Cerco Lucia

ricordi di un vecchio amore

Creato da vecchioamore1 il 08/07/2008

Area personale

 

TROVATE LUCIA

Lucia ora è una donna di circa 38 anni, vive a Matino in provincia di Lecce, è bellissima alta mora con i capelli lunghi e gli occhi scuri non credo sia più sposata ed il mio sogno è poterla rivedere, poterla risentire, scambiare due chiacchere, per fargli sapere che nonostante io sia sposato e contento della vita che faccio, non ho mai smesso  di sognarla.
 

Peter shilling "different tory"

 

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COLONNE SONORE

Post n°6 pubblicato il 29 Marzo 2009 da vecchioamore1

 

Se oggi dovessi descrivere cosa rappresenta per me la musica direi tra le tante cose unamacchina fotografica, di quelle però il cui rullino per essere sviluppato necessita di un  fotografo di quei fotografi lenti che consegnano i lavori dopo mesi. Ascolto musica ogni giorno mi accompagna in ogni momento della vita e bilancia i ricordi con le speranze…… ma nel 1988 non c’erano ricordi non c’erano foto da guardare, nel 1988 c’erano solo speranze e sogni da realizzare, la musica era lo sfondo colorato su cui disegnare. Avevo uno stereo rosso con una sola cassa, me  lo acquistò mio padre da uno di quei “vu cumprà” ambulanti che facevano il giro del paese con i loro carretti pieni di tappeti, accendini, cuffiette e qualche stereo. Si trattava di un mangia nastri (nel vero senso della parola ho ancora i crampi alle mani per quante volte con la penna bic ho arrotolato il nastro magnetico all’interno della cassetta) la marca non me la ricordo so che era pieno di difetti però era mio lo avevo voluto tantissimo e poi cosa da non poco aveva anche la funzione per registrare la radio, l’indimenticabile “Play-rec” da schiacciare contemporaneamente. Non ho mai amato ascoltare la radio a casaccio non mi andava giù l’idea che qualcun altro dovesse decidere per me cosa ascoltare quindi appena ho avuto lo stereo ho acquistato un po’ di cassette vuote e ci ho inciso su un sacco di canzoni registrate saltando da una stazione radio all’altra. Non le ho più quelle cassette o meglio le cassette le ho ancora ma ci registrai sopra così tante di quelle volte che credo di aver smagnetizzato il nastro. Durante l’estate del 1988 accendevo lo stereo il pomeriggio e la sera quando andavo a letto. Anche Lucia lo faceva, ascoltava anche lei tanta musica anche se prediligeva la radio o le compilation che gli procurava il fratello più grande registrate direttamente da alcuni deejay della zona, ed abitavamo così vicini che ad ogni impennata del volume corrispondeva una dedica e se poi proprio si voleva esser certi di far sentire una canzone allora si metteva lo stereo sul balcone e con buona pace del vicinato la musica arrivava sicuramente a destinazione infilandosi nei buchi delle tapparelle chiuse dal sole . Ho in mente tante canzoni che come mille fotografie ricostruiscono quella stupenda estate canzoni che come esseri mutanti son partite da una cassetta, hanno attraversto i compact disc e i computer ed ora son li in una Playlist sulla memoria del mio I-pod.

Eros Ramazzotti “solo con te”

Eros Ramazzotti “ti sposerò perché”

Bros “drop the boys” when ….. be famous”

Spagna “every girl and boys”

Africa Bambata “reckless”

Pet shop boys “domino dancing“

Gush Patty “Etienne”

Kim Wilde “you came”

Eight Wonder “i’m not scared”

Massimo Ranieri  “perdere l’amore”

 

Dovendone però trovare due canzoni veramente significative ricordo sicuramente “different story” di Peter Shilling con la quale è iniziato tutto (conoscevo solo la canzone sentita proprio in una di quelle compilation che mi aveva prestato Lucia di quelle senza i nomi degli autori, e solo dopo tanti anni e tantissime ricerche son riuscito a conoscere l’autore ed il titolo si trattò infatti di una canzone che non ebbe molti passaggi in radio ma che vi consiglio di ascoltare perché bellissima) e “bad medicine” di Bon Jovi con la quale il nostro amore si è concluso e che ha traghettato i miei gusti musicali verso un suono più duro e rockeggiante ….un suono che come un’armatura metallica ha difeso il mio cuore da mille risentimenti.

 

 

 
 
 

Passeggiate notturne

Post n°5 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da vecchioamore1
 

Quando un amore nasce all’interno di una comitiva è sempre difficile capire quanto gli amici (che fanno parte della comitiva stessa) facciano bene alla storia o il contrario, nel nostro caso l’amore appena sbocciato tra me e Lucia sembrava aver bisogno degli amici quasi come quei bambini nati prematuri che necessitano di una machina che li riscaldi e che li inizi alla vita, era un amore particolare il nostro nato tra chi si conosceva già da bambino,  tra una ragazza più grande che stava per compiere 18 anni  ed ragazzo che ne stava per compiere 15. Quel piccolo amore necessitava di tutta la cura possibile, troppo fragili erano i suoi equilibri e troppo forti erano quei sentimenti, ma soprattutto non poteva più crescere e maturare in quella strada che lo aveva visto nascere.

Luglio ormai era arrivato e tra tutti i ragazzi della comitiva ormai c’era la consapevolezza di quanto stava accadendo tra me e Lucia e anche tra qualche altra coppia che sembrava prender forma, la nostra strada raggiunto un certo orario della notte, soprattutto quando le varie comari di turno uscivano a prender fresco, sembrava non essere più sicura si cominciavano a sentire voci supposizioni e l’attenzione di queste annoiate massaie sulla comitiva aumentava di giorno in giorno di sera in sera. Si prese così l’abitudine, ad una certa ora della notte, di far del brevi passeggiate intorno all’isolato, si partiva sciolti come da una griglia di partenza ed al primo tornante si formavan le coppie, le prime mani cominciavano così ad unirsi, accompagnate dal solito “che c’è di male” di chi prende coscienza che tra grandi amici tra uomo e donna ciò può anche accadere. Con quel caldo africano non me lo sarei mai aspettato di tremare come solo il freddo sapeva farmi fare, mi tremavano le mani mi tremavano  le ginocchia e le labbra mi facevano balbettare ma non ero l’unico e ciò mi faceva piacere . Durante quelle camminate si susseguivano luci dai colori più disparati emanate da lampioni rotti e mal riparati, angoli bui sfumavano in  bagliori di luna, in riflessi argentati di pini dai tronchi sfregiati, le voci si affievolivano, e come un diamante divide la luce in mille colori  così  il discorso generale si frantumava in tante  storie d’amore, mentre le mani si serravano e la loro intensità variava ad ogni battito di cuore, un cuore giovane incerto nel passo e ma spavaldo nel  volere

 

 

 

 

 
 
 

Il diario di Lucia

Post n°4 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da vecchioamore1

 

.................l’estate del 1988 fu un’estate particolarmente calda e la gente pur di evitare di stare in casa passava gran parte della serata/nottata fuori casa, mentre la comitiva che si era da poco formata sembrava andare sempre più d’accordo al punto che ognuno di noi iniziò a portare il diario, (di solito si trattava di diari pieni di ritagli di giornali, presi da “tv sorrisi e canzoni”  “il corriere tv” , “cioè”, etc imbrattati con scritte di tutti i tipi fatte con pennarelli colorati “uniposca”, quei diari errano pieni di carte di caramelle, biglietti del cinema, bigliettini e petali di rose, non si sarebbero mai chiusi neanche a sedercisi sopra per come erano carichi), che fosse il diario scolastico piuttosto che il diario personale si trattava comunque di un gesto d’amore o di confidenza nei confronti della persona alla quale lo si faceva vedere, ricordo bene di aver visto il diario di Lucia anche se i ricordi non sono più nitidi, una delle cose che mi colpì di più fu il quantitativo sproporzionato di foto di George Michael, un George Michael anni 80 ancora macho con la barba i rayban e l’orecchino a croce, era il periodo di Faith la canzone dal video un po’ spinto che aveva attirato su di se un sacco di critiche. Sfogliando le pagine con mia grande meraviglia mi imbatto in una pagina riempita con il mio nome, “Astolfo, Astolfo, Astolfo,Astolfo……”proprio come quegli esercizi che davano i maestri di una volta quando si sbagliava una parola. Ricordo che lei arrossì e volle subito girare pagina, io ancora non avevo portato giù il mio diario ma a quel punto “poco importava” avrei fatto prima a dichiarare i miei sentimenti. Fu quella del diario una notte molto bella una delle prime notti intense durante le quali fummo vicini seduti ad un marciapiede a parlare di noi stessi, con tutti gli altri attorno quasi come fossero lì per proteggere un amore improbabile dagli occhi maliziosi dei grandi.

 
 
 

LA VESPA ED IL GIOCO DELLA BOTTIGLIA

Post n°3 pubblicato il 10 Settembre 2008 da vecchioamore1

 

 

Il primo anno di scuola superiore si era da poco concluso ero stato promosso, non con pochi sforzi ed ero felicissimo, i miei a quel punto dovevano mantenere la promessa, mi avrebbero dovuto acquistare una VESPA, e così fu. Una bellissima vespa usata color panna con una modifica 100 era mia tutta mia, era giugno ed ero il ragazzo più felice del mondo. La sera vedevo ormai regolarmente Lucia assieme ad un gruppo di ragazzi e ragazze, gente che si conosceva da una vita, (visto che abitavano tutti sulla stessa strada) e che quell’estate sarebbero diventati grandi amici ….fratelli per poi perdersi ed ignorarsi negli anni avvenire. Tutto iniziava dopo cena, mi ricordo le ore d’avanti allo specchio, bagnavo i capelli e mi facevo scendere un ciuffo fin quasi d’avanti agli occhi, mi riempivo di gel (graphic studioline) e profumo. Mi bastava uscire da casa la vespa era già parcheggiata sotto il balcone, andavo a chiamare il mio amico del cuore Ennio e ci sedevamo sul marciapiede. Da un minuto all’atro uscivano tutti e si schieravano seduti sul marciapiede davanti la veranda di Lucia, risate scherzi e gavettoni, il gioco della bottiglia da li a poco sarebbe diventato un rito, seduti in cerchio l’uno davanti all’altro con espressioni sguardi e baci avevamo finalmente la possibilità di manifestare da subito quelle che erano le nostre preferenze. Più di un amore estivo stava per nascere, amori che come tanti petali di rosa circondavano e proteggevano  quello che sarebbe stato l’amore più bello più discusso, più chiacchierato e più ammirato di quella stupenda estate del 1988 l’amore mio e di Lucia.  

 
 
 

PREGHEREI

Post n°2 pubblicato il 10 Luglio 2008 da vecchioamore1

 .....era una splendida serata, e il Festivalbar era alla sua prima puntata, le note di "pregherei" cantata da Scialpi e Scaret sembravano essere sibilline di quella che sarebbe stata un'estate di fuoco. Affacciato al mio balconcino, al piano rialzato di una piccola palazzina alla periferia di Matino, con i gomiti puntati su una rossa ringhiera arrugginita, la vedo arrivare, in compagnia di sua sorella era Lucia il suo sguardo sembrava cercarmi ed il suo "ciao" l'invito a a parlare. Iniziammo a parlare come un'improbabile "giulietta e romeo" all'incontrario, ed il tempo sembrava volare, troppi gli argomenti e troppa la voglia di poterli approfondire, c'era qualcosa nei suoi occhi c'era qualcosa nel suo sguardo che non mi riuscivo a spiegare, ogni sua parola era accompagnata da un'espressione, ogni sua domanda sembrava farmi felice.Lei bella da morire, lei con lo sguardo al cielo per potermi guardare, lei più grande di me di quasi 3 anni, lei che come lo avesse sempre fatto parlava con me dell'Amore.Ero un treno d' emozioni, un vulcano di sensazioni che espoldeva in gesti parole e sorrisi, e poco m'importava se dentro casa i miei genitori ascoltavano ciò che fino ad allora mi sarei visto bene dal fargli sapere, non esisteva niente oltre lei tutto dissolto tra i colori di una notte che se chiudo gli occhi ancora oggi riesco ad annusare. Festivalbar stava per finire ed il nostro ciao solo l'appuntamento alla prossima puntata.

 

 
 
 
 
 

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