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UNA NOTTE...

Post n°5 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da mbar
 

Sono passate oramai due ore da quando Giulia è uscita di casa sbattendo la porta.

Aveva corso veloce verso la macchina guardandosi alle spalle, assicurandosi di non essere seguita.

La strada corre veloce sotto le ruote della sua auto e le lacrime scorrono ancora copiose sul suo volto, rigando di nero la sua bella pelle ambrata.

Accosta a lato della strada e si guarda riflessa nello specchietto retrovisore: i capelli corvini, gli occhi scuri e le labbra ben delineate, ma la disperazione nel suo sguardo.

Uno sguardo fisso nel vuoto, che ancora vede impresso nella mente quel corpo inerme steso nel suo letto.

Era rientrata verso le otto come ogni sera e dopo aver riposto la borsa e le chiavi di casa, si era diretta in cucina per prepararsi qualcosa da mangiare.

Dopo aver preparato il classico sandwich per uno stuzzichino veloce aveva deciso di fare un bagno caldo, cullata dalle note musicali per rilassarsi dopo quella pesante giornata lavorativa.

C’erano dei problemi con un cliente in azienda ed era proprio un negoziante della sua zona di competenza, quindi toccava a lei sistemare le cose: e così aveva tentato di fare.

Ma dirigendosi verso la camera per prendere un asciugamano, aveva subito notato la confusione: nel corridoio c’erano i suoi vestiti sparsi ovunque… una lampada sul pavimento… i cd musicali rovesciati e la bacheca di vetro che conteneva la sua collezione di campioncini di profumo era in mille pezzi…

E poi, dalla porta, aveva visto quella donna dal fisico esile, i capelli biondi e gli occhi sbarrati fermi a guardare verso di lei, quasi a chiederle aiuto, ma era troppo tardi…

Solo una scritta sul pavimento: “1° Capitolo”

In quel momento, in quel preciso momento, capì realmente cos’ era successo, e, senza pensare nemmeno un secondo, era corsa il più veloce possibile lontano da quello scenario.

Ed ora era lì… sul ciglio di una strada a guardare l’orizzonte e a chiedersi se veramente poteva essere ciò che pensava che fosse: provava così tanto odio per lei da tramutarsi in omicidio? e perché proprio quella donna? e, soprattutto, come poteva dimostrare che era stato lui?

Non aveva mai raccontato a nessuno di quell’incontro, era stata solo una notte, niente di importante, ma forse non era lo stesso per lui…

 
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