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Fidarsi è bene. Non fidarsi era meglio...


Dopo anni di relazione, finito l'innamoramento, la stabilità del rapporto di coppia si basa su un equilibrio che è spesso teorico o non esiste. L'armonia che si crea è falsata dei reciproci egoismi. Ciascuno ha dei desideri, ma non è detto che questi desideri corrispondano a quelli dell'altro. Ci si dichiara Amore, ma si pongono veti, limitazioni alla libertà dell'altro di fare, di agire. La mediazione che ne consegue è spesso devastante. Matrice di rinunce o di menzogne. All'apparenza non esiste altra via.Vivere in coppia è difficile per questo, perché stare insieme, condividere la quotidianità, comporta un sovrapporsi di volontà differenti, che spesso remano in direzione opposta.L'Amore vero implica l'assoluta libertà dell'altro perché amare è fidarsi, non possedere. E' lasciare all'altro la facoltà di essere felice, di dire e fare tutto quello che ritiene giusto, in totale autonomia.Ma perché questa subliminazione dell'Amore trovi spazio si deve avere l'identica visione, quel comune obiettivo che fa dell'Amore un volersi bene senza chiedere, senza recintare.La ricerca di questo equilibrio, che si insegue senza mai raggiungerlo, trova il maggiore impedimento nell'egoismo di coloro che, in nome dell'Amore, pretendendo un'autonomia ed una libertà che, nel contempo, non sono disposti a concedere.Ma è questo Amore? No, non lo è. Eppure il mondo è pieno di milioni di persone che continuano a vivere insieme in questo modo, dicendosi "ti amo", ma rimpiangendo un idea dell'Amore, sognata, letta, da loro stessi raccontata, che rimane irraggiungibile quando non si è disposti a mettere da parte il proprio ego-ismo.