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Bologna, tutto da rifare

Tradimento Bologna. Disfatta Bologna. Bologna in ritiro. Dopo la sconfitta di Grosseto, la sesta della stagione, la truffa rossoblu medita fortemente sulla giornata nera consumatasi in terra toscana. Si parla di ritiro anticipato per isolarsi dalle pressioni, e a breve sapremo, anche se il presidente Cazzola prenderà quella decisione che è nell’aria: esonero dell’allenatore Arrigoni. Il problema dell’esonero si pone se analizziamo la sconfitta di Grossetto (dove la squadra non ha avuto né anima e né forza fisica per reagire, ndr) e l’ultimo mese di campionato. Dopo la trionfale (e bugiarda) vittoria nel derby contro il Modena (4-1), si sono giocate cinque gare in cui la formazione bolognese ha raccolto 5 miseri punti: troppo pochi per chi ambisce alla promozione. Nelle ultime sette gare il Bologna ha subito 11 reti, un’enormità se pensiamo a quella difesa arcigna vista e lodata nella prima parte di campionato. Altri numeri: negli ultimi cinque turni i giocatori rossoblu sono andati a segno solo tre reti (Valiani e Moras) e il bomber Marazzina è a digiuno dal 5 aprile scorso. E’chiaro che qualcosa tocca: il giochino di Arrigoni non funzioni come prima. Le gambe non girano come dovrebbero, alla luce del passato arrigoniano contraddistinto da squadre garibadine pronte alla corsa finale di campionato. Su Marazzina è doveroso aprire una parentesi. Il ragazzo di Lodi, è in scadenza di contratto, e quando un bomber ti segna venti centri e risulta essere il leader indiscusso della squadra, non è concepibile che la società tentenni a rinnovargli il contratto. Si è soliti pensare che questi fior di professionisti non si fanno condizionare dalle voci di mercato, ma è altrettanto vero che parliamo di uomini, con pregi e difetti, e non esiste ricetta certa che può evitare distrazioni. E’ evidente: Marazzina è distratto da altre situazioni e non era da sottovalutare lo sfogo nel dopo la partita contro il Bari: “Siamo una squadra senza attributi”. Proprio un mesetto fa i media avevano riportato dell’interesse (confermato dallo stesso giocatore, ndr) dell’interesse nei suoi confronti di alcune squadre italiane ed estere. La risposta della società (che ricordiamo aveva congelato qualsiasi discorso sui rinnovi contrattuali, ndr) non si è fatta attendere. Insomma Cazzola si era res disponibile a trattare il rinnovo con il bomberone. E’ successo? Pare di no. Ed oggi raccogliamo la crisi di un bomber e di una squadra che ha nelle proprie corde la metà dei giocatori in scadenza di contratto. Sarà una coincidenza?

 Il trend negativo del Bologna