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Post n°11 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da John.Ross.Mingotti
Vi riporto un esempio di edilizia sostenibile...
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Post n°10 pubblicato il 18 Ottobre 2008 da John.Ross.Mingotti
La produzione di energia nucleare, apparentemente pulita (nessun inquinamento da polveri sottili o metalli, zero emissioni di CO2), causa in realtà gravi ricadute ambientali dovute alla produzione di scorie radioattive e al loro difficile stoccaggio, nonchè elevati costi e pesanti problematiche sociali e di sicurezza in epoca in cui la minaccia terroristica è sempre più presente. I COSTI Il costo variabile del nucleare appare a prima vista tra i più bassi (es. in Francia 0,015 € per chilowattora). Riprendendiamo una tabella comparativa del 2003 per rendere meglio l'idea: • 0,02 € centrali idroelettriche esistenti • 0,02 € carbone • 0,03 € nucleare • 0,04 € gas • 0,05 € biogas • 0,07 € geotermico • 0,07 € eolico • 0,07 € nuove centrali idroelettriche • 0,12 € celle a combustibile • 0,57 € fotovoltaico (dati costo medio KWora in euro) Il costo variabile dell'energia nucleare può trarre in inganno poiché non include l'intera spesa che il pubblico deve sostenere per realizzare, gestire e infine smantellare una centrale nucleare. Analizzando complessivamente il sistema energetico, ovvero partendo dalla costruzione delle centrali sino anche alla complessa gestione dei rifiuti, si riscontra un notevole incremento nei costi sociali e una scarsa convenienza economica sociale. Questi i principali handicap: • Una centrale nucleare necessita un lungo periodo di tempo per essere costruita (in media 10 anni). In questo lungo periodo di tempo vanno poi aggiunti i costi oppurtunità, ossia le perdite "potenziali" pari al tasso di interesse perso se i fondi fossero stati depositati in banca o occupati in altre attività economiche. • Le centrali nucleari producono rifiuti radioattivi (scorie) la cui gestione è ancora un capitolo aperto per l'intero occidente. Soltanto gli Usa, dopo oltre 25 anni di studi, hanno realizzato una soluzione definitiva realizzando un deposito in profondità (geologico) in cui stoccare le scorie radioattive. Il deposito negli Usa sarà dedicato solo alle scorie di II grado mentre resta ancora incerto il destino delle scorie di III grado (ad alta radioattività) stoccate temporaneamente all'interno delle centrali nucleari. • Al termine del ciclo di vita della centrale nucleare va considerato anche il costo del suo smantellamento, la bonifica del territorio e lo stoccaggio delle scorie radioattive. Esempio. per costruire la centrale nucleare Usa di Maine Yankee negli anni '60 sono stati investiti 231 milioni di dollari correnti. Recentemente questa centrale ha terminato il suo ciclo produttivo e per smantellarla sono stati allocati 635 milioni di dollari correnti. Soltanto per smantellare le quattro centrali nucleari italiane l'International Energy Agency ha stimato un costo pari a 2 miliardi di dollari. In conclusione Il nucleare è stato presentato come una fonte indispensabile per generare energia elettrica a basso costo. In realtà i suoi costi "nascosti" (sostenuti dallo Stato tramite tasse e imposte) sono ancora troppo alti se paragonati alle normali centrali termoelettriche (gas o carbone). Per individuare un quadro completo dei costi è necessario allargare la visione all'intero ciclo di produzione e non soffermarsi sui singoli aspetti. Solo in questo modo si riesce a comprendere il reale costo sociale che la società dovrà pagare per avere l'energia nucleare. LE SCORIE L'altra faccia del nucleare: le scorie radioattive. Qualsiasi centrale nucleare produce "scorie radioattive". Una minima parte delle scorie sono normalmente disperse nell'ambiente senza provocare danni per l'uomo. Ad esempio, i reflui del raffreddamento sono scaricati direttamente nelle acque dei fiumi poichè considerati non pericolosi per l'ambiente. Per scorie nucleari si intendono soprattutto quei materiali che, trovandosi nel reattore o nei pressi, sono soggetti a una continua emissione di radiazioni. Dal semplice bullone alle componenti mettaliche più grandi (pareti, contenitori ecc.). Al termine del ciclo di vita della centrale nucleare, questi oggetti devono essere trattati come rifiuti speciali da trattare con molta attenzione in quanto fortemente radioattivi, e quindi pericolosi. Sono definiti per semplicità "scorie nucleari" ma occorre fare delle distinizioni. Le scorie nucleari non sono tutte uguali. E' un tipico errore dei giornali confondere le scorie ospedaliere con quelle delle centrali nucleari. Le scorie nucleari si distinguono in base al grado di radioattività da cui dipende anche la durata del decadimento e la loro pericolosità: • Alta attività (scorie di 3° grado): il grado di radioattività elevato in queste scorie implica un lungo periodo di decadimento, fino a 100.000 anni. Le scorie di terza categoria sono, in particolar modo, le ceneri prodotte dalla combustione dell'uranio e gli oggetti vicini al reattore (es. pareti metalliche). In tutto il mondo è stato identificato soltanto un sito "sicuro" per ospitare in profondità le scorie (deposito geologico) per migliaia di anni. Si trova in una zona desertica nel New Mexico (Usa) e ha richiesto oltre 25 anni di studio. Gli Usa hanno investito oltre 2,2 miliardi di dollari nello studio della sicurezza dei depositi geologico. Ciò nonostante ancora nulla sembra potersi affermare con certezza. Le scelte di localizzazione dei depositi di scorie sembrano più frutto della ragion di Stato che di processi condivisi con i cittadini del luogo. • Media attività (scorie di 2° grado) • Bassa attività (scorie di 1° grado) Queste ultime due categorie hanno una vita radioattiva inferiore. Necessitano soltanto di poche centinaia di anni per decadere. Queste scorie provengono, in gran parte, dagli ospedali (es. residui della medicina nucleare). Il grande problema sono le scorie di terza categoria provenienti dalle centrali nucleari. In Europa le scorie sono generalmente depositate nei pressi delle centrali nucleari o in centri di stoccaggio ingegneristici di superficie. I principali centri di stoccaggio europei sono: • Le Hague (Francia) • Sellafield (Gran Bretagna) • Oskarshamn (Svezia) • Olkiluoto (Finlandia) fonte www.ecoage.it |
Post n°9 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da John.Ross.Mingotti
“È evidente che pur di
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(l'effetto serra, questo sconosciuto)
Stefania Prestigiacomo è la ministra italiana dell’ambiente; in teoria la figura del ministro dell’ambiente dovrebbe preoccuparsi di difenderlo, ma non è questo il nostro caso. Dopo aver reintrodotto pochi giorni fa gli incentivi del Cip6 anche per l'energia elettrica prodotta dagli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti (detti inceneritori), eguagliandoli così alle fonti rinnovabili, ora ha deciso di opporsi alla direttiva europea sulle emissioni di CO2, isolandosi dal resto della Comunità Europea. Tale direttiva prevede la riduzione entro il 2020 delle emissioni di CO2 del 20%, il miglioramento dell’efficienza energetica del 20% e l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili del 20%. La Prestigiacomo, parlando davanti all’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA), ha sostenuto che gli sforzi europei sono inutili se non applicati a livello globale, sostenendo la dannosità anche delle misure volte a ridurre l’inquinamento da CO2 delle automobili (mi immagino già che applausi scroscianti, un po’ come andare a dire all’associazione italiana parrucchieri che i calvi sono dei nemici del popolo). Come motiva dunque la ministra la scelta di opporsi alle misure per la riduzione della CO2? Ecco una sua dichiarazione sul tema: (AGI) - Roma, 10 ott. - "Gli obiettivi del pacchetto clima energia vanno inseriti nel contesto economico complessivo. Bisogna svincolare il dibattito sul pacchetto clima-energia dal recinto dell'ambientalismo ideologico, altrimenti tali tematiche rischiano di restare in un ambito politico-militante, lontano dalla gente, lontano dall'economia reale, lontano anche da qualunque concreto beneficio per l'ambiente". Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. "Se si vuole che la battaglia per il clima diventi davvero una sfida condivisa, - aggiunge - programmi ed obiettivi devono essere inseriti nel contesto economico complessivo e, oggi piu' che mai, essere compatibili con tale contesto. L'Italia in passato, anche per ansia mediatica dell'ambientalismo politico di nicchia, ha assunto impegni slegati delle possibilita' reali del paese; impegni che, peraltro, hanno visto l'Italia penalizzata rispetto a partner europei che inquinano molto piu' di noi. Oggi bisogna cominciare a costruire perche' la situazione che ci ha lasciato il centrosinistra in questo campo era pessima. Ci sono da attuare politiche concrete e sostenibili per la riduzione dei gas serra nel sistema produttivo, in quello dei trasporti, in quello dei consumi civili. Ma senza intenti vessatori e nella consapevolezza che attorno alla battaglia per l'ambiente bisogna creare il consenso degli italiani e non solo visibilita' per maestrine e maestrini con la penna verde. Apprendo ora che l’effetto serra è diventato “ansia mediatica dell’ambientalismo politico di nicchia”; c’è da dire che in un primo momento ho pensato che tali dichiarazioni fossero uno scherzo vista la quantità spropositata di cazzate infilate una dietro l’altra, ma poi mi sono dovuto ricredere. La Prestigiacomo motiva inoltre la scelta sostenendo che il previsto contributo ambientale apportato dall’Italia è minimo e non corrisposto al ben più massiccio impegno economico richiesto per attuare tali miglioramenti (un po’ come dire visto che già facciamo poco, tanto vale non fare un cazzo); oltretutto senza impegni analoghi da parte di Usa, India e Cina l’Europa darebbe loro un vantaggio… …per favore qualcuno le spieghi il concetto di sviluppo sostenibile!!! Con questo illuminante esempio di strategia ambientale se il tizio davanti a me butta una cartaccia, allora posso farlo anch’io, non vorrò mica limitare la mia libertà di inquinare il mondo! Andrea Bonzi |
Inviato da: fabriceleone
il 12/06/2017 alle 19:26
Inviato da: rigitans
il 24/03/2009 alle 16:05
Inviato da: DolcePrinciFessa
il 24/11/2008 alle 14:01
Inviato da: to_revive
il 24/11/2008 alle 13:50
Inviato da: Mr_Forrest
il 24/11/2008 alle 10:53