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L'ANGOSCIA DI NASCERE E LA RICERCA DEL CH'I

Post n°8 pubblicato il 28 Gennaio 2013 da paoloproietti.rnk
 

 

Questo coso qua sotto è il diaframma toracico.

Di solito si considera un muscolo, ma non è proprio esatto.

È una struttura complessa.

 

 

 

diaframma

 

Al centro, quella roba bianca che sembra il grasso della bistecca, c'è una zona tendinea chiamata “centro frenico” perché ci arrivano i nervi frenici, responsabili del suo movimento.

Dal centro bianco nascono delle fibre che vanno a formare tre diverse fasce muscolari.

La prima (sternale) si attacca, in avanti alla “punta inferiore” dello sterno.

La seconda (costale), si infila tra le ultime sei costole (quelle che “nascono” dalle ultime sei vertebre dorsali).

 

La terza (lombare) si allunga in due “pilastri” di lunghezza diversa (il destro è più lungo del sinistro) che si ficcano nei dischi della seconda terza e quarta vertebra lombare.

 

 

 

diaframma 2

 

 

Il bisteccone, che quasi sempre ci immaginiamo come una lamina o una fascia orizzontale in realtà ha invece la forma di un elmo antico, un po' asimmetrico.

 

 

diaframma 3

 

La parte (cupola) destra che preme sul fegato è più alta della parte sinistra , che sotto di sé ha invece lo stomaco e la milza, più mobili del fegato.

 

Quando si inspira normalmente le due cupole si abbassano comprimendo gli organi dell'addome e dando l'impressione di un allargamento dell'addome.

Quando si espira le cupole si alzano e l'addome si rilassa

 

Il diaframma toracico oltre che a fegato, stomaco e milza è collegato direttamente a pericardio, sacco pleurico, peritoneo, duodeno, colon, ghiandole surrenali, reni e pancreas.

 

Non occorre essere medici per intuire che un suo cattivo funzionamento ha pesanti ripercussioni su tutto, l'organismo.

 

Ma perché il diaframma funziona male?

 

Una cosa che molti non sanno è che il feto, nella pancia della mamma, non respira con i polmoni.

Respira con il cordone ombelicale che è un tubo legato alla placenta.

Dentro il tubo ci sono vene e arterie che portano ossigeno e cibo direttamente nel corpo del bambino ed eliminano i rifiuti.

 

respirazione prenatale

C'è un sistema circolatorio diverso dall'adulto.

Banalizzando si può dire cuore (che lavora a regime ridotto, diciamo al 40% delle sue possibilità) e polmoni ( che sono collassati) vengono bypassati mediante tre valvole ( che si chiamano, credo, “dotti”) che verranno rese inoperose dopo la nascita.

 

Il diaframma che fa durante la respirazione prenatale?

 

Niente.

 

(In realtà forse per allenarsi il feto ingoia ogni tanto del liquido amniotico e lo dirige ai polmoni.... ma è poca roba, pare).

 

Subito dopo la nascita il cordone viene tagliato e annodato, la placenta non distribuisce più ossigeno e alimenti nel corpo e al bambino manca improvvisamente l'aria.

 

 

Benvenuto al mondo!

 

Abituato a sentire l'energia fluire liberamente dall'addome il bambino irrigidisce il diaframma nella posizione più alta possibile.

 

E' questo il motivo per cui un tempo, e qualche volta ancora oggi, gli si dava una sberla sulla schiena: per aprire i polmoni e far scendere forzatamente il diaframma.

 

Ecco la radice “antica” del suo cattivo funzionamento.

Il diaframma viene collegato alla paura di morire, all'angoscia, alla mancanza di aria e più si ha la paura di non respirare più si tende ad alzare le due cupole che premono sui polmoni, schiacciandoli, e sul cuore.

 

La respirazione taoista si basa sulla tecnica di mantenere le due cupole del diaframma nella posizione più bassa possibile, sia in inspirazione che in espirazione, in modo da eliminare o attenuare il riflesso dell'angoscia originaria.

 

Credo che la chiamino Respirazione Prenatale.

 

Ma che fine fanno nell'età adulta i residui della circolazione fetale?

 

Non saranno per caso connessi a quella che i taoisti chiamano CIRCOLAZIONE DEL CH'I PRENATALE e ai cosiddetti CANALI STRAORDINARI?

 

piccolo circuito

 

 

 
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