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“Erano solo chiacchiere da bar”.

Questa la risposta forte del presidente del Frosinone sulla vicenda legata al calcio scommesse, in particolare sulla posizione di Vincenzo Santoruvo che esce senza dubbio vincitore da questa delicata questione.

Il procuratore federale aveva avanzato una richiesta di squalifica di tre anni, rimasta tale, in quanto l’arringa difensiva dell’avvocato Paolo Rodella, ha smontato la tesi accusatoria, che si è rifugiata dietro una squalifica di sei giornate per l’attaccante barese. Una pena che non convince l’avvocato di Santoruvo e nemmeno il presidente Stirpe, che hanno deciso di proseguire negli altri gradi di giudizio per eliminare anche queste sei giornate, che secondo il presidente giallo azzurro non sono molto diverse da quelle comminate nel corso del campionato a Massimo Ganci.

Diverse invece le posizioni di Nicco e Stefani, visto che la Commissione Giustizia ha confermato la pena in tre anni per il centrocampista e quattro anni per il difensore. Una mannaia per i due calciatori che secondo gli avvocati Cozzone e Tortorella, hanno ricevuto una ingiusta e che dovrà essere rivista nei prossimi gradi di giudizio. Anche Stirpe ha commentato con rammarico: “I due sono vittime di un ingranaggio senza volerlo. Pagano un prezzo altissimo di fronte a responsabilità non chiare”.

Adesso la società canarina sta valutando il da farsi anche in seno di calciomercato. Per Stefani il Frosinone subirà senza dubbio un danno economico, visto che il giocatore non potrà essere utilizzato e soprattutto ceduto. In merito alla rescissione contrattuale la dirigenza dei ciociari ha fatto sapere di voler attendere i prossimi gradi di giudizio, sospendendo di fatto la decisone alle prossime settimane. Mentre la posizione di Nicco è diversa in quanto con il Pescara c’era l’accordo di un prestito con diritto di riscatto che non sarà attuato. Per Santoruvo ovviamente si spera di riaverlo il prima possibile in campo. Vedremo come evolverà la questione dalla quale verranno valutate anche le prossime mosse da operare sul mercato calciatori.