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Post N° 267

Post n°267 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da Per_Francesca
 

Misi il mio sogno in una barca
e la barca in mare;
- dopo aprii il mare con le mani,
per far naufragare il mio sogno.

Le mie mani ancora sono bagnate
del blu delle onde dischiuse,
e che il colore grondante dalle mie dita
colori le sabbie deserte.

Il vento sta arrivando da lontano,
la notte si piega per il freddo;
sotto l'acqua va morendo
il mio sogno dentro una barca...

Piangerò quanto sarà necessario,
per far ingrossare il mare,
e arrivare la mia barca in fondo
e il mio sogno far sparire.

Dopo, tutto sarà perfetto:
spiaggia rasa, acque ordinate,
i miei occhi aridi come pietra
e le mie mani infrante.

Cecília Meireles

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 31/01/08 alle 12:24 via WEB
Eterna presenza Non importa che non ti abbia, non importa che non ti veda. Prima ti abbracciavo, prima ti guardavo, ti cercavo tutta, ti desideravo intera. Oggi non chiedo più né alle mani, né agli occhi, le ultime prove. Di starmi accanto ti chiedevo prima, sì, vicino a me, sì, sì, però lì fuori. E mi accontentavo di sentire che le tue mani mi davano le tue mani, che ai miei occhi assicuravano presenza. Quello che ti chiedo adesso è di più, molto di più, che bacio o sguardo: è che tu stia più vicina a me, dentro. Come il vento è invisibile, pur dando la sua vita alla candela. Come la luce è quieta, fissa, immobile, fungendo da centro che non vacilla mai al tremulo corpo di fiamma che trema. Come è la stella, presente e sicura, senza voce e senza tatto, nel cuore aperto, sereno, del lago. Quello che ti chiedo è solo che tu sia anima della mia anima, sangue del mio sangue dentro le vene. » che tu stia in me come il cuore mio che mai vedrò, toccherò e i cui battiti non si stancano mai di darmi la mia vita fino a quando morirò. Come lo scheletro, il segreto profondo del mio essere, che solo mi vedrà la terra, però che in vita è quello che si incarica di sostenere il mio peso, di carne e di sogno, di gioia e di dolore misteriosamente senza che ci siano occhi che mai lo vedano. Quello che ti chiedo è che la corporea passeggera assenza, non sia per noi dimenticanza, né fuga, né mancanza: ma che sia per me possessione totale dell'anima lontana, eterna presenza. (Pedro Salinas) Un abbraccio con tanto affetto. Glenda
 
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