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Quieto vivere..... A presto

o sopravvivere...

veramente non ci riesci proprio a nascondere cio' che provi, ed e' in fondo quello che vuoi!

Se lo dici tu...

Dove vai? Aspetta Breeeeeeeeeezeer...E' più veloce della luce...E' normale che gli piacciano le geishe...

Adoro le donne che utilizzano correttamente l' a href...

Bisogna sempre dire ciò che si pensa...sempre!

Vorrei ancora crederlo, sono piuttosto combattuto.

torni...?

Normalmente si.

Vero, è una maschera messa per egoismo... perchè l'orgoglio e la dignità non ci permettono di mostrarci integralmente agli altri, denudati di ogni più piccolo pensiero, di ogni più piccola debolezza.

Mi piace.
Ipotizza e definisci ora il caso altruistico.

Caffè bevuto. E stavo meditando.... Senti, signor "breezeer", ti sembrano logiche certe affermazioni e certi ragionamenti, fatti da te alle 02.15 e da me alle 08.08??? :-))) Forse sarebbe opportuno "ragionare" ad orari più decenti... Così magari riusciremmo ad essere.... "normali"!!! ;-) Cmq sia, io non ho nessun blog ma non per questo non scrivo... tutt'altro! Anche se mi rendo conto che la cosa migliore è il blog, perchè si ha l'opportunità di essere sè stessi, confrontandosi. Si ha l'opportunità di mantenere la maschera, qui dove nessuno può identificarci. Qui dove è più difficile che qualcuno -conscio della nostra vulnerabilità- possa far male, farci male. Ora penso di avere "straparlato" abbastanza, quindi penso che me ne andrò a fare una "sana" chiacchierata con mia sorella (parlando di tante belle cose materiali, tipo i doveri di casa, verso i figli, verso il lavoro... e poi dell'erba da tagliare, dei lavori comuni ecc ecc ecc... no comment!). Buonissima domenica, signor breezeer! :-)

Buongiorno! Accidenti, mi metti in difficoltà! ;-( Ok, spero di non essere troppo prolissa... Credo che anche l'altruismo, il buonismo, la generosità -seppure esistano- si nascondano dietro ad una maschera che viene messa e mantenuta in parte per non ledere gli altri, per evitare di trasmettere quello che in alcuni momenti diventa per noi sofferenza. Ma credo anche che la virtù mancante che distingue l'uno e l'altro caso, sia quella dell'umiltà. Essere umili al punto di mostrarsi integralmente. Ecco, io credo che quando non si è così "particolari", così "speciali", allora le cose che capitano non ci fanno stare così male e, in quel caso, possiamo essere umili e mettere la maschera del buonismo con tutta l'umiltà di cui siamo capaci. Diversamente, se le cose che ci capitano sono "forti", difficoltose da gestire e ci fanno stare male, allora non permettiamo a nessuno di vedere quanta sofferenza interiore abbiamo.... E intanto che ti rispondo, ho capito una cosa importantissima: ciò che noi siamo in grado di accettare e gestire, può essere messo di fronte agli altri.... perchè siamo in grado di far fronte a ciò. Quello che non siamo in grado di accettare, gestire, controllare, provoca una sofferenza immane e persistente, che ci rende talmente vulnerabili al punto di salvaguardarci "fingendo". Conclusione: è una maschera che serve a noi stessi in primis, al fine di poter andare avanti. L'umiltà di saper togliere la maschera e di mostrarsi con le proprie debolezze, è qualcosa che non abbiamo.... perchè mostrarsi integralmente nudi vuol dire far scoppiare miliardi di scintille che ci portano dove non sappiamo o dove non vogliamo. Adesso però vado a bere un bel caffè macchiato... Così almeno poi torno a ragionare!!! ;-) Un abbraccio, buona domenica.

tacere per non urlare,non urlare per non ferire,non ferire per non morire...ogni azione genera un riscontro,una conseguenza,vigliaccheria sanguinea di cui non potremmo mai privarci,neanche se lo volessimo realmente.Una maschera di comodo,per sopravvivere,l'istinto guida ad indossarla,e ce ne appropriamo volutamente, consci già del risultato finale. A presto,forse..Sophie

.. come se fosse possibile dire tutto.. come se fosse possibile "scegliere" di non farlo..

benvenuto nel monso del caos interiore...l'importante è esistere...poi prima o poi capiterà di comprendere...buona notte

I dubbi a volte esistono per veder chiaro.. non per creare malavita. Quando son troppi van sgomberati, liberati.. lasciati liberi non intrappolati (almeno così la vedo, così l'ho vissuta in questo periodo, dubbio=negatività) Tutto ciò che non è stato detto, è perso... ed è forse questa la tragedia della tristezza umana..ma c'è sempre una possibilità, un nome, trova il tuo..

le maschere sono la più o meno spontanea esigenza di mediare tra sè e il mondo...

Questa definizione mi piace!

quale maschera stai usando? :)))

Al momento ne sono sprovvisto, le ho mandate tutte in tintoria.

ha solo quella di ordinanza...

Accidenti, anche a me piace da matti questa definizione! :-) Ciao, buona serata!

ciao mr. si. tacere, l'eloquenza del silenzio. poi arrivano le parole dei un'altra maschera e sembra che dicano cose diverse da quelle che diceva il silenzio. e poi arriva un attimo in cui per non sentirti a pezzi ti ritrovi a preferire il silenzio. ma poi capisci che non c'è verità nell'una o nell'altra cosa, intendo verità assoluta. e quindi ora???

Dubito il "nascondersi" sia altruismo... nemmeno egoismo del resto, non bisogna dir sempre tutto, omettere spesso è preferibile, la sincerità a tutti i costi certe volte può solo far male. Nascondersi è un sinonimo di insicurezza, di paura del giudizio altrui, il non volersi confrontare. Solitamente nei blog ci si apre maggiormente proprio perchè non conosciamo chi ci legge, e l'altrui giudizio non può ferirci più di tanto... il nostro monitor anonimo ci protegge sempre e comunque...

Già, mai dire tutto per evitare di distribuire troppe certezze.

...le maschere...ma quante possiamo averne? vorrei che la risposta fosse : infinite. Una per ogni momento in cui non voglio che quello che penso e quello che vedo negli altri si possa vedere in me... Mi intrufolo in questo tuo blog perchè quello che hai scritto mi piace, e mi somiglia..una motivazione un po egoista ma è quella che è... Buona giornata Dark...

ma quante seghe mentali!!!!!

le maschere che indossiamo sono parte di noi stessi, perciò anche quando in terpretiamo un ruolo che non riteniamo nostro, quando mentiamo o taciamo la verità non stiamo vestendo l'identità di qualcun'altro, semplicemente mostriamo i lati più raffinati e autentici di noi stessi. nel mentire non si può fingere. non si può inventare il non detto, le parole, le pause e le immagini che offriamo agli altri sono pezzi della nostra pelle.