Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 17 Maggio 2006 da Giovanni2006
 
Tag: News

Juve:cda convocato per il 19 maggioDeleghe e poteri a Sant'Albano

 

Il consiglio di amministrazione della Juventus è stato convocato per il 19 maggio per un "aggiornamento sulle operazioni della società e per l'attribuzione di deleghe e poteri all'amministratore Carlo Sant' Albano". Inizia così il nuovo corso bianconero, dopo che l'11 maggio l'intero cda si era dimesso, rimettendo il proprio mandato agli azionisti, in seguito allo scandalo delle intercettazioni telefoniche.  

Sarà Carlo Sant'Albano, attuale ad dell'Ifil, l'uomo che gestisce il patrimonio Agnelli e conosce cinque lingue, a gestire il delicato post Triade per riportare serenità e credibilità in una società travolta dallo scandalo intercettazioni. Laureato ad Harward, il 42enne dirigente non vive in Italia ma è un grande tifoso della Vecchia Signora. Nell'opera di ristrutturazione avrà un ruolo importante anche Jean Claude Blanc, che sostituirà Romy Gay nell'area Commerciale. Per il ruolo che è stato di Luciano Moggi, invece, sembra esserci un candidato unico: Franco Baldini, ex ds della Roma, che solo lunedì si è lasciato scappare un "ni" sulle sue possibilità di sbarcare a Torino.

Toccherà dunque alla proprietà in prima persona traghettare il club fuori da questo scandalo. La parola d'ordine è realismo, quindi i nuovi vertici stanno già pensando al peggio: ripartire dalla serie B. Un'ipotesi che comporterebbe un brusco ridimensionamento della società, visto che è evidente che il club, con l'attuale organico e le conseguenti spese, non potrebbe affrontare un campionato minore senza gravi perdite, poiché gli introiti televisivi (Mediaset e Sky) sarebbero da rinegoziare, così come quelli dei due grandi sponsor, Nike e Tamoil. Senza contare che i contratti di alcuni giocatori (Del Piero, Buffon Trezeguet e Vieira su tutti) peserebbero come macigni.

Secondo quanto si apprende, il 19 maggio Sant'Albano assumerà deleghe di poteri che gli consentano un interim gestionale per gli affari correnti, in attesa che venga nominato, entro l'assemblea degli azionisti del 29 giugno prossimo, un nuovo cda e che vengano decise le cariche sociali.

 
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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 17 Maggio 2006 da Giovanni2006
 
Tag: News

Calciopoli: spunta anche il doping Oggi super-vertice tra le Procure

Non si ferma l'indagine che sta facendo tremare il mondo del calcio. Oggi, a Napoli i pm Beatrice e Narducci incontreranno i colleghi delle Procure di Roma e Torino per fare il punto della situazione, mettendo a reciproca disposizione il materiale raccolto. Intanto, dall'inchiesta emerge un nuovo aspetto inquietante: telefonate di Moggi al segretario del Coni Pagnozzi per "aggirare" la normativa antidoping. 

Non solo arbitri, sorteggi e partite truccate. Un nuovo colpo di scena entra, di forza, nell'inchiesta condotta dalla Procura di Napoli: a far tremare Luciano Moggi, questa volta, sono le intercettazioni che rivelano pressioni direttamente su un membro del Coni per "influenzare" l'antidoping. Il testo delle telefonate dell'ex dg bianconero a Pagnozzi, il segretario del Coni, è stato messo in onda martedì sera dal programma di Rai 3 "Ballarò": La Juve ha un problema con un giocatore, che sarebbe dovuto andare in Nazionale e giocare l'amichevole tra Italia e Finlandia a Messina, che ha assunto un farmaco (probabilmente una pomata) soggetto a restrizione d'uso e per il quale c'è bisogno di una nuova notifica giustificativa, che il club bianconero non ha presentato. Il giocatore, quindi, rischierebbe la positività all'antidoping, con conseguente immediata sospensione dell'attività e soprattutto nuovo scandalo sulla Juventus, allora nel pieno della bufera per il processo doping. Moggi, per risolvere la faccenda, si rivolge direttamente a Pagnozzi, che tra un insulto e l'altro, "risolve il problema". Proprio per acquisire la documentazione relativa alle esenzioni terapeutiche, martedì i carabinieri del nucleo operativo di via in Selci sono andati alla commissione antidoping del Coni.

Intanto, oggi le Procure di Napoli, Roma e Torino si incontreranno per dare nuovo impulso alle inchieste: potrebbe infatti essere il momento giusto per un prezioso scambio di informazioni e di intercettazioni, perché alla Procura di Napoli molto materiale potrebbe finire nell'inchiesta romana relativa alla Gea. I pm Palamara e Palaia, infatti, sinora hanno lavorato solo sulle intercettazioni giunte da Torino e non è da escludere che per gli indagati Gea il capo d'imputazione possa essere cambiato: da illecita concorrenza con minaccia e violenza a frode sportiva e associazione a delinquere. Senza contare che anche Torino potrebbe chiedere a sua volta l'acquisizione di atti per riaprire le indagini.

 
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