How does it feel?

Sarà l’istinto paterno…

Sarà la voglia di tenerezza più che di sesso in un momento in cui tutto mi appare grigio intorno…

Sarà quel che sarà…

Ma di fronte ad un animo pulito,

a due occhi azzurri arrossati di lacrime,

ad una bella persona che sta male…

L’unico istinto,

principale,

incombente,

quello di un lungo e protettivo abbraccio.

A bloccarmi è l’ovvio imbarazzo.

La paura di essere frainteso.

Facile scambiare affetto sincero per morboso interesse sessuale oggigiorno.

Così  finisce che rimango lì come uno stupido, impotente, a guardarla piangere.

Quando vorrei (dovrei)  dire “siediti qui”,

“rilassati un attimo”,

“respira a fondo”

“chiudi gli occhi”

 “fatti un bel pianto ”. Liberatorio.

E magari “lasciati massaggiare il collo”.

E rilassati ancor di più.

Così da tornare serena, sorridente.

Perché una ragazza deve sentirsi amata e protetta.

Amata davvero eh. Come solo un padre con una figlia.

Un affetto disinteressato. Che non chiede nulla in cambio. Tantomeno sesso.

Se non la gratificazione di un abbraccio.

O di un sorriso ritrovato. Nel suo volto pulito.

A volte davvero non so se benedire o maledire questa mia mancanza di coraggio.

Il pudore dei sentimenti, paura di voler troppo bene al prossimo.

O magari tutto dipende dal suo essere una gran bella ragazza?

O è la sua bellezza interiore a turbarmi?

La sua pulizia mentale? La sua candida semplicità?

Meglio benedirlo va questo pudore…

Che se non ci fosse farei sì davvero danni (a me stesso)…

Che essere frainteso sarebbe cosa certa e scontata.

Tanto più che da un uomo una bella ragazza non può certo aspettarsi un’eresia...

Come solo il “dare senza ricevere”  oggi sa essere…

C_U