Ci Siamo Quasi

Post n°51 pubblicato il 25 Luglio 2008 da cidersweet
 

Siamo quasi al via, ancora circa due settimane e si parte per le Canarie, Tenerife per l'esattezza, per concederci due settimane di relax assoluto, via dalla città, dallo stress e dal lavoro.

Si preannuncia un viaggio bellissimo, l'hotel è splendido, a ridosso dell'Oceano e sinceramente non vedo l'ora di sorseggiar qualche buon aperitivo sulla spiaggia.

Questa sera farò un salto in agenzia per saldare.

nolegeremo un'auto una volta arrivati, come facciamo sempre, dato che sia ad Ale che a me piace essere indipendenti, non avere orari e darci all'esplorazione.

Poi io ho una particolare avversione per le escursioni organizzate ( se non in rarissimi casi) e per i villagi turistici, per gli animatori & C.

Domani allegheo una foto dell'albergo, ora non ricordo più il nome.

 
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Errori di gioventù, anche se sono ancora giovane

Post n°50 pubblicato il 24 Luglio 2008 da cidersweet
 

Ormai è passato qualche anno, avevo appena concluso l'università, prima di Ale, prima di iniziare a lavorare con mio padre.

Era settebre ed avevo appena iniziato un'attività commerciale presso una società fuori Milano, ambiente prettamente maschile, se escludiamo de segrtarie abbastanza anziane, quando mi presentano questo collega, bello, veramente bello, curato, atletico, abbronzato, quarantenne e sposato.

All'inizio mi sembrava il solito fighetto, poi abbiamo cominciato a parlare, scherzare, andare a pranzo insieme, dato che la pausa pomeridiana ra piuttosto breve.

Ci scambiamo i numeri di telefono e così comincia ad arrivare qualche messagio, simpatico, niente di strano o che potesse far pensare a qualcosa di diverso da un rapporto di amicizia.

Al tempo la storia con il mio ex, quello che qualche volta ho nominato era giunta ormai al capolinea, e avendo finito le lacrime, avevo ricominciato ad uscire e divertirmi.

Un pomeriggio F. passa vicino a casa mia e mi chiede se può passare, io accetto è succede, un pomeriggio di sesso veramente favoloso.

La sera cominciano però le mie menate, i sensi di colpa, mi sentivo strana dato che sapevo che aveva una famiglia, così ho passato la notte al telefono con le amiche come facciamo sempre nei momenti di crisi.

Questa storia è andata avanti qualche mese, sino a che lui non è diventato troppo pressante, era geloso, cercava sempre più scuse per passare del tempo con me, voleva fare un viaggio insieme.

La cosa non poteva andare oltre, stava venendo tutto a galla ed io non avrei mai voluto ritrovarmelo un giorno con le valige davanti a casa.

Ci siamo sentiti qualche volta dopo che ho detto basta e dopo che ho cambiato lavoro, ma solo per dire ciao , come stai.

Non vado fiera di quest'avventura, perhcè non vado fiera di essermi intromessa nel matrimonio di due persone, ma al momento vai a capire che cosa avevo per la testa.

 
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Se

Post n°49 pubblicato il 24 Luglio 2008 da cidersweet
 

SE...


Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

(Rudyard Kipling)                      

 

 
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Lentamente

Post n°48 pubblicato il 24 Luglio 2008 da cidersweet
 

Ho appeso questa poesia nel mio ufficio e in salotto perchè ha un significato particolare, perchè credo che ogni tanto faccia bene leggerla e riflettere anche solo per un scondo.

Tutto viene dato per scontato e spesso ci si lascia trascinare dalgi eventi e dalla routine senza pensare a vivere.

Vivere veramente non richiede, secondo me particolari follie, solo dare valore a tutte le nostre azioni, che acquisteranno così un gran valore.

Bisognerebbe pasar più tempo ad ascoltare il cuore e troppo spesso ce ne dimentichiamo.

Un' altra a cui sono molto legata è...

 
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Lentamente

Post n°47 pubblicato il 24 Luglio 2008 da cidersweet
 

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)
 

 
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