Parole in liberta' - Le mie poesie e..........
« Precedenti Successivi »
 

Il Rosso e il Nero

Cadono dall'altoneri fili d'angeloe si adagianolievi e perfettisu curvecolline di seta.Rossa la messea schermodel fertile campolascia scopertala partededicata a raggiera.Sarà migliore il raccoltose un quarto riposa.Mi è lievesoltanto miraretra gli eternicontrasti dell'anima.Il rosso e il nerosono i coloriin questo tuo primogiorno d'autunno.
 

Futile eremo !

Non socosa stavo pensandose il pensieronon copre l'azionee restainutile sguardosu un mondoche cambia colore.Sia megliosia peggioquest'oggio domanicio che è statocerto non contabisognasporcarsi le mani.Ed iodal mio futileeremodebole fortezzadi cuorecontinuo a guardareed a pensarementre il mondonon sembramigliore 
 

Poligono imperfetto !

Quante facceha la tua animasemitrasparentepoligono perfettoE quante faccemostra al momdocomprendo in penombrail lato oscuroOccorre dedizioneper carpirequelle crepein controluceIncanta troppoil solequando dall’altosplendeNon sempremostra il veroun’assordante luceSolo se cadeil velorimane incoerentel’ultima realtà .
 

Il viaggio

Quanti piediquante scarpequante cartesui binariQuante maniquante borsequanti voltitutti egualiQuante vociquanti passiquante stradeunica direzioneQuante corsequante fermatequanti probleminessuna soluzioneResta solala speranzaaltro colore 
 

Insonnia ....

 Ai primi raggidel mattinoascolto il tuo respiroirrompereil silenzio della nottemi basta questoper sapere che ci seianche se non ti vedoanche se non ti toccoed il mio mondo vanod'improvviso si riempiesi placa la mia ansiae tutto ha un sensoforse ora dormiròalmeno un po.
 

Omaggio a Raffaele Viviani

GUAGLIONEQuanno jucavo ô strummolo, â liscia, ê ffijurelle, a cciaccia, a mmazza e pívezo, ô juoco d''e ffurmelle, stevo 'int' â capa retena d’'e figlie 'e bbona mamma, e me scurdavo ô ssolito, ca me murevo 'e famma. E comme ce sfrenàvamo: sempe chine 'e sudore! 'E mamme ce lavàvano minute e quarte d'ore!Junchee fatte…
 

Da domani sarņ triste

Da domani sarò tristeDa domani sarò triste, da domani. Ma oggi sarò contento; a che serve essere tristi? A che serve? Perché soffia un vento cattivo? Perché devo dolermi oggi del domani? Forse il domani è buono, forse il domani è luce. Forse domani splenderà ancora il sole e non vi sarà ragione di essere…
 

Laura

Ti ho dettoqualche voltache mi piaci ?Ora che scrivonn ricordo benema deveessere cosìse stamattinadi getto è comincitaquesta rima.Mi piaceil tuo voltoda reginaed il tuo sguardotriste e allegrogià vetrina.Mi piaceil tuo corpogiuro un mondoper nn diresai di cosacosì tondo.Mi piaceil tuo esserebambinaessendo statadonnagià da prima.Mi piaceil tuo sensodella morte edella vita.Mi piacequando osservila tua bimbagioia infinita.Insommalo confessocosa…
 

Vorrei prenderti le mani

 Vorrei prenderti le manile mani sul librodolci, minuteappena abbelliteda rosea vernice.Vorrei prenderti le manile mani sul libroil libro sul grembopiccolo, lieveumilmente copertoda semplice stoffa.Vorrei prenderti le manile mani sul libroil libro sul gremboil grembo adagiatosu viaggi sedilitra mente e realtà.Vorreei prenderti le manile mani sul libroe senza volto o parolaconoscerti già.
 

Filastrocca Reale

 C'erano una volta,in un paesello rurale,due vecchi amiciPiù che reale eMeno che reale.Un giorno stanchidel loro aspetto naturalesi rivolsero insiemead un grande luminare.: “Vede dottore” inizio Più che reale“vorremma un aspetto più normale.Io che sono Più che realevorrei essere un po meno realeed il mio amico Meno che realevorrebbe essere un pochino più reale”.Il dottore…
 

« Precedenti Successivi »