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Creato da John.Ross.Mingotti il 09/10/2008

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Si conferma la Linea del ritorno al Nucleare...

Post n°9 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da John.Ross.Mingotti
Foto di John.Ross.Mingotti

“È evidente che pur di
promuovere l'atomo e le centrali atomiche, questa maggioranza sta
cercando di sparigliare tutte le carte in tavola, con ogni mezzo e
senza riguardo per il lavoro fatto a favore delle tecnologie pulite e
le fonti rinnovabili”. Questa l'opinione del presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, in merito a un emendamento al ddl 1441-ter approvato lo scorso 7 ottobre in Commissione Attività Produttive della Camera, che prevede la soppressione dell'Enea (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente) e la sua sostituzione con l'Enes (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile).

L'emendamento al disegno
di legge recante “Disposizioni per lo sviluppo e
l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”,
definisce l'Enes “un ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca
e alla innovazione tecnologica nonché alla prestazione di servizi
avanzati nei settori dell'energia, con particolare riguardo al settore nucleare, e dello sviluppo economico sostenibile”.



L'Enes opera “in piena autonomia per lo svolgimento delle funzioni
istituzionali ad essa assegnate, secondo le disposizioni previste dal
presente e sulla base degli indirizzi definiti dal Ministro dello sviluppo economico”.


Svolge inoltre le
rispettive funzioni “con le risorse finanziarie strumentali e di
personale dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente
(ENEA)”.



L'Enea è soppresso a decorrere dalla data di insediamento dei
commissari di cui al comma 6 dell'articolo. Questo comma prevede che
“per garantire l'ordinaria amministrazione e lo svolgimento delle
attività istituzionali fino all'avvio dell'ENES”, il ministero dello
Sviluppo economico nominerà entro 30 giorni dall'entrata in vigore del
decreto un commissario e due subcommissari. Lo stesso ministero
definirà funzioni, organi e sede del nuovo ente con un apposito decreto
di concerto con il ministero dell'Economia e sentite le commissioni
parlamentari competenti.



Commentando l'emendamento, Legambiente osserva che “non si tratta di un
semplice cambio di nome, da Enea a Enes”. Se il primo ente “rispondeva
in parte al ministero dell'Ambiente e dell'Università, la nuova agenzia
risulta essere completamente snaturata e legata esclusivamente al
ministero dello Sviluppo economico, alludendo a prospettive
completamente differenti”.



Il disegno di legge 1441-ter è attualmente ancora all'esame delle due camere del Parlamento.

 
 
 
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