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Marcondirodirondello!

Post n°6295 pubblicato il 04 Luglio 2012 da davidaliuslosyano

L'Apocalisse. Il miraggio. Le sette streghe. Il castello... Marcondirodirondello (...)
No, non mi lascero' confondere. Vecchie parole sulle sue labbra. Ma non mi lascero' confondere. Io conosco la temperanza e la temperanza conosce me. Possono calpestare un lenzuolo. Mi trovera' monda dal peccato. Guadagnero' la chiave che apre il Paradiso. Il sonno eterno mi sorprendera' in piedi sulla Montagna laggiu'.
La Fata Turchina. La spada. Il fuoco. L'estate. I cardi. Le fanfare. Tre per tre. I pasticcini. I colori della primavera. La sabbia negli occhi, che prendevi a calci come nella canzone. Quella canzone che tanto mi piaceva. L'ho solo percepita, senza l'uso del sentimento. D'emozione destituita. Mi ricordava te. Le notti a contare i minuti. A ricordare il passato. Il gioco leggero della vita, stretta nei nostri pugni. Stretti, stretti.
Cio' che il sangue dice, non mente. Il nostro sigillo. Non capiscono che tutti noi siamo uniti nella morte. Avida, purpurea, intelligente morte. Chiama all'appello i Giusti di Dio Padre. Saremo insieme, io e te, dietro quel cielo laggiu'. A piedi scalzi nel fragore dei Tempi. I pugni chiusi sul destino. Il ventre che brucia, il vento che abbraccia. E il sangue che chiama. Lui non mente. Un sigillo sulle nostre vite.
Una corsa. Le gambe tremule. Le salmodianti note sulla pelle. Acquazzoni inventati per stare insieme. Un ricamo sul cuore. Un fiato che si perde tra gli atomi di sole. La paura che svanisce la stanchezza. Sei con me? Il tocco delle sue labbra sui capelli bagnati. Sono emozioni destitute di calore. Gli ultimi avamposti, prima del tormento. Le palpebre che si schiudono. Nel sonno stringiamoci. Il sangue si confondera'. Il tormento che chiama, beve questi attimi. Insieme. Quel chiarore nella lontananza rossa accesa. Un brivido. L'attesa... per qualcosa che non c'e' ancora, ma che verra'. Il suo sigillo sulle nostre ossa. Un tatuaggio del destino. Mi hai detto che non ti fermerai. Saro' un lenzuolo che possono calpestare. Tua, fino alla fine. Mi troverai felice. Emozioni destitute di tempo.
Lui mi scovera' coi miei desideri, ma non mi punira'. Andro' sui sentieri a giudicare i Giusti che lottano col passato e le emozioni che tornano. Ma il sangue non mente. La mente che svanisce e Lui che mi portera' con Se', mi guardera' negli occhi, mi sorridera'.
Lasciami morire. In qualche luogo trovero' la mia pace, e il respiro di Dio Padre mi ridara' la forza e la ragione. Lasciami andare. Voglio essere l'onda della risacca nella notte. Leggera, leggera come panna montata. Calpestata, come un lenzuolo. Lasciami sognare, ancora una volta. Saremo solo io e te sulla Terra.
I passi. Passi che avanzano nel vuoto del Creato, tormentano il mio tormento. Il gioco del sogno livido. La danza. Acini di tempo. Frammenti di ragione e di te che svaniscono. Dita che sfiorano. Occhi che brillano, come lune tremule. Sorsi di pioggia imbastiscono i sorrisi. Le foglie che cadono, che spostano il vento. Una mano che ferma il tempo. L'assillo degli attimi che scivolano. Guance sudate nella membrana vischiosa della notte. Suoni che si allontanano, che chiamano, come il sangue che non mente.
Mi sento un albero che ha perso corteccia e radici. Un albero calvo di luce, che non si nutre piu' di presenze e di sguardi. Le sue emozioni. Uno specchio spento che mi nasconde a me stessa. Un'immagine ebbra che non riconosco. Le piaghe delle mani. Il mio volto nella nebbia. Il fruscio del silenzio. Un canto. L'alba che ritorna, che non mi lascia in pace. Il sangue che non mente, col suo sapore acidulo che spezza la ragione. L'inchiostro che buca. Il buio che assale, che culla nel torpore le tue molecole nemiche.
La vita e' un gioco lontano, opaco. E' un prima e un dopo. E' un prendere o lasciare. Un in e un off. Una tregua. La posta e' la stessa, dovunque: un sottile, carezzevole, tattile dosaggio di polvere fangosa che tappa le narici, che scuote questo meraviglioso involucro di atomi.
Riconosco il dolore e me stessa nei giorni che uccidono. Riconosco una rosa dal suo tremolio sul palcoscenico dell'universo cangiante.
L'Apocalisse. Il miraggio. Le sette streghe. Il castello... Marcondirodirondello (... )

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