Sostituzioni. Controllo. Concettualità.

Mordendomi le braccia, continuo a venire da te. E' una finta, lo sai... Lo hai intuito. Ti chiedo sempre le stesse identiche cose e tu rispondi come se dovermi spiegare infinite volte lo stesso concetto ti procurasse un immenso piacere. Non pensi che io sia deficiente o che abbia gravi problemi decisionali?Per trovarti mi devo far accompagnare, lavori lontano, in un posto scomodo. E l'unica amica che sostiene il mio gioco e possiede una macchina, vuole che ti parli.Ma non ti conosco, non conosco la tua vita e ho letto di te per sbaglio... Quindi perchè intromettermi nel tuo mondo e usurpare posti e toglier scene. Non fa per me. Ti seguirò da lontano, silenziosamente e se riuscirai a notarmi e sarai tu ad entrare nel mio di mondo, allora non mi preoccuperò più di nascondermi e forse potrò parlarti con calma, senza arrossire o tentennare.Segue un silenzio imbarazzato e un sorriso su tasti di plastica. Tu continua a parlarmi.