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SalinaDocFest

Una scena di "La beauté c'est ta tete", film vincitore del Salina Doc Fest

Una incantevole isola cinematografica del Mediterraneo che rischia di sprofondare sotto il mare

Riccardo Tavani

L’ottava edizione del Salina Doc Fest è stata splendida e drammatica nello stesso tempo. Rischia, infatti, di essere l’ultima. Ma i documentari selezionati da Mazzino Montinari e Antonio Pezzuto sul tema “Donne e Mediterraneo” sono stati davvero di alto valore.

La giuria ha avuto dello spinoso filo da torcere per assegnare il premio “Tasca D’Almerita”. Alla fine ha assegnato la vittoria a “La beauté c’est ta tête”, la bellezza è la tua testa, che è una frase, una scritta murale che comincia a diffondersi viralmente in diverse città europee. Girato a Marsiglia, città in forte espansione economica, il film la mostra con gli occhi di un gruppo di “mosche da bar”, di semi alcolisti che si ritrovano fin dalle prime ore del mattino in un piccolo bar a ridosso del porto vecchio. Quasi la sinfonia di una grande città, dall’alba al tramonto, ma cantata e suonata su una chitarra scassata dalle voci impastate di alcol di questi malconci ma storici abitanti della città e di quel suo infimo bar. A firmare il lavoro è ZimmerFrei, un collettivo cinematografico composto da Anna Rispoli, Massimo Carozzi, Anna de Manincor.  Un film che, immediatamente dopo la sua visione, in un mio twitt ho definito “Notevole”. Il premio è strameritato e auguriamo al film di raccogliere altri successi e al collettivo di crescere.

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Salina Doc Fest 2014

Golshifteth Farahani, ospte d'onore del SalinaDOCFest

SalinaDocFest 2014,
festival del documentario narrativo

Donne e mediterraneo

di Riccardo Tavani

La migliore contemporaneità critica del cinema documentario si dà anche quest’anno appuntamento a Salina, nel piccolo arcipelago delle isole Eolie. Siamo alla ottava edizione, che si svolgerà dal 23 al 27 settembre. Con tenacia, nonostante le crescenti difficoltà, Giovanna Taviani e tutto lo staff del SalinaDocFest mantengono fermo e arricchiscono di contenuti questo importante punto di incontro, conoscenza, scambio tra pubblico e cineasti nell’area del Mediterraneo.  Ha scritto Roberto Saviano: “Il festival di Salina mi ha iniziato a una forma d’arte che non mi ha più abbandonato. Il documentario: un occhio sul mondo, migliaia di occhi sul mondo… In un’Italia a pezzi, in cui manca tutto, solo la conoscenza può davvero salvarci”. continua a leggere su STAMPA CRITICA

Neo compromesso storico e declino della democrazia

Patto del Nazareno: il neo compromesso storico e il declino della democrazia

di Riccardo Tavani

Il patto del Nazareno è la continuazione del vecchio compromesso storico moroteo-berlingueriano con nuovi mezzi e sotto mutate condizioni. Non è davvero importante se sia stato realmente stilato e firmato da Renzi e Berlusconi, o nasconda una sua parte segreta. Il fatto è che esso è nelle cose. La classe politica italiana, dopo averle tentate tutte, torna a questo nodo come a qualcosa di atavico e non più eludibile. 

Non importa se Renzi sia nel solco della sinistra o no. Il punto è se sia nel solco di quel compromesso. Anche se la sua figura non è paragonabile a quelle storiche richiamate, pure, da ex giovane democristiano, appare come un figlio biologico e una prosecuzione generazionale di quel tentativo immaginato a metà anni ’70 del secolo scorso da Moro e Berlinguer.

Questi due protagonisti hanno rappresentato l’ultimo e anche tragico tentativo di configurare quel compromesso in una dimensione e concezione della politica nazionale come massima architettura al vertice del governo, della società e del potere.  Una dimensione e una concezione che stavano già allora tramontando. Renzi e Berlusconi, infatti, sono già ombre che si allungano con il calare definitivo del sole all’imbrunire.

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