In quella totale oscurità, ad un passo da Lei, sentivo il suo respiro farsi veloce. Ed il tempo, che come la luce viaggia veloce, ad un tratto aveva rallentato il suo scandirsi. Mi bastava allungare le mani in quella calda oscurità, per sfiorarle le labbra e disegnare i confini del suo viso.
Bastava avvicinarmi di un niente, per sfiorarle il seno con il petto.
Bastava allungarmi di poco per assaporare la sua bocca.
Ma quel respiro che si faceva sempre più ansimante, era la cosa più eccitante che io potessi ascoltare.
Inviato da: ARI.ES.0
il 27/11/2016 alle 08:13
Inviato da: moon_I
il 10/04/2016 alle 21:55
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il 05/04/2016 alle 00:15
Inviato da: noninquestavita
il 02/04/2016 alle 16:24
Inviato da: soledelmattino6
il 29/03/2016 alle 11:10