Cucina e altre pause

IL SALE


Oggi un piatto di facilississima preparazione: IL SALE  Il sale può avere diverse provenienze: estratto da miniere si chiama SALGEMMA ricavato per evaporazione dalle acque del mare si chiama SALE MARINO ottenuto dall’ebollizione di soluzione liquida si chiama SALE DA EBOLLIZIONE impiegato direttamente in soluzione liquida si chiama SALAMOIA Sale grezzo o sale raffinato - Troppo spesso si trascura la qualità del sale stimando che un prodotto valga l'altro e questo è un grosso errore. Il sapore del sale è diverso se grezzo o raffinato, la sua resa nei piatti diversa se grosso o molto sottile. Il sale di scoglio francese, piuttosto umido, è sicuramente il migliore per condire a crudo, ma non è sempre di facile reperibilità sui nostri mercati. Per cucinare invece è meglio usare il sale raffinato, ben asciutto, poiché sala molto e ne bastano piccole quantità. Sulle insalate o su piatti al sale è più piacevole un sale meno raffinato, dal sapore più pastoso.Perchè è preferibile usare il sale marino integrale rispetto al comune sale da cucina raffinato. Il sale comune che si trova in commercio, detto anche salgemma, è formato in parte maggiore da cloruro di sodio, la cui percentuale viene aumentata dopo esser stato raffinato, può arrivare al 96/97 %. Il sodio è un minerale che dev'essere assunto con moderazione in particolar modo da chi soffre di ipertensione dovrebbe essere evitato il più possibile. Al contrario il sale integrale, in questo caso ci riferiamo al sale marino, è più ricco di minerali diversi dal sodio, per esempio, iodio, rame, zinco e bromo, la cui presenza riduce la percentuale di cloruro di sodio presente. Possiamo ridurre il nostro consumo in quanto il sale integrale marino sala di più traendone numerosi vantaggi sotto l'aspetto sanitario.Perché limitare il consumo di sale - Un consumo eccessivo di sale può portare all'insorgenza di diverse patologie: ipertensione arteriosa; diversi disturbi cardiovascolari, sia legati all'ipertensione sia indipendenti;  disturbi renali; perdita di calcio e quindi maggior rischio di osteoporosi; maggiore rischio di tumore allo stomaco.