riflessi diamantini delle mie onde. Fuso tra la sabbia e le conchiglie, privato di tutto ciò che è sempre stato inutile, finalmente libero di sognare, di immaginare ogni soffio di vento ogni stella del cielo.
L'azzurro cristallino di un mare che non appartiene a questo mondo ed una piccola medusa, piccola e micidiale al contempo. Il mio petto è pronto per essere sfiorato e la mia mente è preparata al dolore che ne scaturirà, al rumore provocato dalla cancellazione di desideri reconditi e un pò nascoti, mimetizzati per non provocare scandali e lo scuotere di teste bigotte.
Sarò tuo solamente Quando il cielo si farà nero e l'esplodere di questa enorme bolla di sapone porterà le mie parole nel vuoto di uno spazio così caldo e solo.
Una compagnia insignificante, lo so, ma cercherò di essere discreto nella mia invisibilità, cercherò di non provurar fastidio ai mondi iridescenti che verranno.
Spero tanto che non finisca mai il sapone.

 
 
 

Insolitudine.

Post n°10 pubblicato il 11 Aprile 2007 da jellyfishman
Foto di jellyfishman

Rido ad alta voce. Parlo con oggetti inanimati e non capitava da tempo...
Un scalinata di pietra che porta giù, da qualche parte. Un lento e costante stillare di passione che mi sommerge e mi lascia un sapore di miele e salvia. Un piccolo e scorcentante puntino di calda e leggera ovatta che mi avvolge e che scalda. Ti credo. Ho sempre creduto. Hai la sapidità di qualcosa di buono di qualcosa che non è possibile descrivere associandolo ad un alimento... Forse ad un insieme di sensazioni.

Terra bagnata.
Pioggia e l'elettricità di nuvole tempestoste e nere. Un vento teso ed in lontananza uno squarcio tra le nubi ed il sole che prepotentemente illumina frammenti di terra zuppi di acqua. Zolle di Paradiso. E mentre sento i vestiti aderire contro la pelle e farsi pesanti chiudo gli occhi nell'attesa che il fulmine colpisca, lasciando del mio corpo solo un mucchietto di cenere fumante. Ed allora sarei libero di avvicinarmi, sfiorarti la testa, inebriarmi del profumo che emani, potrei guardarti e ridere con forza, tanto nessuno sentirebbe la mia gioia. Solo tu.

Non guardarmi così, perdo le forze. Non riesco più a resisterti, rischio che ogni pensiero diventi monotematico e tutti i castelli di carte che finora avevo costruito con tanta pazienza e consapevolezza, crollerebbero miserevolmente, non lasciando alcuna traccia di ciò che rappresentavano. Rimarrei nudo e guardandoti rivelerei ogni imperfezione, ogni cicatrice, ogni spina conficcata, ogni timore. Sapresti chi realmente sono ed io avrei paura del tuo giudizio, ma non fuggirei. Aspetterei seduto, con la dovuta compostezza, un tuo sopracciglio alzato o un calcio su una scarpa o semplicemente lo spegnersi di una luce, lasciando che sia una stella a decidere.

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/de/BIEDRONA.JPG

Le coccinelle hanno colori brillanti per tenere alla larga potenziali predatori. Questo sistema difensivo funziona perché la maggior parte dei predatori associano i colori brillanti (specialmente arancione e giallo) al veleno e ai suoi spiacevoli effetti. Tale fenomeno prende il nome di aposematismo. In effetti molte coccinelle risultano tossiche per i piccoli predatori, tipo lucertole o piccoli uccelli; le coccinelle adulte, infatti, sono capaci di emettere sostanze tossiche e dal forte odore repellente dalle articolazioni delle zampe (reflex-bleeding). Già tenendo una coccinella bruscamente tra le mani si potrebbe verificare il rilascio di questo liquido. In ogni caso un uomo potrebbe ingerirne diverse centinaia prima di avvertire alcun effetto.

 
 
 

Sottopelle.

Post n°9 pubblicato il 22 Marzo 2007 da jellyfishman
Foto di jellyfishman

Io me ne accorgo. Sono segnali che non riesco ad ignorare. Sono piccole punture di affetto e di gioia, che creano turbamento e infondono buon umore.
Sono piccole immagini di frammenti di specchio che abbagliano con la loro luce calda.
Sono tante piccole stelle che formano costellazioni e sono gocce di miele che si posano sulla mia lingua avida di dolcezza.
E sono sguardi.

Sei così vicina ed inarrivabile. Mi colpisco il petto cercando di frenare il battito, ma è tutto inutile. Al cuore non si impartiscono ordini, lo si deve lasciare battere a suo piacimento. O lo si ignora o lo si cela. Io non sono bravo a celare, nè sono un maestro nell'ignoranza. Preferisco digerire quest'ondata di calore, cercando di trovare valvole in grado di dissipare la temperatura.
C'è una canzone che ascolto spesso e le cui parole si depositano pesantemente sul fondo dei miei ventricoli usurati... S'intitola 'Tutto Bene' ed è degli Ustmamò.

Quando penso a cosa mi fai non so che dire
e non c'è nè prima nè poi, non so spiegare
cosa mi rimane se faccio a meno di te
prova tu a spiegare che cosa resta di me...

Mi colpisce, mi piace, mi agita. Mi fa pensare a ciò che improvvisamente tu hai acceso.
Rimango in attesa, come in ascolto, captare ogni minimo segnale, cercare di sintonizzarmi su un tuo pensiero, in modo da appertenerti almeno per quell'istante.
Mi ritraggo, trattengo il respiro, cerco di annullare i sogni. Ciò che desidero deve essere soffocato. Sono in balia di una tempesta di sabbia che soffia calore e benessere non appena l'origine di questo vento di Scirocco siede al mio fianco ed io sono non solo pivodanima, ma privo di volontà, mi arrendo al suo soffiare impetuoso e gioisco nel venire sballottato senza una meta.
Potessi donarti ciò che io sento, liberamente, senza pregiudizi o paure, lo farei.
Non esiste niente che renda la mia attesa più piacevole, il tuo sorriso è qualcosa a cui non si può dare un valore. E' un mondo a parte. Un vento caldo appunto.


Scirocco: Vento proveniente da Sud-Est, caldo e originariamente secco, partendo dal deserto del Sahara, si umidifica, attraversando il Mediterraneo, e quindi porta nubi e precipitazioni soprattutto nel Nord Italia, dove l'aria sbatte sul versante meridionale delle Alpi e scarica la sua umidità sottoforma di precipitazioni. Nel Mediterraneo settentrionale è temuto per le onde che genera e per l'acqua alta che talvolta sommerge Venezia. A Creta proviene dalla Siria: di qui il nome scirocco.

 
 
 

Neve e Lampi.

Post n°8 pubblicato il 20 Febbraio 2007 da jellyfishman
Foto di jellyfishman

Lampi. Una tempesta di fulmini. Nuvole nere e minacciose ed il desiderio di far parte di quel cielo che strappa via con il suo vento gelido ogni speranza ed ogni vanesio desiderio.

Sono il turbine che asciuga le lacrime e secca la bocca. Sono la sabbia che ti fa dormire di un sonno inquieto e senza sogni. Sono un pensiero oscuro, che striscia e martella.

Ho capito una cosa. Cioè, adesso sembra chiara dentro di me, ancora da definire, ma chiara.

Respiro piano. Controllo le pulsazioni, cerco di apparire normale e calmo, ma dentro si agita qualcosa che non posso trattenere ancora per molto tempo. Ribolle nel mio animo e crea vortici e depressioni che esternamente si notano appena, come una luce strana negli occhi che gli altri vedono, ma non dicono.
Aprire queste porte con chi? Nessuno si è mai avvicinato a questo, nessuno tranne due persone che sono riuscite a scorgere alcune sfaccettature nascoste e queste due persone potevano essere parte di me, invece abbiamo deciso che no, non può essere. Pazienza.
Persone rare. Come pietre opalescenti e bellissime che brillano solo per te.

Dentro me ribolle un'immagine di foreste e neve. Un posto lontano da qualunque cosa, un posto dove potrò sdraiarmi sulla neve, nudo. Un posto dove entrare in contatto con il silenzio e con le cose buone.
Alaska? Groenlandia? Norvegia? Tibet? Non ha importanza. Un giorno andrò e mi sdraierò. Un giorno troverò il posto che porterà solo pace e biancore. E sarò sempre sorridente e amerò ogni cosa. Dormirò su di un albero altissimo, leggerò un libro su di un letto di foglie arancioni e gialle, mangerò solo frutti delicati e dolcissimi e berrò da torrenti freddi e limpidi. La notte danzerò insieme al blue ed al nero e le stelle manterranno il ritmo con il loro scintillio. Poi mi commuoverò ogni mattina al sorgere del sole e sognerò di diventare un albero e bere, mai sazio, da cielo e terra. Sognerò di essere una roccia, una di quelle rocce che richiamano una forma o un volto, una di quelle rocce con il muschio attaccato sopra e che d'inverno si ricoprono di neve. Ospiterei sotto di me la vita, formiche o altri insetti o una famiglia di topolini o serpenti. Potrei sognare persino di essere una gocciolina di rugiada, dalla vita effimera, ma meravigliosa se colpita dai raggi della nostra bellissima stella...

Ancora due minuti... Il tempo di capire.

 
 
 
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