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#5

Da piccolo facevo spesso un gioco idiota.
Ripetevo mentalmente una parola per tante volte.
Tante, tante tante volte.
Dopo qualche minuto che rimbalzava nel mio cervello accadeva una cosa strana.
Smembrata, invertita, scomposta e poi ricomposta diventava un suono senza senso, un contenitore vuoto.
Per un istante, per un'infinitesima frazione di secondo non mi era più chiaro suo significato.

Non faccio più quel gioco idiota, almeno non con le parole.

Ci sono periodi in cui i giorni si ripetono.
Uguali. Sovrapponibili. Interscambiabili.
Orari, impegni, eventi si ripetono ciclicamente senza interuzione, senza nessuna variazione.
Singole lettere che compongono una parola ormai priva di senso.

Oggi
Ho ignorato la sveglia.
Ho fatto un percorso alternativo per recarmi al lavoro.
Ho fatto colazione al bar incurante del mostruoso ritardo.
Ho mandato affanculo il collega che ogni mattina mi accoglie con la solita noiosissima battuta.
Ho annullato tutti gli impegni.
Ho cazzeggiato per tutta la mattina.

Ora vado a mangiare al xxxxx's Restaurant anzichè ingurgitare il solito panino del cazzo.