Il Cinecaffettino

La buona tazza di caffè...al gusto di cinema

 

NOTE DELL'AUTORE

Il Cinecaffettino è frutto dell'attività creativa, libera e gratuita dell'autore.
Il suo contenuto appartiene unicamente all'autore e ogni sua pubblicazione (in parte o in toto, commerciale o non commerciale) fuori di questa sede è vietata senza il previo assenso autorizzativo dell'autore medesimo.
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Messaggi di Febbraio 2019

Zodiaco – Le serie televisive

Post n°197 pubblicato il 21 Febbraio 2019 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

 

Negli Stati Uniti se si pronuncia la parola zodiac (zodiaco), oltre all'ovvio richiamo astrologico, saltano subito alla mente le terribili gesta di quell'assassino seriale che seminò il terrore nel Paese a partire dagli anni sessanta.
Fu battezzato Zodiac killer per la cripticità dei messaggi legati ad ogni suo omicidio, del quale lui stesso amava vantarsi.

L'eco di questi fattacci non poteva che
trasmettersi su celluloide.
Ed ecco quindi vari film sull'argomento, a partire dal celeberrimo incontro con l'ispettore Callaghan (
Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo – Dirty Harry - del 1971) fino al recente Zodiac a firma David Fincher del 2007 (ma c'è anche il dittico di Ulli Lommel, Zodiac Killer – 2005 - e Curse of the Zodiac – 2007).

E noi italiani abbiamo pensato di riallacciare l'argomento intessendo trame adatte al piccolo schermo, tema questo alla base della cinetazzina odierna.

Si inizia con
ZODIACO, la versione in quattro puntate del 2008 diretta dal bravissimo Eros Puglielli.
Siamo in quel di Torino e una serie di accadimenti mortali colpisce una famiglia di banchieri, su cui pare gravare una sorta di marchio dannato (con il "passaggio di colpe" da padre in figli), quello appunto che trae origine dai messaggi dell'assassino.
Il cast vede Massimo Poggio e Antonia Liskova aggirarsi per la re
gale Augusta Taurinorum, che già da sola vale il prezzo della visione, tentando di scoprire chi si celi dietro tali orribili caedes.
Oltre alle suggestioni tipiche del genere non mancano le discese nei territori dell'horror demoniaco, con picchi di tensione davvero significativi.

Nel 2012 si ritorna in carreggiata con altri quattro episodi.
La nuova serie prende il titolo di
ZODIACO - IL LIBRO PERDUTO e in cabina di regia questa volta siede il valido Tonino Zangardi.
Ci si sposta fuori Torino, nella località di fantasia Castedelfiume, dalle parti di un collegio che forse riposa su fondamenta volute addirittura da Nostradamus (il quale,
si dice, che soggiornò a metà Cinquecento proprio nella città del Po e delle due Dore).
Molti sono i fatti strani, le morti e i misteri che portano
(la sensualissima) Magdalena Grochowska a tornare in Italia per indagare siu medesimi in tandem con Sergio Assisi.
Si pensa ad una setta dal potere enorme e le cui stratificazioni possono radicarsi in ogni lembo sociale, attecchire in ogni sua propaggine culturale.
I ritmi sono sostenuti e le vie dell'orrore esoterico sono ben tracciate lungo le più di sei ore di narrazione.

I personaggi sono affiatati e permettono di addivenire ad un buonissimo risultato finale.

Che dire di più?
Buona degustazione con la proposta del Cinecaffettino!!!

 
 
 

Who killed Bambi? - Il terrore corre... in corsia!

Post n°196 pubblicato il 13 Febbraio 2019 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

 

Ci sono pellicole che rimangono in memoria per motivi che possono anche sfuggire a valutazioni critiche convenzionali.
Opere che saltellano tra i cassetti della nostra memoria stimolando la voglia di essere riviste, a prescindere dalla portata cinematografica.
Il cappello che fa da introibo è necessario a presentare il film di Gilles Marchand
WHO KILLED BAMBI? (Qui a tué Bambi?, 2003), capace di entrare nel mio spettro di visioni da revisionare legando i ricordi a corridoi bianchi e immacolati in contrasto con stanze asettiche dentro le quali può accadere l'inenarrabile.


La paura di cosa possa verificarsi nel momento del sonno abbraccia quella dell'anestesia, quell'indotto e forzato status che solitamente precede un'operazione chirurgica.

Siamo nella mani dei medici, oltre che di forze extraumane a cui chi vuole può certamente votarsi.

La giovane Sophie Quinton, dal niveo candor di pelle,
si ritrova spaesata in un mondo che va di corsa e spesso calpesta le più elementari regole di educazione.
Infermiera alle prime armi, si infatua di un dottore in odor di traffico di medicinali (e non solo) e precipita in un vortice emozionale che inghiotte ben presto anche lo spettatore.

Le sensazioni che emergono dal testo cinematografico aderiscono alla pelle.

L'idea di essere in balìa di un soggetto estraneo, anche se per poche ore, mette ansia e fa scorrere più di un brivido lungo la schiena.
A maggior ragione se si intuisce facilmente quello che viene fatto nel silenzio della notte, all'interno di una rispettabilissima struttura sanitaria.

Le lunghe corse nell'edificio, le uscite serali, le sigarette furtive con il fidanzato innamorato e un pizzico di erotismo sono tutte caratteristiche di quest'avventura ospedaliera che viene dalla Francia.

Poco vista da noi, questa pellicola ha avuto un'edizione digitale (dvd Dolmen) e beneficiato di qualche passaggio tv satellitare.
Troppo poco rispetto a ciò che meriterebbe...

Quindi il mio consiglio è quello di dedicarVi ad assaggiare le fragranze che si sprigionano da questa tazzina d'Oltralpe, superando magari anche le Vostre reticenze in ambito di ambienti chiusi, iniezioni, prelievi e camici bianchi.

Difficilmente Ve ne pentirete.

;-)

 
 
 

Animas (2018) - Viaggio alla scoperta di se stessi

Post n°195 pubblicato il 03 Febbraio 2019 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

 

La sferzata di gelo che ha colpito da nord a sud il nostro bello stivale fa sì che sempre più individui evitino le uscite serali optando per un caloroso contributo filmico.
E Il vostro Cinecaffettino è lì a completare questo percorso di rintanamento domestico proponendo delle tazzine bollenti di vero cinema di genere!

Oggi
la scelta cade su un opus franco-belga del 2018, a firma congiunta José F. Ortuño e Laura Alvea.
Distribuisce la Filmax, mentre sui nostri schermi arriva (anche) grazie al circuito Netflix.

Un estratto di sinossi serve per inquadrare la tematica.
Siamo in una città qualunque, in un condominio qualunque, presso una famiglia qualunque, dove vive un figlio che si dispera per le scale dopo aver udito per l'ennesima volta il padre gridare e inveire come un ossesso.
Solo il supporto di una vicina di alloggio gli allevia il dolore, offrendosi di aiutare il suo giochino rotto.
Lui è
Abraham, lei Alex. 
Diventano inseparabili da quel momento, anche le varie crisi adolescenziali sono più leggere se combattute insieme unendo le forze.
Ma qualcosa ci fa capire che non tutto si è messo per il meglio quando vediamo l'ormai ragazzino (Ivan Pellicer) seduto sul divano a raccontare i propri disagi ad una psicoterapeuta.
E anche la nuova amica di scuola, la graziosa Anchi (Chacha Huang) , crea più di uno scompiglio nella vita di Abraham.
Dal
canto suo, la bella e coraggiosa Alex (Clare Durant, che si mostra anche a seno nudo) incomincia ad avvertire strane sensazioni all'interno del suo appartamento, si sente inseguita, minacciata e, oltre a procurarsi tagli e ustioni, si ritrova senza più nessun affetto (madre e cagnolino) da un momento all'altro.
Solo un messaggio in segreteria e nulla più.

Il plot conta fino ad un certo punto in quanto la diegesi porta lo spettatore a perdersi volentieri tra i cunicoli narrativi sparsi lungo tutti gli ottantacinque minuti.
Non mancano, però, gli indizi, disseminati come briciole lungo il percorso, facendo in modo che il novello Pollicino cinefilo debba concentrarsi molto attentamente per raccapezzarsi.
I manifesti cinematografici appesi nella stanza di uno dei due protagonisti, ad esempio, ci danno un aiuto a tal proposito.
Ma è soltanto con il twist definitivo che possiamo rallegrarci delle precedenti intuizioni (sempre che siano sovvenute...).

La coppia di registi ama giocare, lo fa piuttosto bene, costruendo sequenze di tensione notevoli a cui fanno da contraltare momenti di tenerezza assoluta.
Amore e amicizia prevalgono su tutto, rappresentano la via di salvezza da un buco nero in cui talvolta può capitare di essere risucchiati.
Ma tutto ciò malgrado, il ruolo principale in questo film lo ricopre la mente.
Quell'antro oscuro
in cui si annidano i pensieri, si aggrovigliano le emozioni e nasce l'idea di mondo che ognuno di noi ha.
Siamo al cospetto di ciò che i greci indicavano come psyché, laddove soffio di vita, anima e spirito si riuniscono in un unico ed onnicomprensivo concetto.

Nella girandola di emozioni che il film ci fa provare, non va dimenticato il sottotesto di disagio familiare, che origina da una crisi economica e che è direttamente collegato all'attualità dei nostri tempi.

Non resta che augurarVi quindi...
... Buone fragranze a tutti!!!

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: EmmeKing
Data di creazione: 07/02/2013
 

OCCHIO AI COLORI!!!

Se durante la lettura dei post trovate un topolino colorato nell'incipit significa che il Cinecaffettino, in quell'occasione, ha voluto indirizzare la sua proposta ad una specifica fascia di età...
Un topino verde per ciò che riguarda gli argomenti destinati a tutti, uno giallo se le utenze di riferimento riguardano un'età di almeno 14 anni ed infine la maggiore età è consigliata se compare quello rosso.
Questo esperimento grafico è stato utilizzato nei primi nove mesi dell'anno 2016.
Dal Gennaio 2017, invece, è la proposta stessa (ovverosia il titolo del film che ha dato il nome al post) a contraddistinguere i vari suggerimenti di utenza: verde, arancione o rosso, a seconda che sia consigliabile a tutti, ai soggetti maggiori di 14 anni o infine ad un pubblico adulto.

N.B.
Essendo le proposte unicamente indicazioni personali, la legenda testé descritta va interpretata come semplice consiglio.
Sia chiaro che ognuno si comporterà sempre e solo secondo propria coscienza.

 

Ricordo che le locandine dei film, quando inserite, rappresentano immagini di esclusiva titolarità in capo ai legittimi proprietari, qui utilizzate ad esclusivo fine dimostrativo e divulgativo.
Grazie dell'attenzione  e buona lettura.

 
 

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