I dati dell’operazione “Pettirosso”, e degli arresti compiuti a Mondragone e Bari non sono ancora inseriti nell’aggiornamento mensile del ministero dell’Interno sui risultati del contrasto alla criminalità organizzata. Finiranno nell’aggiornamento di luglio e faranno salire gli incrementi percentuali dei successi che questo Governo sta infilando nella lotta contro le mafie. Tuttavia bastano i dati fermi alla data del 30 giugno per dimostrare l’impegno del Governo e soprattutto i risultati conseguiti nel raffronto con il biennio precedente del governo Prodi.
Questi in sintesi.
- Arresti: 5.835 (Governo Berlusconi), ovvero +48% rispetto al periodo precedente.
- Latitanti tratti in arresto: 384 (Governo Berlusconi), ovvero +62% rispetto al periodo precedente.
- Elenco dei 30 più pericolosi: 25 (Governo Berlusconi), ovvero +127% rispetto al periodo precedente.
- Elenco dei 100 più pericolosi: 54 (Governo Berlusconi), ovvero +184% rispetto al periodo precedente.
- Operazioni di polizia giudiziaria: 572 (Governo Berlusconi), ovvero +37% rispetto al periodo precedente.
- Beni sequestrati: 20.439 per un valore di 9.955 milioni di euro (Governo Berlusconi), ovvero +167% rispetto al periodo precedente.
- - Beni confiscati: 4.768 per un valore di 2.066 milioni di euro (Governo Berlusconi), ovvero +352% rispetto al periodo precedente.
- Fondo unico di giustizia: 2.086 milioni di euro.
Da più parti si sostiene che esiste una “continuità” tra grande criminalità organizzata e criminalità comune. I dati lo confermano poiché gli incrementi percentuali dei risultati nella lotta contro la prima trovano un riscontro nella generale diminuzione percentuale della criminalità comune.
Prendendo in considerazione i dati del 2008 e del 2009, assoluti e in variazioni percentuali, si hanno i seguenti risultati.
· Delitti contro la persona: 118.542 nel 2008 contro 109.518 nel 2009, ovvero una diminuzione del 7,6% nel 2009 rispetto al 2008.
· Omicidi volontari consumati: 1.119 nel 2008 contro 1.042 nel 2009, ovvero una diminuzione del 6,9% nel 2009 rispetto al 2008.
· Violenze sessuali: 4.669 nel 2008 contro 4.434 nel 2009, ovvero una diminuzione del 5% nel 2009 rispetto al 2008.
· Totale furti: 80.440 nel 2008 contro 74.684 nel 2009, ovvero una diminuzione del 7,2% nel 2009 rispetto al 2008.
· Furti in abitazione: 9.249 nel 2008 contro 7.170 nel 2009, ovvero una diminuzione del 22,5% nel 2009 rispetto al 2008.
· Furti in esercizio commerciale: 22.644 nel 2008 contro 23.258 nel 2009, ovvero un aumento del 2,7% nel 2009 rispetto al 2008.
· Totale rapine: 19.668 nel 2008 contro 17.463 nel 2009, ovvero una diminuzione del 11,2% nel 2009 rispetto al 2008.
· Totale generale dei delitti: 890.456 nel 2008 contro 823.406 nel 2009, ovvero una diminuzione del 7,5% nel 2009 rispetto al 2008.
Da un anno all’altro, la diminuzione del 7,6% dei delitti contro la persona, del 7,2% dei furti, dell’11,2% delle rapine e, in complesso, del 7,5%, non sono di poco conto. Non si tratta di percentuali trascurabili e anche il dato assoluto della diminuzione di quasi 70 mila delitti è significativo. Risultato: la sicurezza reale e la percezione della sicurezza aumentano insieme. Non per caso, ma per l’azione di contrasto delle Forze dell’Ordine che, pur operando con risorse contenute, non vengono meno ai loro compiti.