Creato da dangax il 03/08/2007
Quotidiane incomprensioni di lavoro in Cina

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Apertura Representative Office

Post n°8 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da dangax
 

Per “internazionalizzare” la nostra azienda- che poi sarebbe, aprire una nostra sede a Shenzhen (Cina)- l’azienda di consulenza ci ha chiesto 12.000 euro.
Le attività comprese erano: disbrigo pratiche burocratiche per l’apertura di un Ufficio di Rappresentanza, sostegno nella ricerca di un ufficio e appartamento, possibilità di usufruire di una postazione presso il loro ufficio in Cina, con accesso ad internet e utilizzo di stampante, fax, etc…

E così abbiamo pagato.
Una volta arrivato in Cina, nel decidere tra le varie proposte di ufficio, quale scegliere, ho scoperto che:
- la postazione presso di loro non mi serviva: non dovevo ricevere clienti, e la mia stanza d’albergo mi dava accesso illimitato ad internet, così che era diventato anche il mio ufficio;
- - l’ufficio legale con sede in Cina, al quale anche questi consulenti si appoggiavano per sbrigare le pratiche di apertura, pratiche per le quali serve un avvocato che sappia il cinese e che si sappia muovere tra le pieghe del mastodontico apparato amministrativo cinese-dicevo, questo ufficio legale era stato pagato 4000 euro.

Ho constato quindi che, con 8000 euro, loro mi hanno dedicato:
- mentre non ero in Cina, la loro office manager cinese aveva visitato 5 uffici; come ho scoperto poi io, per ogni visita possiamo calcolare il tempo dedicato pari a 2 ore (totale: 10 ore);
- altre 2 ore è stata con me per visitare quello che poi è diventato il mio ufficio;
- per la scelta dei mobili (*) e l’allaccio ad internet, abbiamo impiegato 8 ore; questa volta però non era con me l’office manager, ma una ragazza in prova che pendeva 2000RMB al mese (più o meno, 200 euro).

Fine. 8000 (ottomila) euro per 20 ore di tempo dedicatomi da personale cinese, metà delle quali da una stagista.
Fatevi voi i conti.

Se dovete aprire un ufficio in Shenzhen, rivolgetevi a me che mi faccio spendere meno della metà, per servizi pari o migliori (la tariffa dell’ufficio legale è invariabile).

(*) E’ possibile aprire un ufficio di rappresentanza anche in un appartamento dedicato ad uso abitativo; quindi se una sola persona sarà la vostra risorsa in Cina, e ritenete che non riceverete visita da clienti nel vostro ufficio in Cina, potete risparmiare un affitto prendendo un locale da adibire ad uso ufficio, con cucina e camera da letto, oltre che bagno e salotto (che sarà anche il vostro ufficio).
Questo di minimo: nessuno vi vieta di prenderlo più grande, magari con più stanze per ospitare altri colleghi che di tanto in tanto si dovranno recare in Cina.
Per circa 50 metri quadri nel quartiere Luo Ho (che è l’equivalente di Manhattan a New York), in un edificio di nuova costruzione, con servizi pensati in modo occidentale, si pagano 4000 RMB.
Per solo uso abitativo, si pagano 3000 RMB ammobiliato e fornito di Tv.

Noi, avendo preso un ufficio, ce lo siamo dovuti ammobiliare; dal proprietario ci siam fatti mettere l’allaccio per Tv, lavatrice, aria condizionata, letto, armadio, cucina, bagno.
Fatevi mettere le tende!!!! Io me ne ero scordato, e me ne sono accorto in seguito: non ci sono persiane, quindi se non volete essere svegliati dalla luce dell’alba….

Per l’allaccio ad internet, vi sconsiglio China net: ADSL a 2Mb costa circa 1800 RMB per un anno, ma è molto molto lenta (i video vanno a scatti, scaricate a 5 Kb).
Nel palazzo in cui sono io, c’è la rete cablata di Topway: anche qui 2 Mb costano 100RMB al mese, ed è molto molto più veloce.
(da notare, quindi, che i consulenti mi hanno anche fatto prendere un servizio internet più costoso e meno veloce rispetto a quanto già c’era nel palazzo!!!).

L’inesperienza, c’è sempre chi ne approfitta, e questi guarda caso sono sempre occidentali.

 
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