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Post N° 123

Post n°123 pubblicato il 23 Aprile 2007 da elena_f

Procedo a rilento… ma ci sono…

E continuo a leggere… e a stupirmi!

Di Massimo Fini avevo già parlato: ho fatto in tempo a leggere alcuni suoi pezzi, ritenerlo un folle e ricredermi.

Ma il suo perseverare è diabolico…

Nel Gazzettino di oggi (lunedì 23 aprile 2007) commenta la pillola che elimina il ciclo mestruale.

Lybrel è un farmaco messo a punto dalla casa farmaceutica Wyeth e sta per essere approvato dalla Food and Drug Administration.

Il giornalista definisce demenziale l’interesse che quasi i due terzi delle donne americane dimostrano per questo prodotto.

E aggiunge “evidentemente per molte donne di oggi anche quella che da sempre è stata la loro funzione specifica, biologica e sociale, portare avanti una gravidanza e fare figli, è diventata una perdita di tempo”, “Lybrel è un insulto alla donna, negazione della identità e specificità femminile”

Sono esterrefatta.

Non è possibile limitare il valore concettuale di un farmaco del genere a ragioni efficientistiche, produttivistiche e di rifiuto dei disagi legati al dolore.

Non è possibile che una donna sia considerata tale solo se è fertile.

Non è possibile non tener conto che un figlio non si fa per espletare una FUNZIONE SPECIFICA BIOLOGICA E SOCIALE.

Mi vengono in mente le donne giovani che o studiano o stanno cercando di affermarsi nel lavoro, le donne che non si sentono pronte a avere dei figli, le donne che scelgono legittimamente di non rimanere incinte, o quelle che non hanno un compagno con cui progettare una famiglia.

Un altro fattore è fondamentale per salvare l’immagine di questo farmaco è il fato che è prescritto da dei medici, quindi si presuppone dei seri professionisti, che prima discuteranno con la paziente in modo da valutare se sia il caso o meno, a livello personale, di consigliare questo tipo di terapia e poi eseguiranno anamnesi cliniche per garantire alla paziente tranquillità nell’assunzione; inoltre l’effetto è del tutto reversibile, quindi, qualora variasse uno o più dei parametri sopra citati si potrebbe tranquillamente interrompere la cura e tornare NORMALI!

Solo su una cosa concordo con il giornalista: le ripercussioni a livello globale dell’organismo. Già l’assunzione di anticoncezionali orali aumenta l’incidenza di tumore al seno. Ma dire che è matematico che si verifichino contraccolpi di enorme portata è quantomeno allarmistico e sciocco in quanto non esistono studi a lungo termine sul farmaco che, tra l’altro, è ancora in corso di studio.

Massimo, non siamo davanti a follie mediche e non uccidiamo ciò che è umano nella donna, suvvia, ripigliati..

Almeno Marco, alla festa dell’altra sera, scherzava quando diceva che non si è fidanzato perché non vuole ammassi estranei di cellule con le tette per casa!

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