Cuore e cervello.

L'ultima notizia sulla crisi della coppa è che pure Hollywood ci mette lo zampino.

Il tempio delle commedie rosa, la fabbrica degli amori a lieto fine, sarebbe una delle cause che fanno inceppare il meccanismo delle storie reali, facendo naufragare anzitempo matrimoni e unioni in generale. Sono proprio le trame che creano nel pubblico aspettative inarrivabili. Col risultato che la quotidianità non regge il confronto, soprattutto circa l'intesa e la vita sessuale.

Si crede, inconsapevolmente, che un rapporto funzioni solo se possiede gli stessi requisiti. Le recriminazioni delle coppie riguardano il fatto che il patner non intuisce le esigenze prima che siano esplicitate (cosa che capita invece nei film) o che a letto non sono sempre e solo scintille.

Le statistiche dicono che ci si lascia sempre di più e che la maggior parte delle volte a chiedere la separazione è la moglie, e non è un caso che le donne siano tradizionalmente più sognatrici e romantiche. Fatto sta che una crisi prima o poi arriva per tutti, e si manifesta quasi sempre sotto le lenzuola.

Tutte le coppie prima o poi attraversano una crisi. se questa non diventa cronica, però, può rappresentare un momento evolutivo perchè impone di rimettersi in discussione, e questo è di per sè un accrescimento.

Sarebbe utile che ogni 4 anni marito e moglie si siedano a un tavolo e discutere di delusioni e cambiamenti reciproci, per trovare una negoziazione costruttiva prima che il rapporto si incrini.