DAGBOG

Le conseguenze di Whats App


Lei si siede di fronte a me. Posiziona la sedia all'angolo. Domina lo spazio. E' bella, somiglia molto a Sandra Bullock. Mi guarda. Le scivolo addosso sbirciandola.Mi trovo in un locale sperduto nella zona residenziale di Palermo. Uno dei locali dove cerco riservatezza per leggere. Sono con mio figlio e quindi ho messo ancora più attenzione nell'individuare il posto. Mai stato prima, ma sembra adatto. Così consumiamo e leggiamo, ignorando per quanto possibile ciò che accade intorno a noi.Arriva lui, le porta un caffè: E' un bell'uomo. La copia identica di uno dei personaggi interpretati magistralmente da Michel Cotè nel film del 2008 Club Privé (per intenderci quello che indossa la parrucca).Sta per sedersi in una sedia dandomi le spalle, ma poi decide di cambiare posto e di mettersi accanto alla donna, sempre di fronte a me. Lei continua a guardare. La ignoro. Le squilla il telefono. Lei lo prende e guarda. Impugna il telefono dal lato opposto di dove si trova lui, all'altezza del fianco, in modo di leggere senza essere vista.Lui le inizia a dire di Whats App. Che è un guaio. E che le telefonate potrebbero essere di un mitomane.Lei risponde qualcosa che non sento. La conversazione continua ancora. Parlano dello stesso argomento. Hanno visi seri, tesi. Dopo circa cinque minuti lei si alza e gli dice che deve andare a fare una commissione li vicino. Si allontana e lo lascia da solo.Non sembra sia una domenica calda come questa che ci sta regalando novembre. C'è freddo tra i due. Un freddo che conosco. Che non refrigera. Anzi fa sudare.Mi chiedo quante coppie vivano le stesse situazioni. E quanto la telefonia mobile, le chat, Whats App, Facebook e via discorrendo abbiano contribuito e contribuiscano a distruggere le unioni anziché a crearle.In Italia il numero dei divorzi ha quasi raggiunto il numero delle unioni ufficiali. Un'impennata in avanti verso la dissoluzione delle coppie. La tecnologia ha dato una grande mano. Ed anche i mitomani che fanno squilli improvvisi, che mandano messaggi imprevisti. I mitomani, certo...