Creato da cineciclista il 20/06/2010

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Spaghetti Story, film, Italia 2013, durata 83 minuti

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Spaghetti Story
Questa è la breve recensione che posto su diversi siti (Mymovies, Beh, buona giornata, Stampa Critica ecc.) di un film che non posso solo consigliare di vedere, quanto anche di fare in modo che si possa vedere nelle vostre città. Se conoscete, direttamente o indirettamente, proprietari e direttori di sale cinematografiche cercate almeno di convincerli ad informarsi, perché si tratta di una pellicola di qualità e anche di incasso garantito. Al Nuovo Cinema Aquila di Roma, in Via L'Aquila 68, al Pigneto, lo avevano programmato solo per il periodo festivo, ora hanno deciso di prolungarne la visione, perché sta facendo fare le file al botteghino e caricando di entusiasmo gli spettatori. Per ora si vede anche e soltanto al Dei Fabbri di Trieste, Beltrade di Milano, Mezzano di Agrigento e Lanterni di Pisa.

Facciamo una campagna affinché altre sale, in altre città, offrano la possibilità di vederlo

Sorprendente, scanzonato, lacerante, senza illusioni apre alla speranza

di Riccardo Tavani

Si sentiva il bisogno di una simile ventata di aria fresca nel cinema italiano. È la vera sorpresa del nostro cinema non solo dell’anno appena apparso ma anche di quelli indietro per almeno una decina abbondante di anni a questa parte. Girato con una manciata di spiccioli (quindicimila euro), di giornate di ripresa (undici) e con una Canon 5D da discount dell’elettronica, ottiene un risultato di forma, narrazione e significati davvero stringente e convincente. È la vicenda di quattro ragazzi di quella periferia generazionale smarrita dalla mancanza di reddito e  prospettive, con sentimenti e cultura ad alta definizione e proprio per questo maggiormente umiliata, negata, cancellata. Tra battute di dialoghi fulminanti e scene da commedia del nostro primo neorealismo, si morde l’amaro di una condizione che non sembra offrire nessuna facile via di riscatto. Una generazione straniera a se stessa, no, anzi! arruolata a forza in una sorta di “legione straniera” di se stessa, e lasciata poi vagare assetata nel deserto, alla ricerca di un’oasi, o forse di una borraccia appena di fiducia nelle sue doti e qualità. Quattro protagonisti di questa vicenda quotidiana delle nostre strade che non a caso sanno riconoscersi nel volto straniero, sconosciuto, lontano nel quale all’improvviso, riflettendosi, si imbattono e al quale cercano di offrire una possibilità, una speranza. Scrive Walter Benjamin: “Solo per chi non ha più speranza ci è data la speranza”. Questo significa che la speranza autentica è quella che si nutre per altri, mai per se stessi. Essa, infatti, ha in sé quella particolare forza del dono completamente gratuito di spargere intorno la propria aura, la propria energia umana, sociale. Così è questo film. Un film “ragazzo”, con autori e attori auratici che strameritano anche loro un’apertura di fiducia che sia insieme viatico al cammino del loro talento, come patrimonio comune che torna in circolo e può fare bene a tutti. 

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Commenti al Post:
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 04/01/14 alle 22:57 via WEB
Farò questa campagna....ci provo....Bentornato Riccardo!
 
 
cineciclista
cineciclista il 05/01/14 alle 02:44 via WEB
Sì, Eva, vale la pena dare fiducia e aiuto a chi lo merita e ne ha bisogno come per gli assetati l'acqua.
 
jezabels
jezabels il 05/01/14 alle 05:33 via WEB
Non conosco nessuno nell'ambiente del cinema (un tempo strappavo i biglietti in un cinema di una casa del popolo ma ora e' chiusa;)però ho amici che lavorano in radio e se, anche loro ne parleranno non può che fare bene a questo film..
 
 
cineciclista
cineciclista il 05/01/14 alle 13:44 via WEB
Certamente, Jeza, mi sembra un'ottima idea e la radio può facilmente mettersi in contatto con esercenti di sale cinematografiche che possono essere interessate a programmare il film o anche prevedere particolari, singole proiezioni con serate-evento ad hoc. La stessa cosa potrebbe valere per associazioni presente nella tua città. Grazie.
 
jezabels
jezabels il 12/05/14 alle 04:28 via WEB
Visto:**...lo hanno programmato pure qui, per pochi giorni e in orari inusuali. La sala era comunque quasi piena, ho fatto attenzione anche ai commenti finali del pubblico (non ne ho sentito uno negativo). Alcune battute davvero fulminanti, qualche scena Proprio delicata (il massaggio ai piedi della nonna per esempio) Regge bene tutto, un film molto piacevole**
 
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