Piccola Franci

Da quando per caso ho scoperto questo blog, non posso fare a meno di venirci ogni giorno e dedicare un pensiero alla piccola Franci e a tutti quegli angioletti che come lei hanno avuto troppo poco tempo da condividere con noi. Lo strazio enorme di una vita strappata è quello che ci accompagnerà per sempre: il dolore nel tempo si fa sordo, sembra quasi scomparire... ma rimane sempre in agguato dietro l'angolo: a me è bastato visitare questo blog per essere di nuovo catapultata a 18 anni fa quando ho perso mio fratello (Francesco, anche lui) di soli 13 anni in un incidente d'auto... e ho pianto ancora, per lui, per la vostra bellissima Franci, per i genitori che non possono più riabbracciarli, per noi (fratelli e sorelle) che porteremo per sempre nel cuore il vuoto immenso di questa perdita. So che bisogna trovare il coraggio della speranza: un giorno di certo li riabbracceremo. Vi lascio con una strofa della poesia "Sulla morte" di Kahlil Gibran: ...Che cos'è morire, se non stare nudi nel vento e disciogliersi al sole? E che cos'è emettere l'estremo respiro se non liberarlo dal suo incessante fluire, così che possa risorgere e spaziare libero alla ricerca di Dio? Solo se berrete al fiume del silenzio, potrete davvero cantare. E quando avrete raggiunto la vetta del monte, allora incomincerete a salire. E quando la terra esigerà il vostro corpo, allora danzerete realmente. Vi abbraccio con tutto il mio affetto, Sabrina