Corpo in frammentiIl "voler avere qualcosa in cambio" è una scusa, è il tentativo bulimico di supplire e riempire un fondo già e sempre bucato. |
- Maestro Bankei, il mio maestro sa compiere straordinari prodigi: io mi metto su una riva del fiume e reggo un foglio di carta, lui sull’altra traccia segni nell’aria e sul mio foglio appaiono scritte! Quali sono i miracoli che sai fare tu?
- I miei miracoli sono più semplici:
quando ho fame mangio e quando ho sonno dormo.
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Post n°8 pubblicato il 21 Giugno 2011 da amalia_licht
Siamo una decina di ungheresi a lavorare nella fabbrica. Ci ritroviamo alla mensa durante la pausa di mezzogiorno, ma il cibo è così diverso da quello a cui siamo abituati che non mangiamo quasi niente. Da parte mia, per almeno un anno a pranzo non prendo altro che un po' di pane e caffellatte.Nella fabbrica tutti ci trattano bene. Ci sorridono, ci parlano, ma noi non capiamo niente. Agota Kristof
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La sensazione che ho sempre nel leggerla è l'estraneità che mi trasmette, come un tratto suo, interiore. Un gelido distacco. Un deserto che abita, costruito da numerevoli circostanze e, come credo abbia scelto infine, per difendersi immagino, da sè e dall'uomo.
Il perturbante, ecco cosa scova ed evoca. La sensazione di aver a che fare con ciò che è familiare, che si cela a noi stessi, che si evita di nominare e che però ci abita e minaccia. Lei scrive referti Siamo stranieri a noi stessi e osserviamo gli altri per capire se, anche per loro è cosi
Della kristof credo di aver letto tutto,tranne il teatro. La adoro.
Torno a letto và, che vediamo se riprendo sonno.
Ripasserò. Mi piace il tuo blog
La sua perdita è incolmabile.