Creato da lenin86 il 16/02/2006
Che grande uomo politico sarebbe stato Giuda

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Post N° 374

Post n°374 pubblicato il 25 Aprile 2006 da lenin86
 

Il fascismo e il nazismo sono tornati

In tutta Italia non si contano più gli attentati fascisti a sedi politiche e sindacali, i pestaggi e le aggressioni ai danni di immigrati, gay, barboni, esponenti di altre aree politiche. Oggi come ieri, il fascismo unisce il randello e il doppiopetto, complicità istituzionali e demagogia nazionalista e xenofoba: in parlamento i picchiatori di ieri si sono riciclati nelle nuove vesti della destra istituzionale e democratica mentre le canaglie di sempre continuano a fare i lavori sporchi che i loro sponsor politici non possono (ancora) fare.
Coloro che di giorno inneggiano a Mussolini e di notte aggrediscono persone indifese godono di piena agibilità tanto da potersi presentare alle elezioni e tenere i loro lugubri comizi e le loro ignobili marce militaresche.
Le velleità golpiste di Berlusconi e dei suoi scagnozzi sono speculari alla miseria di una sinistra che già litiga per accaparrarsi più poltrone possibili nella spartizione delle cariche istituzionali. Non c'è di che stupirsi se si pensa che i primi a sdoganare fascisti e repubblichini, equiparandoli ai partigiani e svilendo il valore della Resistenza, sono stati proprio gli esponenti del centrosinistra degni eredi di quel Palmiro Togliatti, già mandante di molti omicidi di antifascisti nella Spagna rivoluzionaria del '36-'39, che con l'amnistia generale dell'immediato dopoguerra permise a centinaia di gerarchi e massacratori fascisti di riacquistare la libertà e reintegrarsi nel nuovo stato repubblicano rioccupando i posti di potere come se nulla fosse accaduto. Se oggi i fascisti possono governare e si permettono di dare agli altri lezioni di libertà e democrazia è solo perché sessant'anni fa i quadri dirigenti dei partiti del Comitato di Liberazione Nazionale – in nome di una presunta pace sociale – vollero castrare ogni potenzialità rivoluzionaria che la lotta di Liberazione aveva avuto, tradendo così migliaia di sinceri antifascisti che avrebbero voluto debellare radicalmente il fascismo.

Parlare di Resistenza diventa oggi fondamentale in un quadro di repressione generalizzata.
Ogni opposizione sociale è ormai pesantemente criminalizzata, qualsiasi pensiero non omologato è di per sé oggetto delle pelose attenzioni degli apparati di repressione.
In un momento in cui la democrazia rappresentativa ha già mostrato tutti i suoi limiti e le sue ipocrisie, in molti non trovano niente di meglio che aggrapparsi alla difesa della carta costituzionale come baluardo contro l'ascesa del neofascismo e dell'autoritarismo berlusconiano.
Ed è così che si svuota l'idea stessa di Liberazione, mortificandola e imbalsamandola negli angusti rituali delle commemorazioni bipartisan e degli appelli all'unità nazionale.

L'antifascismo non vive nelle leggi di una Repubblica nata dal compromesso e dall'inganno.
Il modo migliore per rendere omaggio alla lotta di Liberazione e alle donne e agli uomini che combatterono contro la tirannide nazifascista è far rivivere quelle aspirazioni nelle lotte per l'uguaglianza, l'emancipazione, la giustizia sociale, nel pensiero e nell'azione di ogni giorno della nostra vita.

Essere antifascisti oggi significa rinunciare a ogni compatibilità, affrontare la natura intimamente autoritaria di ogni istituzione: oggi lo Stato democratico precarizza il lavoro; sbatte in galera gli antifascisti e garantisce politicamente i fascisti; rinchiude nei campi di internamento gli immigrati; favorisce le scuole e gli ospedali privati e penalizza i servizi pubblici; dichiara le guerre e occupa militarmente gli altri paesi.
Proprio come quando c'era il fascismo.
Il nostro antifascismo è lotta per la libertà contro ogni autoritarismo, contro ogni potere, contro ogni discriminazione. Ad altri lasciamo ben volentieri il tempo di commemorare i simulacri della democrazia.
Noi preferiamo riempire il ricordo della Resistenza con la nostra rivoluzione quotidiana.

 
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Post N° 372

Post n°372 pubblicato il 25 Aprile 2006 da lenin86

UN AUGURIO ANTIFASCISTA A TUTTI GLI ITALIANI

25 APRILE 1945: LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO

 FISCHIA IL VENTO

Fischia il vento urla la bufera
scarpe rotte e pur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir

...a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir

Ogni contrada è patria del ribelle
ogni donna a lui dona un sospir
nella notte lo guidano le stelle
forte il cuor e il braccio nel colpir

...nella notte lo guidano le stelle
forte il cuor e il braccio nel colpir

E se ci coglie la crudele morte
dura vendetta verrà dal partigian
ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile traditor

...ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile traditor

Cessa il vento, calma è la bufera
torna a casa il fiero partigian
sventolando la rossa sua bandiera
vittoriosi, e alfin liberi siam!

...sventolando la rossa sua bandiera
vittoriosi, e alfin liberi siam!

 
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Post N° 371

Post n°371 pubblicato il 25 Aprile 2006 da lenin86

Clicca quie anche qui, e qui, e infine qui...questi sono quelli che NON hanno sbagliato...quelli che ci hanno liberati e che non vanno dimenticati...per essere sempre come esempio

 
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Post N° 370

Post n°370 pubblicato il 25 Aprile 2006 da lenin86

Clicca qui...questi sono quelli che hanno sbagliato e che non vanno dimenticati per non sbagliare di nuovo

 
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Post N° 369

Post n°369 pubblicato il 25 Aprile 2006 da lenin86

Clicca qui...questi SONO quelli che sono andati in Parlamento

 
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Post N° 368

Post n°368 pubblicato il 25 Aprile 2006 da lenin86

Clicca qui...questi sono quelli che VOLEVANO andare in Parlamento

 
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Post N° 367

Post n°367 pubblicato il 25 Aprile 2006 da lenin86
 
Tag: Varie

UN AUGURIO ANTIFASCISTA A TUTTI GLI ITALIANI

25 APRILE 1945: LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO

 FISCHIA IL VENTO

Fischia il vento urla la bufera
scarpe rotte e pur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir

...a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir

Ogni contrada è patria del ribelle
ogni donna a lui dona un sospir
nella notte lo guidano le stelle
forte il cuor e il braccio nel colpir

...nella notte lo guidano le stelle
forte il cuor e il braccio nel colpir

E se ci coglie la crudele morte
dura vendetta verrà dal partigian
ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile traditor

...ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile traditor

Cessa il vento, calma è la bufera
torna a casa il fiero partigian
sventolando la rossa sua bandiera
vittoriosi, e alfin liberi siam!

...sventolando la rossa sua bandiera
vittoriosi, e alfin liberi siam!

 
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Post N° 366

Post n°366 pubblicato il 24 Aprile 2006 da lenin86
 
Foto di lenin86

La sua ideologia non ci appartiene

Ieri Hamas ha nettamente preso le distanze dall’abbraccio dello sceicco Bin Laden: la sua lotta contro «i nuovi crociati non è la nostra». E’ il portavoce del movimento integralista palestinese, Sami Abu Zuhri, a spiegare da Gaza le differenze ideologiche fra il suo movimento e lo «sceicco del terrore».
Nel suo messaggio Bin Laden ha sostenuto che il boicottaggio internazionale contro il governo palestinese guidato da Hamas è il risultato di «una guerra di crociati e sionisti contro l’Islam».
«L’ideologia di Hamas e completamente diversa rispetto a quella dello sceicco Bin Laden - dice Zuhri - certo però l’assedio internazionale al popolo palestinese, se dovesse proseguire, potrebbe creare tensioni nel mondo arabo e islamico in generale».
«Noi chiediamo al mondo occidentale, all’Europa, ancora una volta di rivalutare la sua posizione verso il nostro governo e di impegnarsi per fermare l’occupazione israeliana, perché è questo crea gravi problemi». «E’ naturale che questa tensione», sostiene il portavoce del gruppo islamico, «sta creando l’impressione che una alleanza Occidente-Israele stia lavorando contro il popolo palestinese». Ma nonostante ciò, sempre secondo Zuhri, «Hamas ha tutto l´interesse ad avere anche in futuro buone relazioni con l’Occidente».

Questi è Hamas…un “pericoloso gruppo terroristico” che cerca di cambiare in meglio…che cerca di rivendicare i propri diritti e che rinnega ogni utilizzo di atti violenti senza alcun fine…loro sono i pericolosi terroristi che minacciano Israele…i pericolosi terroristi di cui Bush a paura…paura che dimostrino come si possa essere allo stesso tempo coerente e islamico…

 
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La cattiva eredità

Post n°365 pubblicato il 24 Aprile 2006 da lenin86
 
Tag: Varie
Foto di lenin86

I CONTI NON TORNANO. E, per giunta, non sono neppure trasparenti. Questo il lapidario e assai increscioso giudizio espresso dai notai del Fondo monetario internazionale sull'eredità che il duo Berlusconi-Tremonti lascia dietro di sé dopo cinque anni di mirabolante governo della finanza pubblica.
Un lascito pesante che cade sulle spalle dell'intero paese prima ancora che su quelle del costituendo governo Prodi. Perché se è a quest'ultimo che gli esperti di Washington chiedono ora di rimediare ai guai al più presto con una manovra-bis sul bilancio 2006, è pacifico che il costo dell'intervento d'urgenza non potrà che ricadere sulle tasche di tutti i cittadini. Compresi quelli, per giusta legge del contrappasso, che si sono lasciati irretire dalle fantasiose promesse di sgravi fiscali del Cavaliere e hanno votato affinché il governo del centrodestra potesse continuare nella sua opera di sfascio del bilancio pubblico.
I dati del Fmi, infatti, sembrano purtroppo confermare le peggiori riserve che erano state avanzate anche in Italia sulle cifre esibite dal ministro Tremonti con la sua ultima relazione trimestrale di cassa. Altro che deficit 2006 al 3,8 per cento, che già costituiva un passo indietro rispetto ai primi impegni assunti con l'Europa. Ora dall'osservatorio di Washington si stima che si stia correndo verso quota 4 per cento e con una chiosa micidiale.

Quindi Berluscoglioni è riuscito il suo intento: “Rovinare l’Italia per renderla ingovernabile”

 
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Post N° 364

Post n°364 pubblicato il 24 Aprile 2006 da lenin86
 
Foto di lenin86

Anche "Libero" finanziato dai "comunisti"

Lo stato finanzia l'editoria per circa 700 milioni di euro all'anno. A chi, come, e soprattutto a che titolo vengono spesi questi soldi???
Poiché in Italia si legge poco e nessun giornale riesce a vivere di sole vendite, nel 1981 fu approvata una legge, pensata proprio per dare sostegno ai giornali di idee, come i giornali di partito, penalizzati dal mercato e non sorretti dalla pubblicità e allegati.
Ma nell'inchiesta di Bernardo Iovene scopriamo che in realtà i giornali considerati di partito oggi in tutto prendono il 5% degli stanziamenti. E allora il restante 95% a chi va??? I lettori dei quotidiani non lo sanno, mentre lo sanno bene gli editori, che incassano corposi contributi su spese telefoniche, elettriche e costo della carta.
Una fetta di finanziamenti va poi a una galassia di giornali che hanno ottenuto l'accesso ai finanziamenti grazie alla firma di due deputati, spesso di schieramento opposto, che hanno dichiarato l'appartenenza della testata a un movimento politico. Come il Giornale d'Italia, "Organo del movimento unitario pensionati uomini vivi", che gira parte dei suoi contributi alla Lega.
Ma non sono i soli, ci sono anche le Tv locali, per esempio Teleoggi, con i soldi pubblici ha "ringraziato" l'ex ministro Gasparri per l'attenzione dimostrata. Anche Radio Padania e Radio Maria incassano. E anche il quotidiano "Sportsman, Cavalli e Corse".
Alla fine della fiera i giornali prendono un sacco di soldi ma i giornalisti precari e sottopagati sono sempre di più.

 
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Post N° 363

Post n°363 pubblicato il 23 Aprile 2006 da lenin86
 
Tag: Varie
Foto di lenin86

SGOMBERO FORZATO

Sabato 8 aprile, vigilia elettorale, alcune decine di anarchici occupano uno stabile in disuso da quasi vent'anni per farne una camera del lavoro internazionale, una mensa popolare, aprirlo a progetti e realtà attive a Bologna. Appeso su Via Zanardi, da quello che si iniziava a chiamare Spazio Occupato Autogestito Libero dal Fosco, uno striscione urlava "Attivi nelle lotte, noi non votiamo". Troppo, per la Bologna "partecipativa" a senso unico di Re Cofferati: mercoledì 12 alle sei di mattina si sono presentati digos e celere. Hanno proceduto a identificazioni e perquisizioni. Poi la deportazione in pullman verso la questura, dove 11 fermati vengono trattenuti oltre 5 ore per foto segnaletiche e impronte digitali. Ma la volontà di liberarsi e autogestirsi contro gerarchie e autoritarismi non si è certo fermata, come avvertono gli ex-occupanti

 
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Avanti Ferrando

Post n°362 pubblicato il 23 Aprile 2006 da lenin86
 
Foto di lenin86

Una volta che il governo dell'Unione avrà ottenuto la fiducia del Parlamento, l'area trotzkista del Prc "Progetto comunista" guidata da Marco Ferrando lascerà il partito di Bertinotti. La mini-scissione viene annunciata dallo stesso Ferrando ai giornalisti, in occasione della riunione del comitato politico nazionale (Cpn) di Rifondazione. "Presumibilmente a fine maggio - spiega Ferrando - lanceremo la costituente di una nuova forza politica comunista, anticapitalista, di opposizione. Convocheremo una grande assemblea nazionale a Roma aperta a tutti i comunisti per discutere insieme la prospettiva di una rifondazione dell'opposizione di sinistra e di un nuovo soggetto politico che la esprima".

Dunque, proprio mentre Rifondazione lancerà la Costituente della sezione italiana della sinistra europea (a giugno), Ferrando con gli altri sei membri di Progetto comunista rimasti nel Cpn del partito (dopo l'abbandono degli altri dieci guidati dall'antiferrandiano Francesco Ricci) fonderà un nuovo soggetto politico. "Non abbiamo alcuno steccato pregiudiziale - sottolinea Ferrando - se non quello di una chiarezza di base politica e programmatica che dica che i comunisti sono all'opposizione rispetto ad un governo dell'industria e delle banche. Siamo aperti a tutte le forze disponibili e non escludo che settori di base del Pdci possano confluire".

Una nuova scissione...servirà a qualcosa??? Troverà consensi tra comunisti di Diliberto??? Bertinotti capirà che questa suo spostamento verso tendenza moderata gli costerà molti consensi???

 
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Post N° 361

Post n°361 pubblicato il 23 Aprile 2006 da mafiososono

le toghe rosse ne hanno fatta un'altra delle loro, ora pretendono che le multinazionali pongano fine all'utilizzo di persone sotto i 12 anni nelle loro fabbriche, in soccorso sono gia venuti gli omosessuali con a capo il Parlamentare Finocchio, come satiricamente e con tagliente ironia e' stato definito da Onorevoli Leghisti, apprendiamo anche che le toghe rosse sono contrari ai principi della famiglia presenti nella costituzione di questo paese. Se non poniamo un freno a questa gente ci troveremo Vladimir Luxuria che sodomizza un cane dalle fattezze di Fabrizio Quattrocchi mentre canta '10-100-1000 Nassyria', gia' slogan della sua campagna elettorale. Perche' stupirsi? Questi pensieri buonisti tanto 'politically correct' da le toghe rosse ce li attendevamo, se la prendono sempre con chi conta poco o niente. Sono le facce di un umanitarismo peloso che, belle parole a parte, è solo difesa dello status quo. E’ il vertice dell’ipocrisia. Tutto questo non fa altro che ricordarci la pericolosita' di un paese in mano a le toghe rosse. Filosofie terzomondiste che non farebbero altro che condannare il paese a ideologie sconfitte dalla storia in tutto il mondo, ma che evidentemente le toghe rosse non sono ancora stanchi di sostenere. Complimenti.

 
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Post N° 359

Post n°359 pubblicato il 22 Aprile 2006 da lenin86
 
Foto di lenin86

“C’è un patto di ferro tra Prodi e la sinistra antagonista, Rifondazione e Verdi, che schiaccia la Margherita e i diessini”. Lo afferma, al Gr Rai, il ministro Giovanardi (Udc).
[televideo]

Sono sempre più perplesso...ma questa gente conta almeno fino a 10 prima delle loro dichiarazioni???

 
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