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GIUNONE_1

Post n°136 pubblicato il 12 Novembre 2010 da AngelA_e.la.Cenere
 

 

qui si va a narrare di una donna e di di come le capitò di innamorarsi di se stessa.

(se considerate particolarmente noiosi i cazzi degli altri potete anche passar oltre)

"di dentro ero un giardino dalle bizzarre geometrie e dai colori vivi. mi divertivo a curare quello strano miscuglio e tronfia lo esibivo vantandomene oltre il limite del comune buon gusto.
di fuori invece ero convinta di esser stata punita dalla natura. che mi avesse tolto fuori in proporzione a quel che mi aveva messo dentro. mi guardavo indietro e consideravo tutti gli uomini che erano venuti a letto con me come dei poveri sfigati alla frutta che si sarebbero scopati pure un comodino dalla disperazione; nella migliore delle ipotesi gente che ammirava il mio vivace giardino e che erano stati con me nonostante il mio aspetto fisico.

infagottata e infelice un giorno una mia cara amica mi disse ' tu non sei grassa, sei tanta e tosta. fossi un uomo mi ti farei dalla mattina alla sera. io sono magra ma molliccia, mi detesto'. però io avrei ucciso pur di esser come lei. quella sera tornando a casa scartabellai le decine di libri d'arte sparsi qua e là per la casa e mi resi conto di esser un prodotto di nicchia. fuori moda. fuori tempo. fuori mercato. m'avvilii.

passarono anni e il mio giardino di dentro cresceva allegro e selvaggio mentre il mio corpo languiva nascosto.
conobbi un uomo sulle cui possibilità di scopare chi e quando voleva non v'eran dubbi e volle me. perchè? per il mio giardino colorato, senza dubbio. e invece no. risentii nel suo gusto nel mettermi le mani addosso lo stesso di quelli che eran venuti prima di lui. non erano degli sfigati, eran solo uomini che amavano le geometrie bizzarre ed i colori vivi anche nella carne. sicuramente non i più, ma nemmeno così rari da metterli in una bacheca.

eccomi lì, il mio di fuori era uguale al mio di dentro, non c'era nessun antagonismo. avevo creduto a quelli che ti dicono che devi essere alla moda. per tutta la vita li avevo sfanculati riguardo al mio di dentro e contemporaneamente avevo creduto loro per quel che riguardava il mio di fuori. folgorata dalla mia stupidità ridimensionai persino per qualche tempo l'alta opinione intellettuale che avevo di me.
quindi mi rimboccai le maniche: quel giardino andava coltivato per intero, dentro e fuori. iniziati i restauri successe che vidi occhiate cupide posarsi su di me là ove mai avrei immaginato, e sguardi invidiosi da chi non avrei mai creduto.
non solo finalmente mi amavo: mi ritenevo oggettivamente amabile ora che ero tutta intera.

forse sarete curiosi di sapere come sono. ve lo dico come sono, e ve lo dico con le parole di una innamorata, le mie.
sono di terra padana. ho le famose ossa grosse (giuro esistono!) con la schiena robusta, le spalle e i fianchi larghi. misuro 161cm  d'altezza, standard.  c'è tanta roba ed è tutta al giusto posto. non ho nulla di squadrato, tutto tondeggia. il seno pesante fa da contrappeso al culo grosso, poca pancia tonda, gambe robuste. pallida e di quel biondo strano che chiamano cenere e che a volte sembra castano, a volte giallo, talvolta grigio. gli occhi verdi che a seconda del tempo mutano in grigio mi son sempre piaciuti, anche quando non sapevo quel che sono. nulla in me richiama alla mente la parola 'eleganza'.
non mi nascondo dentro a vestiti anonimi e scelgo con cura quel che esalta le mie doti non convenzionali (con ristagni e ricadute nel fagotto nei momenti di tristezza). questo, va da sé, implica che non sia mai alla moda, che la moda odierna non s'adatta alle mie forme. non particolarmente vistosa, direi stravagante con discrezione.
s'aggiungano troppi anni di studi artistici e tanti viaggi e si può immaginare quel che ne salta fuori.

che altro? mi diverte curare questo strano miscuglio e tronfia lo esibisco (vantandomene) oltre il limite del comune buon gusto. perchè? perchè la vanità non è un reato, e la leggerezza non è superficialità."

 

siamo stati creati tutti perfetti, dai più storti ai più strani. chi vi dice il contrario vuole vendevi cianfrusaglie.

 

 
 
 
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Un blog di: g1000ker
Data di creazione: 05/03/2009
 

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