Post n°91 pubblicato il 11 Marzo 2009 da comunytation2.0
Ogni azienda che si rispetti ha ormai capito che Missione-Visione-Valori costruiscono il canovaccio su cui tessere le relazioni e il coinvolgimento dei dipendenti.
Per Missione intendiamo la ragione che sostiene il nostro esistere nel mercato, il cosa siamo qui a fare e perché.
Per Visione descriviamo il dove vogliamo andare, è il risultato a tendere, l'obiettivo che perseguiamo con costanza.
I Valori sono gli ideali che accompagnano il nostro operato, l'etica su cui appoggiamo le azioni che rendono Missione e Visione realizzabili.
In 4 puntate Marina Fabiano ( che risponde a tutti con il suo Coaching online ) ci spiegherà come rinforzare i MVV, come effettuare cambiamenti positivi, l'importanza del potere condiviso e i 5 tipi di potere per guidare il lavoro degli altri
.poo{display:none;}  Missione - Visione - Valori:
Come rinforzarli?Le filiali locali delle aziende internazionali assorbono MVV che piovono dalla direzione centrale, incorniciano il quadretto e lo passano alla struttura operativa senza troppi commenti: "ecco, queste sono le parole che spiegano chi siamo, dove andiamo e come ci muoviamo, vi appartengono". In realtà, una comunicazione così top-down trova ben poco riscontro e senso di accoglienza, resta arido e se si fanno domande alle persone ci si trova davanti a sguardi opachi o chiaramente ironici.
Molte direzioni internazionali hanno capito quanto questo comportamento sia inutile, e sono corse ai ripari organizzando incontri mirati in cui MVV vengono spiegati, anche con un tentativo di coinvolgimento e cercando l'approvazione.
Vero è che se le persone non hanno contribuito minimamente alla creazione dei contenuti possono arrivare ad accettarli, ma mai a sentirli propri.
Altre aziende più illuminate permettono qualche variante. Trasmettono i loro dogmi e chiedono alle filiali locali di riscriverli, aggiustarli, arricchirli, possibilmente senza cambiarne il significato. Funziona meglio, ma con un senso di dovere rassegnato che, anche in questo caso, lascia il tempo che trova e non induce alcuna vera modifica comportamentale.
La soluzione migliore è sollecitare l'ideazione di MVV con un processo bottom-up; raccogliere le diverse proposte che vengono avanzate e quindi mescolare un bel minestrone saporito, fatto di culture e pensieri diversi ma alla fine molto simili. Nel momento in cui viene restituito compattato, ognuno riconoscerà il proprio contributo e lo sentirà suo e agibile.
Purtroppo poi succede che MVV, dopo che sono stati ideati e digeriti, vengono accuratamente riposti e mai più discussi.
(Marina Fabiano - executive coach) (Continua...)
Come effettuare cambiamenti positivi Al momento di un necessario cambiamento organizzativo, ecco che le reazioni dei leader sono prevedibili.
Spolverano MVV insieme alle strategie rinnovate, radunano il solito gruppo di interlocutori e rimettono in discussione i soliti strumenti (le persone ridiventano risorse, si riparla di costi/benefici, si riguardano i processi). Aspettano impazienti che i risultati migliorino e sbuffano se ciò non accade immediatamente.
Perché il cambiamento è così difficile?
Prima di tutto, le persone sono riluttanti a modificare le proprie abitudini. Ciò che ha funzionato in passato è ancora buono, in assenza di minacce visibili ognuno tende a fare ciò che gli viene facile. Nel caso di frequente cambiamento di capi nella poltrona dirigenziale, il senso di sfiducia e delusione è ancora più solido, l'ambiente è apatico e reagisce con esasperante lentezza.
Per innescare un cambiamento positivo, i leader devono lanciare una vera e propria campagna persuasiva, inserendo il fattore tempo nelle necessarie strategie innovative.
Il lavoro di preparazione, affinché impiegati e manager si decidano ad ascoltare ed agire, ma soprattutto a discutere i vecchi pregiudizi, è preciso ed accurato. Ciò significa mettere in atto piccoli passi verso il nuovo contesto a cui si vuole tendere, ancorarli e controllarli, pronti ad intervenire al primo segno di incertezza.
(Marina Fabiano - executive coach) (Continua...)
L'importanza del potere condiviso
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