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Lo sguardo oltre l'Occidente

Post n°164 pubblicato il 02 Febbraio 2015 da cineciclista
 

Emanuele Severino, filosofo photo EmanueleSeverino_zps376fe831.jpg
Emanuele Severino, il filosofo che svela la radice tecnica dello scontro tra Islam e Occidente.

 Se c’è un pensatore contemporaneo che può illuminare, con uno sguardo sicuro e originale, i fatti cruciali di quest’ultimo periodo è Emanuele Severino. Filosofo vivente, ottantaseienne, fin dalle sue prime opere svolge una riflessione sulle radici “tecniche” dell’Occidente e sul loro sviluppo attuale.

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Commenti al Post:
rtrtw
rtrtw il 02/02/15 alle 17:16 via WEB
Un popolo che ha solo messo davanti ai cattivi coloro che hanno fatto buone azioni e che ,pur non essendo nemmeno pochi, non bastano a ricordarci che noi italiani (compresi) abbiamo aiutato e agito in prima persona alla creazione di tanto sterminio,di tanta crudeltà, di tanto razzismo. Un saluto e grazie
 
 
cineciclista
cineciclista il 02/02/15 alle 20:11 via WEB
Sì, rtrtw, molte cose occultiamo, rimuoviamo del passato, per continuare a forirci alibi nel presente e per il futuri.
 
fraeduardo
fraeduardo il 23/02/15 alle 11:40 via WEB
Severino, una delle figure più rilevanti del panorama filosofico e culturale non solo italiano ma europeo, anzi direi mondiale. Da tempo le sue riflessioni sottolineano il tramonto dell’Occidente, il compiersi di un senso che l’Occidente aveva riposto nella ragione prometeica, la ragione scientifico-tecnologica, logos onnisciente e onnipervasivo che non solo si è impadronito degli enti di natura ma pure dell’uomo, oggi, al pari di tutti gli altri elementi, materiale della tecnica. Un testo memorabile di Severino: “Sul significato della morte di Dio” (1969) dice: “Si comincia a scoprire la malattia mortale. Ma chi se ne preoccupa? L’Occidente è una nave che affonda, dove tutti ignorano la falla e lavorano assiduamente per rendere sempre più comoda la navigazione, e dove, quindi, non si vuole discutere che di problemi immediati, e si riconosce un senso ai problemi solo se già si intravedono le specifiche tecniche risolutorie. Ma la vera salute non sopraggiunge forse perché si è capaci di scoprire la vera malattia” . La malattia dell’Occidente si chiama “nichilismo”. Si leggano in proposito le stupende pagini di “Essenza del nichilismo” (1972), Adelphi, 1982; Severino è il pensatore che, nel nostro tempo, ha pensato nel modo più radicale il problema della tecnica – asse portante della cultura occidentale. Interessante il suo blog. Arte, cultura, filosofia… Complimenti! Pace e bene
 
 
cineciclista
cineciclista il 25/02/15 alle 19:27 via WEB
Ti ringrazio, fraeduardo, per il commento attento e molto competente. A quello che hai scritto tu su Emanuele Severino, io aggiungo soltanto che per queste sue posizioni filosofiche fu prima sottoposto dal Vaticano a un processo dottrinario, e poi estromesso dalla Università Cattolica di Milano, nella quale insegnava. Un simile ostracismo lo ha decretato nei suoi confronti anche la Confindustria italiana, insieme divieto per lui di scrivere sul loro quotidiano “Il Sole 24 Ore”. Pace e bene a te, Fra':)
 
   
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 27/02/15 alle 13:28 via WEB
Tramonto dell'Occidente significa forse anche tramonto dell'essere umano ossia fine,distruzione,dell'uomo e della donna così come ancora oggi noi siamo? Vorrei dire...la tecnologia applicata alla medicina non sta forse andando nella direzione del voler sconfiggere a tutti i costi qualunque malattia? Insomma l'uomo vuole sconfiggere la morte in ogni modo a costo anche di trasformarsi in una macchina ...qui sono i concetti stessi di vita e morte ad essere messi in discussione.Dunque il tramonto dell'Occidente potrebbe coincidere con la fine della razza umana e la nascita dell'uomo robotico? Ciao Cine,sempre felice di leggerti!
 
     
cineciclista
cineciclista il 01/03/15 alle 12:14 via WEB
Fine dell’uomo e della donna, Eva, nel senso dell’Occidente. L’uomo e la donna che sono soltanto espressione di volontà e non sanno sentire, parlare, pensare, agire a prescindere da essa. Volontà – nel pensiero di Emanuele Severino, al quale il mio post si riferisce – di modificare lo statuto originario dell’essere. Il pericolo della progressiva distruzione della Terra è insito, per questo filosofo contemporaneo, nell’ideologia e nella volontà del profitto a tutti costi del capitalismo. Ideologia che cozza ed è destinata a entrare in conflitto proprio con la capacità che hanno oggi la scienza e la tecnica di sconfiggere sempre più le malattie, e non solo dell’uomo ma anche del pianeta. Sì, il pericolo dell’umanità robotica c’è, eccome, ma c’è sempre quella dimensione originaria dell’essere destinata a riemergere come contraddizione irrisolta. E questo anche nel caso anziché o insieme a un pianeta robotico, la tecno-scienza riesca a creare una sorta di paradiso terrestre. Grazie, Eva, per il consueto, attento commento. :)
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 01/03/15 alle 20:32 via WEB
Allora Severino e' pro scienza e tecnica visto che esse vanno all'inseguimento dell'eterno....anche se in tale caso l'essere che è e non può non essere,non scomparirebbe mai!!! ;-)
 
     
cineciclista
cineciclista il 01/03/15 alle 22:24 via WEB
No, Severino, non è pro scienza e tecnica, dal momento che lui vede in esse lo stedio ultimo di quell'essenza del nichilismo che è all'origine dell'Occidente. Così, anche nel caso esse dessero luogo a un paradiso terrestre della tecno-scienza, continuerebbero sempre a trascinarsi dietro e, anzi, ad accrescere a dismisura quella fede nel Nulla e quel terrore di esso, con il quale sono destinate a fare i conti.
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 02/03/15 alle 07:20 via WEB
Essere eterno e immutabile in quanto il nulla non esiste...così la tecnica combatte contro i mulini a vento.Ma che succede dunque quando si muore? Anzi esiste davvero la morte?.....e poi quando l'Occidente sarà tramontato cosa e chi rimarrà sulla Terra? Ahhh quante domande...vero?
 
     
cineciclista
cineciclista il 02/03/15 alle 11:31 via WEB
L'Occidente è solo una civiltà della Terra, tramontando esso non è che la Terra non sarà più abitata. Per Severino la morte - proprio come il nula - non esiste. Anzi, la morte comme nullificazione è un'invenzione e un'interpretazione della realtà prodotte dalla nostra attuale civiltà.
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 02/03/15 alle 18:09 via WEB
Ma come tu scrivi,ogni angolo geografico della Terra e' occidentalizzato...e la tecnica corre in avanti arrivando a fare cose fino a poco tempo fa impensabili.
 
     
cineciclista
cineciclista il 02/03/15 alle 20:26 via WEB
Certo, Eva, però il tramonto di una civiltà non ha mai significato il tramonto dell'umanità in sé... ma solo di una forma di vita, di visione del mondo e del suo agire nel mondo.
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 03/03/15 alle 14:34 via WEB
La sera dell'Occidente lascerà il posto a un nuovo giorno...ecco mi chiedo quale tipo di visione del mondo ci sarà ...che tipo di essere umano popolerà il pianetaTerra...sempre che la Terra non soffochi e l'uomo con essa:-(
 
     
cineciclista
cineciclista il 04/03/15 alle 16:05 via WEB
La filosofia, Eva, compresa quella di Emanuele Severino non è una sorta di sfrera di cristallo che predice il futuro, ma solo uno strumento umano per capire le tendenze del mondo. Per questo pensatore sarà un'umanità libera dalla fede nel nulla e dunque sevra dalla volontà di piegare e modoficare ai suoi scopi l'autenticità originaria ed eterna dell'essere. Severino scrive sia trattati prettamente logico-filosofici, abbastanza per addetti, ossia difficili, sia opere divulgative aperte alla comprensione del grande pubblico non specializzato in filosofia contemporanea.
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 04/03/15 alle 20:27 via WEB
Beh il nichilismo mi pare che da qualcuno fosse stato predetto...:-) Buona notte!
 
     
cineciclista
cineciclista il 04/03/15 alle 23:01 via WEB
Per Severino il nichilismo è già all'origine stessa della filosofia greca, ossia all'origine dell'Occidente, escluso solo Parmenide. Questi, infatti, parla di "mortali dalla doppia testa", ovvero gli uomini che credono sia nell'essere che nel nulla, ossia nella massima opposizione logica possibile. Per Severino credere sia nell'essere che nel nulla significa credere tout court nel nulla e basta. E' questa la vera "essenza del nichilismo", che l'Occidente nega a se stesso. Anche Nietzsche parla di nichilismo a proprosito di tutto il precedente pensiero metafisico. Solo che per lui bisogna arrivare a un vero nichilismo, abissale, che riconosca che non vi è alcun fondamento, principio, valore assoluto nel divenire incessante del mondo. E' questo che intende dire con la celebre espressione di Zaratuhstra: "Dio è morto". Non direi, perciò, che il nichilismo è stato "predetto", ma che è stato svelato, riconosciuto e detto.
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 05/03/15 alle 06:38 via WEB
Hai ragione ...so di non sapere...ma mi chiedo come una grande civiltà come quella greca che ci ha lasciato tesori inestimabili,che credeva negli dei e basava la vita su principi saldi e incorruttibili,possa essere responsabile della nascita del nichilismo che è la fede nel nulla.Non so se come tu dici il nichilismo sia stato detto...potrebbe anche essere stato pre-detto da alcune menti depresse e malate per poi diffondersi come la peste in ogni angolo del mondo e come si sa la potenza devastante e distruttrice della parola crea verità dove verità non ci sono e in questo senso pre-dice,profetizza e così dopo averci inculcato che Dio e' morto ecco che la profezia si avvera...se siamo nulla tanto vale toglierci la vita prima di morire anche perché non sia mai che un bel giorno ci svegliamo e ci accorgiamo del TUTTO meraviglioso che ci circonda....Speriamo che quel qualcuno inizi a parlare della filosofia del TUTTO,DEL SENSO,DELL'AMORE....molti di noi non hanno voglia di essere inghiottiti da un buco nero.Buona alba Ric!
 
     
cineciclista
cineciclista il 05/03/15 alle 14:22 via WEB
La depressione, Eva, c'entra poco o niente con il nichilismo. A concepire un Ente unico supremo ed eterno è stato proprio Platone, per "salvare i fenomeni", ovvero l'apparenza del divenire e sfuggire, nello stesso tempo all'orrore del nulla. La nostra chiesa ha ripreso tale concezione e per Severino anche essa è una dei principali centri mondiali di diffusione del nichilismo. Per questo è stato allontanato dal Vaticano - tramite un processo dottrinale - dalla cattedra di filosofia alla Università Cattolica di Milano. Un ostracismo simile glielo ha decretato la Confindustria italiana, che impedisce ai mass media da essa controllati di pubblicare le idee di questo prestigioso pensatore contemporaneo. Severino, infatti, afferma che l'ideologia del profitto a tutti i costi del capilasmo sta mettendo a rischio la stessa sopravvivenza del nostro pianeta.
 
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