Pioggia. Una lenta e fitta pioggia imperversava attraverso le foresta attorno a Cove; una giornata triste, come tante, dove tutto pare cosparso da un sentimento languido, dove l'acqua penetra attraverso ogni cosa....lenta e inesorabile.
Il terreno è scivoloso, i tronchi degli alberi caduti appaiono gonfi, questa dannata pioggia narravano gli antichi ,era cosi invasiva da penetrare ogni cosa che toccava persino l'animo umano. Pioggia maledetta.
In questo pessimo tempo una figura incapucciata incespicava a passo lento, ma deciso, in direzione nord-ovest addentrandosi sempre di piu nei meandri del bosco secolare di Cove.
Un lungo mantello grigio la ricopriva da capo a piedi, rendendo impossibile l'identificazione, il mantello era avvolto cosi stretto attorno alle spalle, che dava la senazione di voler rinchiudere il sinistro individuo, di volerlo isolare dalla foresta circostante.
Al suo passo uno strano fenomeno correva attraverso l'erba e le foglie degli alberi, un leggero movimento quasi impercettibile, simile a un tocco invisbile che le respingeva, di certo si trattava di magia arcana.
Un antico libro di incantesimi si dice che riporti la formula del In yux sanct, un eneregia arcana che isola corpo e mente respingento ogni cosa si avvicini a colui che la evoca; di questi misteri il mondo è pieno, e pareva che lo sconosciuto dallo strano mantello e dalla sinistra andatura fosse parte di tali misteri.
Di albero in albero, spingendosi sempre piu in la, è possibile trovare al centro di un folto gruppo di alberi secolari un'antica scala in pietra posta nel fitto del la boscaglia.
I gradini ricoperti di sottile muschio verde si poggiano in bilico l'uno sull'altro, in modo da delineare una struttura a chiocciola che sale di qualche metro ergendosi verso le punte piu alte degli alberi, quasi a voler lanciare una sfida verso la volta celeste.
Nessuno ricorda quando fu costruita quella scala, è certo tuttavia che essa nasconda la Magia antica, ma il suo fine è ai piu ignoto.
Il fato o forse meglio dire l'esatta coincidenza del destino fa ritrovare il misterioso individuo propio d'innanzi all'antica struttura.
Fu allora che scostò il cappuccio dal capo, indifferente alla pioggia battente, e rivelando il mistero della sua identità.
La fronte solcata da profonde cicatrici,nera come corteggia d'ebano, i lunghi capelli un tempo forse magnificamente biondi, erano ora di un giallo simile alla paglia dopo i lunghi mesi della stagionatura invernale, lo sguardo freddo e distaccato, il volto privo di espressione in un modo quasi inumano.
Chiunque fosse, era certo uno di quei rari individui che nella vita mai nulla temono, nemmeno la morte, e ne portano i segni nell'aspetto e soprattutto nello sguardo fiero e cupo.
Egli stringe le mani, in un gesto forse simile alla preghiera, e sussurra alcune incomprensibili parole; in un attimo un onda di vento muove con rabbia le foglie cadute e trascina con grande velocita il corpo dell'uomo dalla pelle d'ebano sul punto piu alto della scala.
Nuovamente magia arcana, egli dunque era un potente stregone.
Giunto all'apice della scala, distante diversi metri da terra, iniziò ad osservare la foresta circostante, alzando di tanto in tanto lo sguardo verso il cielo grigio cosparso di lampi; fu allora, che pronuncio queste misteriose parole " Balron vi ordina apritevi porte di Rebel".
E poi il nulla. L'uomo era svanito.
Restai nascosto dietro un'ampia quercia ancora per diversi minuti, impaurito dal sinistro prodigio che avevo osservato quella notte, e pensai tra me che forse non era stata una buona idea seguire quello straniero. Ero solo un povero ladro in cerca di bottino, e invece senza volerlo mi ero trovato spettatore di un evento che forse causera gravi calamita.....gia meglio fuggire...